2) Sharp Objects – “Milk”
Poche serie tv sono capaci di ribaltare l’intera vicenda con un’ultima, piccola, battuta come fa Sharp Objects. Il colpo di scena può essere un escamotage per uscire da una situazione di stallo oppure un vero colpo di genio. Quel “Don’t Tell Mama” del finale di Sharp Objects sussurrato dalla sorellina alla protagonista ci tormenterà a vita. Basata sul romanzo omonimo di Gillian Flynn, il drama psicologico dell’HBO ci ha torturato, confuso e tratto in inganno giocando con la nostra percezione, alterata dal pregiudizio. Abbiamo incolpato chiunque, tranne l’unica persona colpevole. La vittima di Sharp Objects diventa quindi il carnefice. Agli sgoccioli della puntata capiamo tutto. La Donna in bianco è Amma: c’erano tutti i segnali, ma pochi di noi li hanno colti, offuscati com’eravamo dai preconcetti. L’assassina è sempre stata la sorella minore, proprio colei che Camille proteggeva. Come poi confermeranno i post-credits. Fino alla settima puntata, il drama con le bravissime Amy Adams e Patricia Clarkson sembrava solo un ottimo thriller, come ce ne sono tanti. È con l’ottava, con quell’ultima scena agghiacciante, che Sharp Objects raggiunge la perfezione, trasaliamo scioccati e restiamo attoniti con la bocca spalancata. Un episodio, e un finale, da 10 e lode.