Lo sappiamo, noi italiani non siamo certo i migliori quando si parla di pronuncia inglese. Ci sono alcuni nomi di attori di fama mondiale che ogni giorno storpiamo per renderli più italianizzati, più vicini a quello cui siamo abituati. Eppure, quando in America pronunciano il nome Versàci, facciamo gli altezzosi. C’è da dire che alcuni dei più grandi attori della Hollywood contemporanea hanno dei nomi che sembrerebbero assurdi e difficilissimi a chiunque. Insomma, quanto ci avete messo a capire come pronunciare Benedict Cumberbatch, Macaulay Culkin o Zach Galifinia…Galifainak..Galifianakis? A rischio di sembrare balbuzienti, c’è da dire che ci proviamo sempre. I nomi più particolari sono fonte di smarrimento soprattutto per giornalisti e critici che devono, ahi loro, cimentarsi in interviste e servizi in cui si destreggiano tra una consonante e l’altra, senza avere per lo più nessunissima idea di quale sia la pronuncia corretta. C’è da dire che, per molti dei nomi che leggerete di seguito, è stato necessario un chiarimento dagli stessi attori che quel nome se lo sono ritrovato alla nascita. Anche molti americani, infatti, fanno difficoltà soprattutto quando l’origine dei nomi in questione non è statunitense. Insomma, non siamo soli e soprattutto non siamo pronti alla lista che segue. C’è chi li legge a modo suo, e chi mente
1. Matthew McConaughey
Il bel Matthew ci tiene alle sue origini in parte irlandesi e in parte svedesi, e ci tiene anche molto che il suo nome non venga abbreviato in Matt. Okay Matthew, come se il tuo cognome non fosse già abbastanza impegnativo! Facendo alcune ricerche, pare che il suo cognome sia il più storpiato in assoluto tra gli attori di Hollywood e ognuno tende a dare una sua interpretazione. Matthew ci può tenere quanto vuole, ma noi dovremo pur sopravvivere!
2. Jake Gyllenhall
Jake e la sorella Maggie hanno origini svedesi e il loro cognome è un chiaro esempio di come non tutto è come appare: voi pensate si pronunci in un modo e invece bisogna aggiungerci vocali, toglierci consonanti e, in un baleno, il gioco è fatto. Sì, come no. La G iniziale non è dolce, deve essere dura, la H deve farsi sentire e tutte le altre lettere così come vi viene. Okay, non sarà grammaticalmente corretto ma la realtà è questa.
3. Macaulay Culkin
Idolo di una generazione nata e cresciuta negli anni 90. Per i suoi film, per le sue scene iconiche, per il suo volto riconoscibile; non certo per il suo nome. In Italia, infatti, la maggior parte delle persone nemmeno lo sanno il suo vero nome e si limitano a chiamarlo “il bambino di Mamma ho perso l’aereo” o al massimo Richie Rich. E hanno anche ragione, di sicuro è più semplice e soprattutto molto diretto. In fondo, basta quello per capire di chi si sta parlando.
4. Quvenzhané Wallis
Qua nemmeno ci proviamo, ci limitiamo a leggerlo e a cercare di interiorizzarlo. Sì, perché provare a pronunciarlo risulterebbe oltremodo offensivo, e considerando la tenera età dell’attrice (è la più giovane ad aver ricevuto la candidatura ad un Premio Oscar) forse è meglio evitare. Tutti stiamo provando a leggerlo e, ad una prima occhiata, può anche sembrare fattibile. Ma le insidie dei nomi di Hollywood si nascondono ovunque. La giovanissima attrice ha più volte dovuto specificare l’esatta pronuncia del suo nome di fronte alle telecamere e, forse, potrebbe meritare un premio solo per questo.
5. Ian Somerhalder
Sì sì, quando ne eravamo follemente innamorate ci importava ben poco di come si chiamasse. Il vampiro più sexy della televisione (forse dopo Spike, ma non tutti sarebbero d’accordo) non ha mai avuto bisogno del nome vero per conquistare una folla di ragazzine innamorate del suo sguardo. Alla domanda “qual è la tua crush?” rispondevamo Damon, non avevamo certo bisogno del suo nome vero. Occhi blu, sguardo intrigante e aria da cattivo ragazzo. Figuriamoci se ci è mai fregato qualcosa del suo cognome. È evidente che il problema principale è quell’H messa lì senza un vero senso, almeno per noi che non siamo capaci di pronunciarla. C’è da dire che almeno il nome di battesimo è facile, quindi ce lo facciamo andare bene così. Ma comunque, non ci saremmo mai sognati di dire niente alla nostra crush adolescenziale. Intoccabile.
6. Saoirse Ronan
Eccoci qua, arrivati al momento tanto atteso. Questa volta nemmeno gli americani sanno dove mettere le mani. O meglio, gli accenti. L’attrice, nota soprattutto per Lady Bird e Piccole Donne, ha infatti dovuto fare un video esplicativo per raccontare la storia del suo nome, dalle origini irlandesi, e la giusta pronuncia. Ha inoltre tenuto a sottolineare, giustamente, quanto lei tenga alle sue origini e quanto tenga, quindi, che venga portato rispetto al significato del suo nome, che pare essere Libertà. Ha tutte le ragioni di tenerci molto. Scusaci Soirse, non lo facciamo mica apposta.
7. Adewale Akinnuoye- Agbaye
Allora. Sulla A ci siamo, sul nome anche, sul cognome cominciamo a zoppicare. Di certo non vorremo mai far arrabbiare il fantastico Mr. Eko di Lost, ma il suo nome è quasi un rebus per noi italiani e non solo. Infatti, quando si tratta di nomi di origine africana, praticamente tutti gli occidentali fanno fatica a causa soprattutto di suoni a noi poco familiari. Lo continueremo a chiamare Mr. Eko? Probabilmente sì, scusaci Adewale, non siamo degni.
8. Chiwetel Ejiofor
Attore poliedrico, lo ricorderete soprattutto per 12 anni schiavo, Inside Man o Doctor Strange. Poliedrico anche il suo nome, che all’apparenza può sembrare facile, o almeno pronunciabile, insomma più degli altri. E invece, come sempre, nasconde una difficoltà. Essendo, infatti, anch’esso un nome di origine africana quello che pensiamo di sapere viene demolito in un secondo: le consonanti sembrano non esistere, soprattutto la W e la C che pensiamo di pronunciare bene è in realtà un C particolare. Insomma, anche stavolta per annunciare questo grandissimo attore, un giornalista, in qualche parte del mondo, ha pianto.
9. Djimon Hounsou
Djimon proviene dal Benin. Molti di noi non sa nemmeno dove sia il Benin. Come è intuibile dal nome, siamo di nuovo in Africa, per la precisione in Africa occidentale. L’attore è, però, naturalizzato statunitense. Ma nonostante questo, giustamente, il nome non è cambiato e anzi ha solo messo in difficoltà qualche cittadino degli Stati Uniti d’America che, per forza di cose, ha dovuto cimentarsi nella pronuncia corretta del suo nome.
10. Mahershala Ali
Qui il problema è solo uno: ci sono troppe H nel nome. Ci siamo col cognome, almeno ce la possiamo cavare chiamandolo, in modo fintamente reverenziale, solo col cognome. Ma Mahershala in realtà ci ha fatto un favore enorme: il suo vero nome è infatti Mahershalalhashbaz. Se volete un momento per provare a leggerlo. Perciò l’attore vincitore di ben due Premi Oscar, per Moonlight prima e per Green Book dopo, è stato magnanimo col suo pubblico occidentale, cercando di andargli incontro e di semplificare almeno un minimo il suo nome lunghissimo. C’è da dire, però, che nonostante la sua bontà Mahershala vanta un nome da primato: ha scelto, infatti, proprio questo nome direttamente dalla Bibbia ed è, nel libro più famoso al mondo, il nome più lungo in assoluto. Quantomeno, data la sua religione islamica, sceglie Ali come secondo nome. Almeno su quello non possiamo sbagliarci!