5) Friends – 3×02
“The One Where No One’s Ready” è una delle migliori dimostrazioni di cosa significhi un bottle episode. Tutti gli elementi più iconici della sitcom sono momentaneamente messi da parte. Non ci sono né il Central Perk, né le apparizioni di guest star. Solo il salotto di Monica e una sfida apparentemente semplice: vestirsi e uscire in tempo per un importante evento di Ross. Ovviamente, il piano va rapidamente a rotoli in un crescendo di situazioni assurde e battute iconiche. Ross è il motore narrativo dell’episodio. Il povero paleontologo deve tenere a bada i suoi amici mentre l’orologio scorre inesorabile. Ma come spesso accade in Friends, le priorità del gruppo non sono esattamente allineate alla sua urgenza.
Ognuno degli altri personaggi rimane invischiato in contrattempi futili e infantili che, tuttavia, hanno conseguenze sull’intero gruppo. Chandler, per esempio, ha la malaugurata idea di sedersi al posto di Joey, il che scatena una faida infantile che porta a uno dei momenti più memorabili della serie. Joey decide di vendicarsi indossando tutti i vestiti di Chandler (senza biancheria intima, ovviamente).
“Could I be wearing any more clothes?”
Ross, a sua volta, preme affinché Rachel si vesta, ma la sua impazienza lo porta a un clamoroso errore. Dirle che è solo “una cosa da niente”. Apriti cielo! Rachel decide di fargliela pagare rifiutandosi categoricamente di vestirsi finché Ross non si scusa nel modo giusto. L’unica del gruppo già pronta, Phoebe finisce anche lei vittima di un imprevisto. Quando Joey le rovescia dell’hummus sul vestito, il personaggio tenta disperatamente di coprire la macchia con un enorme fiore decorativo. Mentre tutti sono nel caos più totale, Monica è ossessionata da un messaggio del suo ex, Richard. A un certo punto, cancella per sbaglio il messaggio e cerca di ricrearlo, registrando un pasticcio imbarazzante. La tecnologia anni ‘90 non perdona!
6) Doctor Who – 4×10
Il Dottore, lasciata Donna a rilassarsi, decide di prendere una navetta per una gita turistica sul pianeta Midnight, un mondo inospitale in cui la luce solare è letale. Ma il viaggio si trasforma presto in un incubo quando un’entità sconosciuta attacca il veicolo e prende il controllo di una passeggera, Sky Silvestry.
L’ambientazione è ridotta all’essenziale: una singola stanza (la cabina della navetta) con un piccolo gruppo di personaggi. Nessuna fuga possibile, nessuna soluzione facile. Solo la paranoia e una lenta discesa nel terrore più primitivo. A rendere Midnight un episodio così inquietante è il suo antagonista. O meglio, la sua assenza. L’entità che attacca la navetta è invisibile e incomprensibile. Non sappiamo cosa sia, da dove venga, cosa voglia. Il suo potere è sottile ma devastante. Inizia ripetendo ciò che dicono i passeggeri, poi li anticipa e, infine, prende possesso della voce di Sky.
Non c’è un mostro da sconfiggere, non c’è una soluzione logica. L’orrore viene dall’ignoto. Il vero antagonista dell’episodio, però, non è il misterioso essere, ma la paura collettiva. I passeggeri, persone comuni, scivolano progressivamente nella follia, trasformandosi in un branco terrorizzato pronto a linciarsi a vicenda.
Il Dottore, che solitamente riesce a mantenere il controllo della situazione con il suo carisma, qui è totalmente impotente. La sua autorità viene messa discussione a poco a poco, fino al punto in cui gli stessi passeggeri tentano di ucciderlo, convinti che sia lui la minaccia. È una delle rare volte in cui vediamo l’alieno di Gallifrey spaventato e vulnerabile, e proprio per questo l’episodio è così potente. Lo sceneggiatore Russell T Davies costruisce un episodio che sembra più un’opera teatrale che una puntata di fantascienza. Tutto si basa sul dialogo, sulla tensione psicologica e sull’incredibile performance degli attori, in particolare David Tennant e Lesley Sharp.
