6) Ben Is Back
Ben Is Back è il ritorno a casa del figliol prodigo, di un drogato, Ben appunto (Lucas Hedges), in riabilitazione che torna a casa per Natale e di una madre, Holly (Julia Roberts) che si trova costretta a dubitare del percorso di recupero del figlio.
La forza di questo film, datato 2018, è nell’ottima trama ma anche e soprattutto nella sceneggiatura, nel confronto-scontro tra due eccellenti interpreti come Julia Roberts e Lucas Hedges. I due protagonisti duettano in un gioco di sguardi e puntuali dialoghi con un’alchimia che attraversa tutta la pellicola. La Roberts in particolare interpreta alla perfezione la madre pronta al perdono del figlio amato ma anche restia, dopo delusioni e dolori, a lasciarsi andare alla gioia più ingenua.
Nella sua anima si alternano così amore e dubbio e sul volto si dipinge ora la bonarietà ora l’irrigidimento. A questa donna così forte ma umana, sprezzante ma dolente si contrappone e affianca un figlio altrettanto contraddittorio, alla ricerca di una felicità che la droga gli aveva dato l’illusione di poter raggiungere.
A far da sfondo, come in Favolacce, è uno scenario atemporale, un ambiente chiuso e anonimo che allude – qui meno esplicitamente rispetto alla pellicola italiana – all’ipocrisia del vicinato, all’indifferenza e al grigiore della provincia americana. Il film non dà risposte sul senso di disagio di questo giovane e di altri che come lui sono stati attratti dall’illusione della droga.
Una loro debolezza personale, un senso di inadeguatezza, la percezione della falsità della comunità, un’incapacità di stare al mondo: tutto e niente, contemporaneamente. In Ben Is Back non c’è una risposta giusta ma ogni spettatore può trovare la sua spiegazione personale, quella che si adatta maggiormente al suo vissuto e rispecchia le infinite difficoltà che questo mondo ci mette di fronte.