Che sia colpa dell’algoritmo che finisce per mostrarci i titoli più famosi, oppure della vastità del catalogo di Netflix che ci rende difficile la scelta, dobbiamo ammettere che quasi sempre finiamo per vedere quello che la piattaforma ci suggerisce. Eppure ci sono prodotti televisivi meno noti che meriterebbero la nostra attenzione, come ad esempio il thriller psicologico Manhunt: Unabomber, di cui nessuno parla mai.
In questo articolo vi proponiamo 5 serie Netflix di qualità, ma poco note e ancor meno pubblicizzate, che aspettano solo di essere scoperte.
1) Manhunt: Unabomber
In soli 8 episodi, Manhunt: Unabomber ci catapulta negli anni ’90 quando l’FBI diede vita a una vera e propria caccia all’uomo per trovare colui che in 18 anni aveva terrorizzato gli Stati Uniti spedendo pacchi esplosivi via posta, provocando così 3 morti e 23 feriti. Conosciuto con lo pseudonimo di “Unabomber”, il vero nome del killer è Theodore John Kaczynski: più un genio che un matematico, a soli 16 anni fu ammesso a Harvard grazie a un quoziente intellettivo sopra la media.
Manhunt: Unabomber è in thriller psicologico coinvolgente. Oltre alla trama ben fatta, sono i due protagonisti che danno credibilità alla storia con le loro eccezionali interpretazioni : Sam Worthington (Avatar) nei panni di un agente dell’FBI, e soprattutto Paul Bettany (Il codice da Vinci, Master & Commander) che è perfetto nel rappresentare le mille sfaccettature del carattere di Ted Kaczynski.
Nonostante le premesse per riscuotere buon successo di pubblico, Manhunt: Unabomber non è stato pubblicizzato come meritava. Una possibile spiegazione è che tra i produttori c’è anche Kevin Spacey, che venne accusato di molestie sessuali proprio pochi mesi prima dell’uscita della serie tv, a fine 2017. Questo non ha probabilmente giovato alla diffusione dello show, nonostante lo meritasse.
2) Norsemen
Norheim, Norvegia, anno 790. In un piccolo villaggio, i vichinghi sono alle prese con la vita quotidiana fatta di prove di coraggio da ottemperare, schiavi da sottomettere e territori da invadere prima di cena. Il tutto condito da una corazzata di comicità scandinava che fa davvero ridere!
Norsemen è un ottima serie che si è persa nel catalogo Netflix di cui nessuno parla mai. Eppure il «New York Times» l’ha inserita tra le 10 migliori serie internazionali del 2017 e il «Guardian» al ventinovesimo posto. Ha riscosso anche numerosi premi in terra scandinava, come il Gullruten per il miglior programma comico sia nel 2017 che nel 2020 quando è uscita la terza stagione.
Un Game of Thrones in versione comedy da correre a recuperare.
3) Bonding
Dark comedy sul sesso e sull’amore, Bonding svela fin dal titolo di cosa parla.
I protagonisti sono 2 ex compagni di liceo: Pete, un comico di stand up che non riesce a sfondare a causa della sua forte timidezza, e Tiff, una giovane studentessa che di secondo lavoro fa la Mistress intrecciando relazioni divertenti con i suoi adepti del sadomaso, uno più strambo dell’altro. Tra casalinghe con il frustino, uomini pinguino e impiegati che amano essere legati, Bonding ritrae con ironia e sarcasmo le perversioni di una società sull’orlo di una crisi di nervi che per scaricare lo stress, al posto di yoga e pilates, preferisce il bondage. Senza ergersi a giudice, la serie è garbata e sfrontata allo stesso tempo.
Composta da 7 episodi di 15 minuti circa, la prima stagione scorre via facilmente, e la seconda è arrivata il 27 gennaio 2021.
4) Derry Girls
Derry Girls è poco conosciuta in Italia, ma ha ottenuto un sorprendente successo all’estero. É stata distribuita da Netflix in oltre 190 Paesi con risultati al di sopra delle aspettative per una serie basata su gruppo di teenager che vivono in una cittadina sperduta dell’Irlanda del Nord.
Eppure proprio l’ambientazione è una delle chiavi del suo successo: non ci sono molte serie tv che raccontano l’Irlanda del Nord e i fatti tristemente noti a tutti con un registro ironico. Gli attentanti, la rabbia della gente, l’esercito per le strade, vengono descritti dalle protagoniste scherzandoci sopra proprio perché ormai fanno parte della loro quotidianità adolescenziale e hanno imparato a conviverci. Altro elemento importante è la sapiente scrittura, attenta e curata, che evita le banalizzazioni.
Se la maggior parte delle serie tv sui teenager ci hanno abituato a giovani con problemi portati agli estremi ( The O.C, Gossip Girl, Euphoria), Derry Girls porta sullo schermo la vita di tutti i giorni dei più sfigati. Adolescenti irlandesi che frequentano la scuola cattolica e devono sopravvivere alla monotonia quotidiana delle loro famiglie arrabbiate, dei controlli dell’esercito e delle fastidiose suore, con qualche attimo di sollievo solo grazie a un affascinante prete (ben prima di Fleabag).
5) Dogs of Berlin
L’idea base di Dogs of Berlin cattura subito il pubblico: chi ha ucciso per strada il famosissimo calciatore della nazionale tedesca Orkan Erdem? L’omicidio avviene alla vigilia della sfida con la Turchia (paese di origine dello sportivo morto) decisiva per accedere al Mondiale. A risolvere il caso vengono chiamati due agenti di polizia molto diversi tra loro, che si dovranno districare tra corruzione, neonazisti e ricatti nel microcosmo della criminalità berlinese.
La scelta di raccontare il mondo del calcio scommesse è sicuramente più originale del solo traffico di droga, già visto e rivisto. Così come non è per nulla scontata l’immagine di Berlino, lontana dall’immaginario comune di città moderna e cosmopolita, ma in mano alla mafia delle minoranze etniche. Il risultato è piuttosto convincente e credibile. Un thriller poliziesco in grado di attrarre ampie fasce di pubblico, dagli amanti di Gomorra a quelli di Suburra.