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5 Serie Tv che sono state cancellate per motivazioni estremamente particolari

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Ogni anno decine di serie tv vengono cancellate brutalmente e, nella grande maggioranza dei casi, dietro la fine della loro corsa si cela niente meno che la logica economica per la quale o un’opera ha successo immediatamente o le case di produzione si vedono costrette a staccare la spina il prima possibile. Tuttavia, vi sono alcuni rari casi in cui dietro alla cancellazione di una serie si celano motivazioni molto meno scontate rispetto al semplice successo in termini di numeri, come per esempio nel caso di Luck, una produzione HBO che dopo aver ottenuto il rinnovo è stata cancellata prima di poter completare le riprese della seconda stagione per le veementi proteste delle associazioni animaliste.

Se il caso di Luck è stato talmente plateale che ancora se ne parla, in quelli delle altre serie cancellate per ragioni particolari presenti in questo articolo il destino è stato spesso più clemente e in un modo o nell’altro dopo anni hanno tutte trovato il modo di tornare in vita, che fosse tramite un film o un improbabile revival. Non possiamo essere sicuri che la resurrezione di queste produzioni sia legata al fatto che la loro prima cancellazione fosse dovuta a motivazioni assurde, tuttavia possiamo ipotizzare che la ragione principale sia proprio questa e che forse persino il network più convinto si sia dovuto ricredere davanti al loro successo postumo.

1) Luck

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Luck (640×360)

Rimasta inedita in Italia per quasi dieci anni, Luck è una produzione HBO del 2012 con protagonisti Dustin Hoffman e Nick Nolte, creata niente di meno che da David Milch, già padre tra gli altri di NYPD Blue e Deadwood. Ambientata nel mondo delle corse di cavalli, la serie ha avuto un buon successo all’epoca della prima messa in onda, tanto da essere rinnovata per una seconda stagione dopo la sola messa in onda dell’episodio pilota. Tuttavia, la corsa di Luck si è fermata prima di quanto chiunque avrebbe mai previsto, per ragioni completamente indipendenti dal suo successo o dai costi di produzioni.

Infatti l’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), la più importante nel campo della tutela dei diritti degli animali, avrebbe fin da subito iniziato a contestare i metodi utilizzati sul set per gestire i cavalli. Mentre veniva girato l’episodio pilota di Luck, un cavallo è rimasto infortunato e quindi abbattuto, mentre un secondo è andato incontro allo stesso destino durante le riprese del settimo episodio. Nonostante HBO avesse dimostrato di aver intrapreso il maggior numero di misure possibili per la tutela degli animali sul set, la morte di un terzo cavallo durante le riprese della seconda stagione di Luck ha portato prima a un’investigazione da parte dell’American Humane Association e quindi alla decisione quasi immediata da parte di HBO di cancellare la serie, perché nonostante tutte le precauzione prese non potevano garantire la sicurezza dei cavalli impiegati durante le riprese.

2) Young Justice

Young Justice (640×360)

Young Justice trova il suo posto nel numeroso popolo delle serie cancellate per ragioni economiche, eppure il cartone animato prodotto da Warner Bros e trasmesso da Cartoon Network si ritaglia uno spazio in questa lista perché a interrompere la corsa della serie non è stato il network, bensì una casa produttrice di giocattoli: la Mattel, che tra le altre cose è famosa per avere i diritti sul marchio Barbie.

A differenza delle altre serie presenti in questa lista, Young Justice ha avuto una corsa leggermente più lunga prima di essere cancellata per la prima volta, poiché sono state due le stagioni andate in onda prima che la Mattel, non soddisfatta delle vendite del merchandising della serie animata, imponesse a Cartoon Network di smettere di produrla. In seguito, sarebbe stato reso noto che il problema di Young Justice era che aveva un pubblico in larga parte femminile e che, secondo la Mattel, le bambine non compravano la stessa quantità di giocattoli di supereroi che acquistavano invece i maschi della stessa età.

Le recensioni ampiamente positive e i buoni numeri in termine di ascolti raccolti da Young Justice sono stati tuttavia abbastanza da convincere Cartoon Network a riportare in vita la serie tre anni dopo la cancellazione avvenuta nel 2013. A oggi, il cartone animato conta sei stagioni e ottantacinque episodi, destinate a crescere così come l’universo in cui si svolgono, ora ampliato tramite fumetti e videogiochi.

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Clone High (640×360)

Prodotta da MTV e creata tra gli altri dal padre di Scrubs Bill Lawrence nel 2002, Clone High è una serie animata per adulti ambientata in un liceo frequentato da cloni di importanti figure storiche come Cleopatra, John Fitzgerald Kennedy, Abramo Lincoln e Gandhi. Satirica e sopra le righe, la serie è stata cancellata dopo una sola stagione da MTV, che si è vista costretta a mettere fine al progetto dopo un’enorme controversia che è quasi costata al network l’espulsione da un mercato gigantesco come quello indiano.

Infatti, nonostante la messa in onda della serie non avesse creato grandi polemiche in patria, la rivista Maxim dedicò un articolo all’episodio di Clone High in cui il clone di Gandhi veniva picchiato come parte di una routine di allenamento. Diventato virale in India, l’articolo scatenò una polemica enorme nel paese, nel quale oltre 150 persone si riunirono in uno sciopero della fame contro la trasmissione della serie. I vertici della televisione indiana sostennero che, se Clone High avesse continuato ad andare in onda, avrebbero revocato a MTV la licenza di trasmettere qualsiasi produzione nel paese, obbligando di fatto il network a cancellare la serie.

Tuttavia, a distanza di quasi vent’anni dalla prima messa in onda, sembra che Clone High stia finalmente per tornare: HBO Max avrebbe infatti ordinato ben due stagioni di un revival della serie animata.

4) Firefly

Firefly (640×360)

Firefly è, a oggi, uno dei più grandi rimpianti nella storia della serialità televisiva. Il suo percorso è durato una sola stagione, eppure il western-fantascientifico creato da Joss Whedon (già padre di un cult come Buffy l’ammazzavampiri, una serie che profuma tremendamente di anni ’90) è rimasto nel cuore del suo pubblico, che ancora oggi lo esalta come uno dei prodotti più avanguardistici e originali mai andate in onda. E se è vero che probabilmente Firefly è una serie nata nel momento sbagliato, le vere ragioni dietro la sua contestatissima cancellazione sono da ritrovarsi in una continua opposizione del network Fox alla visione originaria di Whedon.

Basti pensare che, durante la prima corsa televisiva di Firefly, gli episodi non sono stati trasmessi nell’ordine previsto dal creatore, bensì in maniera casuale, tanto che l’episodio pilota fu addirittura mandato in onda per ultimo. Inoltre, la mancanza di dramma in alcune delle relazioni principali della serie, come quella di Zoe e Wash, sarebbe stata vista di cattivo occhio dalla Fox, che tuttavia si dovette scontrare con il solido rifiuto di Whedon a inserire nella trama tensioni per lui superflue. L’opposizione costante del network portò alla cancellazione della serie dopo una sola stagione, ma una volta che fu reso disponibile il dvd – nel quale le puntate comparivano nell’ordine corretto – Firefly iniziò a riscuotere un nuovo e meritatissimo successo, che eventualmente è riuscito quanto meno a convincere Fox a produrre Serenity, film sequel conclusivo andato in onda nel 2005.

5) Police Squad!

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Police Squad! (640×360)

Le serie citate in questo articolo sono state tutte cancellate per ragioni estremamente particolari, ma tutte quanto meno riconducibili a una qualche logica etica o economica. HBO non ha potuto continuare a produrre una serie sul set della quale continuavano a morire animali, MTV non poteva perdere il mercato indiano, Firefly inizialmente non stava avendo il successo che ci si aspettava e senza i finanziamenti della Mattel Cartoon Network faticava a coprire i costi di realizzazione di Young Justice. Il caso di Police Squad! è diverso da tutti i precedenti, perché la comedy poliziesca con protagonista Leslie Nielsen sarebbe stata cancellata da ABC dopo una sola stagione in quanto “per apprezzarla bisognava guardarla”.

I vertici di ABC sostenevano infatti che una serie comedy basata su una comicità visiva piuttosto che sulle battute non potesse funzionare, perché richiedeva che gli spettatori guardassero la serie troppo attivamente e così cancellarono Police Squad! dopo solo sei episodi. Mai cantonata fu più grande, perché sei anni dopo la serie ottenne un sequel sotto forma di un film che avrebbe poi fatto la storia della comicità e il cui successo fu tale da vedersi riconosciuto lo status di cult: stiamo parlando di Una pallottola spuntata, crime comedy che non ha bisogno di presentazioni e ha dimostrato una volta per tutte che forse, dover guardare un prodotto per apprezzarlo, non è affatto una cosa negativa.

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