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8 attori delle Serie Tv che si sono persi completamente dopo aver interpretato il ruolo della vita

matthew perry
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Interpretare un personaggio iconico è sempre un bene per un attore? La questione è spinosa. Da una parte è chiaro che prestare il proprio volto a un personaggio di assoluto successo può rappresentare un enorme trampolino di lancio nel mondo delle serie tv. Dall’altra, però, ci sono sempre molti rischi collaterali. Quello di rimanere per sempre incollati a quel personaggio, quello di non riuscire a ricoprire più un ruolo così riconoscibile. Insomma, per un attore interpretare il ruolo della vita è sempre un rischio, che spesso paga, ma altre volte diventa una condanna.

Il mondo delle serie tv è pieno di attori che hanno lanciato la propria carriera vestendo i panni di qualche personaggio divenuto iconico e si sono poi consacrati. Tuttavia, è altrettanto colmo di artisti che invece, dopo il cosiddetto ruolo della vita di cui si sta dibattendo, si sono completamente persi. Il piccolo schermo, in tal senso, può essere un’enorme trappola, anche più del corrispettivo più grande. Nel mondo delle serie tv è infatti molto più facile affezionarsi ai personaggi, mitizzarli, cucire addosso a un attore una maschera sempre più difficile da togliere col progredire degli show. Lo spettatore passa molto tempo in compagnia di questi personaggi e così come l’attore a incarnarlo: la conseguenza è che spesso diventa difficile scindere le due parti.

Il ruolo della vita, dunque, può rilevarsi un grandissimo inganno. Il mondo delle serie tv, come detto, è pieno di casi del genere. Di attori che dopo una parte straordinaria non sono mai riusciti a ripetersi, nemmeno lontanamente. Ci sono casi estremi in cui molti si sono addirittura completamente persi dopo aver vissuto i fasti con una precisa e iconica identità addosso. Per i più svariati motivi, dall’incapacità di scrollarsi di dosso determinate etichette a quella di non ripetere altri ruoli così grandi. Andiamo alla scoperta dunque di 8 grandi esempi di questo scenario: volti molto amati del piccolo schermo la cui carriera avrebbe potuto essere decisamente più altisonante.

Sarah Michelle Gellar

Matthew Perry

Partiamo con una grandissima icona della televisione. Sarah Michelle Gellar, in arte Buffy l’ammazzavampiri. L’attrice newyorkese arriva a vestire i panni della famosa cacciatrice dopo aver vinto un Emmy grazie al ruolo di Kendall Hart nella soap opera La valle dei pini. Viene così scritturata per la serie di Joss Whedon, destinata a diventare un cult della televisione.

Buffy è una serie che ha scritto la storia del piccolo schermo, facendo scuola per tutte le narrazioni fantasy che via via hanno popolato la produzione televisiva nel corso del XXI secolo. La dolce ed energica Buffy Summers è diventata l’idolo di milioni di giovani e la sua storia tormentata con Angel ha fatto sospirare i cuori di miriadi di spettatori. Sarah Michelle Gellar ha difeso Sunnydale dalle forze del male dal 1997 al 2003. Dopo la fine della serie, il futuro dell’attrice sembrava luminosissimo, ma qualcosa è andato storto.

Il salto verso il grande schermo non è stato appagante. La Gellar è stata protagonista di film che non hanno di certo conquistato l’attenzione del pubblico. I suoi ruoli di maggior rilievo sono quelli nei due film di Scooby-Doo, dove veste i panni di Daphne, e nei due capitoli dell’horror The Grudge. In televisione l’attrice è tornata protagonista per due serie: Ringer e The Crazy Ones. Nulla di lontanamente paragonabile a Buffy, ma nemmeno qualcosa che abbia regalato a Sarah Michelle Gellar ruoli significativi oltre quello della famosa cacciatrice. Negli ultimi dieci anni, poi, l’attrice è progressivamente sparita dalle scene, tornando solo nel 2019 per un episodio di The Big Bang Theory. Mancato il salto di qualità dopo la fine di Buffy, la carriera di Sarah Michelle Gellar si è progressivamente oscurata.

Matthew Fox

Lost Matthew Perry

Continuiamo con il protagonista di un’altra serie storica del piccolo schermo. Lost è uno dei grandi cult che hanno rivoluzionato la serialità televisiva, una pietra miliare ricca di spunti anche oggi, a ben dodici anni dalla sua fine. Uno dei tantissimi motivi dell’enorme successo della serie ideata dalla geniale mente di J.J. Abrams è senza dubbio il suo ricco e qualitativamente altissimo cast. Lost è piena di attori che si sono ritagliati un ruolo di spicco nel mondo dello spettacolo, da Evangeline Lily a Ian Somerhalder, ma il suo volto più noto è senza dubbio quello di Matthew Fox, che nella serie veste i panni di Jack Shephard.

Paradossalmente, Matthew Fox è l’attore che ha ricevuto la risonanza più ampia da Lost, ma che ha saputo sfruttarla meno. Fox è sembrato quello a cui il ruolo nella serie è rimasto maggiormente appiccicato, con poche possibilità di svincolarsi da un personaggio iconico. Dopo la fine di Lost, infatti, Matthew ha faticato molto. Progressivamente si è allontanato dalla recitazione, apparendo sempre meno in nuovi progetti e di recente ha anche svelato i motivi della sua progressiva scomparsa dalle scene.

La carriera di Matthew Fox, di fatto, si è fermata sull’isola. È rimasta incollata al dottor Jack Shephard e all’enorme peso di quel personaggio. Un esempio lampante, senza di dubbio, di quanto il ruolo della vita può rappresentare un rischio per un attore, specialmente se perpetrato per tanti anni e diverse stagioni.

John C. McGinley

Matthew Perry

Un altro nome iconico di una serie storica. John C. McGinley ha prestato il volto al famoso dottor Cox in Scrubs. L’attore newyorkese è arrivato a questo ruolo dopo una lunga gavetta tra cinema e televisione, riuscendo finalmente a ottenere quel grande successo che fino a quel momento non aveva mai avuto. Paradossalmente, però, Scrubs ha segnato contemporaneamente l’apice e il culmine della carriera di John C. McGinley.

Dopo la fine di Scrubs sono pochissime le esperienze dell’attore, rimasto intrappolato sotto il camice del dottor Cox. In televisione è apparso con frequenza in Ground Floor e in Stan Against Evil, mentre al cinema ha preso parte ad alcuni film ma sempre con ruoli secondari. Ormai, John C. McGinley manca dal grande schermo dal 2017, quando ha preso parte a La battaglia dei sessi. Le ultime apparizioni in televisione sono invece state sporadiche, in alcuni episodi di Chicago P.D. e di Brooklyn Nine-Nine.

A differenza di altri attori, comunque, il ruolo della vita per John C. McGinley è arrivato abbastanza tardi e si è caratterizzato più come un coronamento che come una prigione. Il volto dell’attore è rimasto legato per sempre a quello di Perry Cox, ma se da una parte questo personaggio ha fatto disperdere la carriera di John C. McGinley dopo la fine di Scrubs, dall’altra le ha anche fatto compiere il salto di qualità dopo un cammino di crescita continuo e costante.

Matthew Perry

matthew perry

Passiamo a un’altra storica comedy, probabilmente il più grande prodotto nel suo campo. Friends è molto più di una serie, è un’opera che ha riscritto i canoni di un intero genere e ha segnato di fatto tutta la produzione a seguire, creando un modello difficilmente raggiungibile e altamente imitato. Friends ha travalicato anche i confini dell’opera cult, è entrata nei primissimi posti dell’olimpo delle serie tv e ci ha lanciato anche i suoi protagonisti. Con effetti molto diversi.

Globalmente, tranne che per Jennifer Aniston, Friends è stato un trampolino di lancio talmente alto da aver messo le vertigini a quasi tutti gli attori protagonisti della comedy. Quasi nessuno ha saputo dare un seguito di livello alla sua carriera, ma tutti quanti si sono dati da fare, lavorando qua e là e provando a costruirsi un proprio profilo che si staccasse da quel pesantissimo retaggio. I risultati raggiunti sono stati variegati, ma più o meno tutti i protagonisti della serie hanno dato un seguito alla propria carriera, tranne Matthew Perry.

Dopo Chandler Bing c’è stato pochissimo nella carriera dell’attore di Williamstown. La fine di Friends, nel 2004, rappresenta una cesura enorme per Matthew Perry, che si è perso completamente in ruoli dimenticabili sia sul piccolo che sul grande schermo. L’attore ha anche dovuto affrontare diverse questioni spinose e una vita privata a dir poco complessa. L’enorme fama che lo ha colto completamente di sorpresa. Matthew Perry è stato fagocitato da Chandler Bing, il personaggio che lo ha consacrato nella storia delle serie tv, ma che di fatto gli ha anche completamente stroncato il resto della carriera.

Tom Welling

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Prima dell’avvento del profluvio di supereroi che ha caratterizzato l’ultimo decennio, i comics sul piccolo schermo portavano principalmente la firma di Smallville e il volto di Tom Welling. L’attore originario di New York ha prestato il volto a Clark Kent nella serie che narra le origini e l’ascesa di Superman. Smallville ha avuto una vita lunghissima, ben dieci stagioni in altrettanti anni, e si è guadagnata un posto di rilievo nella serialità televisiva, fungendo da modello a un prototipo di narrazione che di lì a qualche anno sarebbe letteralmente esploso.

Nella carriera di Tom Welling c’è ben poco oltre Clark Kent e il costume rosso e blu. D’altronde, interpretare per dieci anni un personaggio così iconico, in una serie di successo, è un tranello molto facile. Di fatto, Tom Welling non si è mai tolto il mantello da Superman e ha combinato molto poco dopo la fine di Smallville. Il suo bottino si articola in alcuni film e 17 episodi di Lucifer, oltre al cameo nel grande evento dell’Arrowverse, Crisi sulle terre infinite, in cui è comunque tornato a vestire i panni di Clark Kent.

Quella di Tom Welling è una carriera che ha orbitato essenzialmente intorno a un solo ruolo. Pochissimo prima, pochissimo dopo. Il dazio da pagare per vestire i panni di uno dei personaggi più iconici dell’intera cultura pop.

Tyler Posey

Matthew Perry

Facciamo un bel salto temporale e avviciniamoci agli anni nostri. All’inizio del pezzo abbiamo parlato di Buffy e di come abbia fatto da modello a tutta la produzione fantasy successiva. Tra le serie che devono molto alla cacciatrice c’è Teen Wolf, in cui si rintracciano moltissimi elementi consacrati dalla creatura di Joss Whedon. Tra i paralleli che sorgono c’è anche quello tra i due protagonisti, Sarah Michelle Gellar e Tyler Posey, che in comune hanno anche il destino dopo il grande ruolo ricoperto.

Scott McCall non ha di certo avuto la eco ricoperta da Buffy Summers, eppure ha occupato un posto importante nella serialità, soprattutto in quella di genere. Teen Wolf ha lanciato moltissimi giovani volti, da Dylan O’Brien a Crystal Reed, ma paradossalmente ha fallito proprio col suo protagonista. Più che intrappolato nel ruolo del licantropo, però, Tyler Posey ha deviato da sé dai binari della propria carriera, non riuscendo a dare seguito all’ottimo successo avuto con Teen Wolf.

Dopo la fine della serie ha recitato in alcuni film come Obbligo o verità e The Last Summer e in alcuni episodi di serie tv, senza mai assumere ruoli regolari. Contemporaneamente si è staccato dalla recitazione, dedicandosi anche alla musica e suonando in diverse band. Teen Wolf rappresentava il trampolino di lancio perfetto, un ruolo importante ma non troppo da diventare una trappola, ma Tyler Posey ha rinunciato a compiere il grande salto.

Troian Bellisario

Matthew Perry

Ci avviciniamo alla fine di questa rassegna con una delle protagoniste di una serie estremamente virale, che ha saputo consegnare al mondo dello spettacolo diverse stelle in ascesa. Pretty Little Liars è andata in onda dal 2010 al 2017, diventando via via un fenomeno di portata sempre più ampia. La serie ha consacrato le sue protagoniste, le giovani carine e bugiarde dei romanzi di Sara Shepard intorno a cui Marlene King ha saputo costruire un grandissimo successo.

Tra le Liars, quella che si è persa maggiormente è senza dubbio Spencer Hastings, interpretata da Troian Bellisario. Nonostante l’enorme portata del loro ruolo, le altre protagoniste della serie sono riuscite a costruire altro oltre i loro personaggi di Rosewood, mentre Troian è rimasta più indietro. Probabilmente non ha pesato solo il ruolo di Spencer, ma anche la vita privata che ha frenato l’attrice. Nel 2018 e nel 2021 infatti Troian Bellisario ha avuto due figli dopo il matrimonio con Patrick J. Adams e di conseguenza il tempo da dedicare alla carriera si è ridotto di molto.

Dopo la fine di Pretty Little Liars, l’attrice non ha più recitato in televisione ed è apparsa solo due volte al cinema, nei film Clara e Che fine ha fatto Bernadette?. Decisamente non la carriera che si prospettava dopo i fasti nei panni di Spencer Hastings.

Mischa Barton

Matthew Perry

Chiudiamo questa rassegna con un altro personaggio iconico. Mischa Barton, la famosa Marissa Cooper di The O.C., la quale ci ha regalato una delle scene più famose dell’intera storia delle serie tv. La carriera dell’attrice londinese di fatto si è esaurita nella suggestiva contea di Orange County in California, cristallizzandosi per sempre nei panni di Marissa.

Dopo la fine della serie, Mischa non ha più preso parte ad altre produzioni televisive con ruoli regolari. Al cinema vanta molte partecipazioni, ma nessuna esperienza significativa. A incidere inoltre sulla sua carriera ci sono state diverse vicende personali, conseguenti alla fine di The O.C. A un anno dalla conclusione della serie, l’attrice è stata fermata per guida in stato di ebbrezza e a bordo della sua auto è stata ritrovata anche una grande quantità di marijuana. Nei tempi successivi Mischa è balzata spesso agli onori delle cronache per alcune controverse vicende, riuscendo comunque progressivamente a riabilitare la sua fama.

Non è chiaro quanto il successo di The O.C. abbia influito sull’attrice e sulle sue difficoltà dopo la fine della serie. Resta il fatto che la carriera di Mischa Barton ha subito una brusca battuta d’arresto quando era pronta al salto di qualità. Un’altra delle tante vittime del ruolo della vita, capace di regalare tanta gloria quanta dannazione.

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