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L’Irlanda dice sì ai matrimoni gay, a Springfield cosa ne pensano?

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simpson wedding

Ragazzi, non ci crediamo ancora ma è successo: l’Irlanda, la cattolicissima Irlanda, si fa stato pioniere dei matrimoni omosessuali. Ne avremo sentito parlare tutti. Così, chi scrive questa rubrica, anche se aveva in mente di scrivere altro, si sente in dovere di approfondire l’argomento. Che non vogliamo urlare un hiphipurrà! a questa svolta epica della civiltà umana? Certo che lo urliamo! Mica possiamo lasciare passi in sordina un avvenimento tanto importante per la storia dei diritti umani. E, stando alle nostre ricerche, la “verde isola” e Springfield non hanno in comune solo la passione per la birra. Quindi, a modo nostro, vi raccontiamo come la pensano gli abitanti di Springfield circa i matrimoni gay, così, non si sa mai, dato che ci ispiriamo molto ai loro comportamenti, per una volta, qualcosa di buono possiamo anche cavarlo fuori.

 

IN ESTREMA SINTESI: LA TERRA DELLA GUINNESS DIVENTA TERRA DELL’AMORE – Una volta ho letto un bel libro di Frank McCourt (Le ceneri di Angela) che a un certo punto diceva: «Ma un’infanzia infelice irlandese è peggio di un’infanzia infelice qualunque, e un’infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora». Probabilmente, anche se è impossibile stilare una classifica delle peggio infanzie (vaglielo a chiedere tu, a Leopardi, come è stata l’infanzia a Recanati!), il nostro Frank aveva anche ragione. Sicuramente, ci saranno ancora milioni di infanzie infelici nella Terra della Guinness, ma forse qualcuna in meno: infatti i bimbi irlandesi non saranno più convinti di crescere nella prigione del bigottismo europeo. Eh già, perché qualche giorno fa il 62,1% della popolazione irlandese ha votato favorevolmente per le nozze omosessuali. Già 21 le nazioni in cui sono legali i matrimoni gay, ma questa roccaforte del cattolicesimo è la prima nazione che passa attraverso la consultazione popolare. Sembra una sciocchezza, ma ve la voglio raccontare bene. Una delle poche volte in cui il burocratese diventa poesia, godetevelo. Milioni di irlandesi si sono trovati davanti questa semplice domanda:

 

Volete che sia emendato l’articolo 41 della Costituzione del 1937, con l’inserimento di una nuova clausola nella sezione “Famiglia”?

Clausola: Il matrimonio può essere contratto per legge da due persone, senza distinzione di sesso.

 

Rullo di tamburi

 

L’Irlanda risponde: SÍ!

 

(Per la cronaca, “emendare” significa letteralmente “togliere le imperfezioni”. L’imperfezione dell’articolo 41 irlandese? Non riconoscere pari diritti a pari amore. Se non è poesia questa, spostati Petrarca!)

 

 

SPRINGFIELD: LA TERRA DELLA DUFF È SEMPRE STATA LA TERRA DELL’AMORE-  Per uno che si è sparato un pochetto di puntate, è chiaro che l’omosessualità sia un tema abbastanza ricorrente. Certo, I Simpson affrontano il tema con la solita ironia, con un incessante e baldanzoso satireggiare, usando stereotipi di genere per distruggere gli stereotipi di genere, irridendo al pensar comune, con la leggerezza e l’allegria che li contraddistingue. Ma certe cose vanno sdoganate così e poi i gay non se la prendono: è risaputo che gli omosessuali si sappiano divertire (non significa proprio forse questo, “gaio”?). Durante le nostre ricerche il cui fascicolo – se esistesse – s’intitolerebbe “L’omosessualità nei Simpson”, abbiamo scoperto che c’è un tizio tedesco che ha già fatto un ottimo lavoro a riguardo. Il tizio in questione si chiama Erwin In het Panhuis e ha scritto Hinter den schwulen Lachern – Homosexualität bei den Simpsons (che in italiano suona più o meno:Dietro la risata gay – I Simpson e l’omosessualità). In soldoni, cosa ha capito? Questo pazzo (amato pazzo!) si è sparato una cosa tipo 500 puntate dei nostri amici gialli per capire quale fosse il loro approccio al tema. Le osservazioni sono diverse. Innanzitutto, il caro Erwin ha identificato 70 personaggi LGTB (per esempio, il palese Smithers). Proprio su Smithers va notato un fatto importante: è risaputo che la FOX sia di orientamento piuttosto conservatore, infatti avrebbe voluto censurare ben due puntate in cui il caro Smithers ha delle fantasie piccanti sul Signor Burns (in uno dei due casi hanno avuto la meglio gli autori, nell’altro il network). Inoltre, pare che Homer abbia baciato sulle labbra 50 uomini nelle 500 puntate analizzate (un bacetto ogni dieci puntate, farebbe invidia anche a Jack di Will & Grace). Ogni componente della famiglia ha il suo personale punto di vista a riguardo: Lisa attivista politica in ogni campo in cui si possa esserlo, chiede alla sua famiglia di partecipare al Gay Pride ed è apertamente favorevole alle coppie omosessuali; Marge, che si dimostra sempre molto ben disposta e tollerante nei confronti delle coppie gay, fa un po’ di fatica, ma, infine, impara ad accettare l’omosessualità della sorella Patty, e bacia ben due donne (di cui una, scusate se è poco, è Lady Gaga!)

https://www.youtube.com/watch?v=tlPIqXPZd6E

E Homer, beh, Homer è un po’ altalenante: talvolta si dimostra progressiste e open-minded, altre volte un po’ più tendente all’omofobia: ma funziona, perché è da questo suo atteggiamento che, all’interno della famiglia, nascono gli spunti di riflessione e si rompono i pregiudizi.

Analizziamo alcune puntate. Nella puntata La fobia di Homer (15×8), Bart diventa amico del regista John Waters. Dopo essere venuto a conoscenza dell’inclinazione sessuale di John, Homer teme che Bart, influenzato dal regista, diventi gay, così lo porta in un’acciaieria dove potrà osservare UN VERO UOMO al lavoro, e prenderne esempio,ma ecco cosa succede…

In Due nuovi coinquilini per Homer (17×14), Homer, dopo aver litigato con Marge, va a vivere con una coppia di omosessuali.

La puntata Gay, un invito a nozze (10×16) è interamente dedicata al tema del matrimonio tra persone dello stesso sesso. Lisa – as usual – si fa promotrice della legalizzazione dei matrimoni gay al fine di incrementare il turismo di Springfield. A celebrare le unioni, data la totale chiusura del Reverendo Lovejoy (i bigotti ci sono dappertutto, che ci volete fare!), sarà Homer , fattosi ordinare sacerdote via internet. In questa occasione, Patty, una delle sorelle di Marge, farà coming out. Deciderà, inoltre, di sposarsi con Veronica che, infine, si scoprirà essere un uomo e, proprio per questo, il matrimonio salterà. Insomma, per un motivo o per un altro, anche Springfield dice “sì”al matrimonio omosessuale…

 

La satira dovrebbe esistere per smuovere le coscienze. Non siamo così illusi da sperarlo proprio, ma chissà, magari, prima o poi, ce la farà. E a chi crede ancora che essere gay significhi essere “contro la famiglia”, vogliamo ricordare – in chiusura – una battuta del bellissimo Milk di Gus Van Sant (film biografico sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato eletto ad una carica politica negli States, assassinato nel 1978).

Dan White: Harvey la società non può esistere senza la famiglia.
Harvey Milk: Non siamo contro la famiglia.
Dan White: Ah no? Perché due uomini possono riprodursi?
Harvey Milk: No, Dio sa quanto ci proviamo però.

Elisa Belotti