5) Better Call Saul, uno dei migliori finali delle Serie Tv (non solo recenti) – 9.8
![Bob Odenkirk e Rhea Seehorn in una scena del finale di Better Call Saul, tra le migliori Serie Tv da vedere](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2023/06/BETTER-CALL-SAUL.jpeg)
Apre ufficialmente la Top 5 uno dei più importanti pezzi della televisione. Una delle Serie Tv che più hanno ridefinito il concetto di spin-off, rendendolo qualcosa di molto più indipendente ed emancipato di una costola di un’altra produzione. Inchiniamoci a Better Call Saul, una delle migliori Serie Tv nella storia che non hanno ottenuto paradossalmente assolutamente niente dalla critica. Soltanto una sfilza di candidature che non hanno portato da nessuna parte, che non hanno consegnato alla creatura di Vince Gilligan tutto quei riconoscimenti che avrebbe meritato fin dalla prima stagione. La speranza era che, al momento del finale, questi arrivassero tutti insieme, e invece ad attenderci c’è stato il silenzio dell’Academy che, ancora una volta, l‘ha lasciata andare a mani vuote nonostante l’enorme finale a cui abbiamo assistito.
Il cerchio aperto nel 2008 da Breaking Bad viene chiuso nel 2022 con Better Call Saul. Con una sesta e ultima stagione che riconferma il capolavoro di regia di questa produzione. Better Call Saul non è mai stata una Serie Tv frenetica. Non ha mai corso per arrivare da qualche parte. Ha camminato a passo lento, trovando assemblando pian piano tutti i punti che appartenevano al passato, al presente e al futuro. Eppure, questa sesta e ultima stagione sembra aver preso ancor di più le misure, le distanze di sicurezza tra un evento e l’altro dando a Jimmy la possibilità di riflettere su quanto è avvenuto nel corso della sua vita, afferrando – forse per la prima volta – il carico di rimpianti che adesso giaciono con lui.
L’antieroe che ha passato una vita a sfuggire a se stesso adesso non si riconosce più. L’unico strumento di sopravvivenza lo trova soltanto in Kim, l’unica persona per cui vorrebbe cercare d’essere un altro uomo. Un altro Jim. Un altro Saul. E così, Better Call Saul giunge alla fine dissolvendosi come quella sigaretta presto diventata un simbolo della Serie Tv, ma senza spegnersi mai. Esattamente come questo capolavoro. Come il capolavoro di una produzione che non ha mai vissuto solo della luce riflessa dell’opera madre, ma ha dimostrato di saper camminare con le proprie gambe scrivendo un altro ultimo atto degno di far parte della storia della televisione.
4) Chernobyl – 9.8
![Jared Harris in una scena di Chernobyl, tra le migliori Serie Tv da vedere](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2024/02/chernobyl-1024x576.webp)
E’ l’unica miniserie della classifica, ed è anche la produzione che anticipa il podio dei migliori finali secondo IMDb. Al quarto posto con un 9.8 troviamo Chernobyl, la miniserie HBO che nel 2019 ha spostato le lancette fino al 1986, l’anno in cui è stato raggiunto un punto di non ritorno che ha provocato la morte di circa 4.000 vittime (come stilato dall’Onu) e 116mila sfollati dalla regione circostante. E’ la strage di Chernobyl il soggetto di questa miniserie. Il punto di non ritorno che, ancora oggi, non ha finito di far scontare la pena con conseguenze mortali e irreversibili. Soltanto cinque puntate sono bastate per ordinare e rimettere insieme i cocci di una tragedia che ha gettato una popolazione intera nella disperazione. Soltanto cinque episodi sono bastati per far sì che HBO raccontasse la storia di un disastro in modo così rispettoso, prudente e realista.
Nessuna eccezione. Nessuna giustificazione. Nulla da edulcorare o da re-interpretare. Ogni cosa viene qui raccontata con il merito che merita, e le responsabilità vengono presto messe in chiaro. Obiettivo della miniserie è dare un nome alle cose, dignità alle vittime. Il collante di tutto resta sempre questo per l’intero arco delle puntate, ma l’ultima gioca presto un ruolo più esplicativo, più schietto, più incriminante. Attraverso le storie delle vittime, degli eroi e degli omertosi, Chernobyl ricostruisce gli eventi del più grave incidente nucleare di sempre, dando al telespettatore la possibilità di riflettere sulle responsabilità e sulle conseguenze di quella notte.
E lo fa ancor di più mediante un discorso finale che fa luce sul peso che la verità ha sugli eventi, e sul modo con cui la verità perseguiterà. E poi il silenzio. La forma più estrema di rispetto. Al momenti dei saluti, Chernobyl lascia che a parlare simbolicamente sia chi tutto questo lo ha vissuto. Chi ne è morto. Lascia che a parlare siano le immagini. Delle immagini che rivelano il vero destino dei protagonisti di questa storia, il modo con cui la loro vita è cambiata. Il modo con cui chiunque ha dovuto fare i conti con quel terribile disastro, anche ad anni di distanza.