I finali delle Serie Tv sono spesso un campo minato. Il modo attraverso il quale un prodotto sceglie di salutarci è fondamentale, e può avvenire in modo sempre diverso. Alcuni chiudono il cerchio in modo lineare, scrivono il finale restituendo delle risposte e salutando così il telespettatore. Altri decidono di lasciare le cose in sospeso, e altri ancora favoriscono un lieto fine. Di finali belli e di finali brutti ne conosciamo a bizzeffe, sappiamo stilare perfettamente una lista in cui dividere le diverse Serie Tv a seconda del loro epilogo, ma non possiamo dire lo stesso dei finali che – in qualche modo – sono stati così talmente forti da diventare quasi reali. Sono emotivamente distruttivi perché il loro contatto con la realtà è palese e disintegrante. Il loro obiettivo è quello di portare a conclusione la storia, ma una parte di noi – dopo quel finale – non è in grado di chiudere niente. Non stiamo dicendo che quelli che elencheremo sono a tutti gli effetti i migliori finali delle Serie Tv, ma sono sicuramente quelli che hanno toccato delle corde troppo scoperte, troppo umane e nostre. Strappare Lungo i Bordi, Sons of Anarchy, When They See Us, The Americans: queste sono solo alcune delle Serie Tv che sono riuscite in questo senso, restituendoci una conclusione che ci ha fatto venir la pelle d’oca.
Riguardare questi finali (alcuni dei quali sono anche tra i migliori finali delle serie tv in assoluto) è qualcosa di troppo complesso a volte: significa riguardare lì dove non vorremmo mai, lì dove le nostre corde scoperte minacciano la nostra forte vulnerabilità.
1) Sons of Anarchy, uno dei migliori finali delle serie tv. E uno dei più struggenti
Sons of Anarchy è una delle Serie Tv che più, con il suo finale e non solo, hanno fatto a pezzi la nostra emotività. Attraverso una lettura superficiale potremmo pensare che la serie sia troppo costruita per essere reale, ma questo sarebbe un pensiero estremamente lontano dalla realtà. Attraverso quelle giacche di pelle e quei motori che invadono le strade, Sons of Anarchy si impone di certo come una delle Serie Tv che più ha raccontato cosa sia il bene e cosa sia il male, per cosa valga la pena combattere e per cosa invece no. Durante il finale di Sons of Anarchy, Jax sale su quella moto con gli stessi obiettivi di sempre: trovare, attraverso questa, la libertà. Eppure, sussiste una differenza tra questa volta e tutte le precedenti perché in questo caso la libertà sarà eterna e non durerà più solo il temo di una passeggiata in moto. Con tutte le sue colpe, Jax sale su quella moto per trovare quella pace che, in vita, non è mai riuscito a trovare da nessuna parte. Con in corpo una dose di estrema di speranza, Jax prova a sperare che quel suo gesto possa salvare i figli, che senza di lui tutto possa migliorare. Si lascia andare al proprio destino, ricordandoci che nessuno di noi può sfuggirgli. Ed è proprio questo il dettaglio che rende il finale di Sons of Anarchy qualcosa che non posso rivedere: il tormento di Jax viene trasferito anche a noi rendendo semplice la comprensione del suo personaggio. Lo abbiamo compreso tanto e troppo, abbiamo guardato fino in fondo dentro al suo pozzo, e abbiamo visto quanto è profondo. Quello di Sons of Anarchy è uno dei migliori finali delle serie tv, e senza dubbio è anche uno dei più struggenti.
2) The Americans
Proseguiamo adesso con The Americans, una prodotto che ha uno dei migliori finali nella storia delle serie tv e che in Italia dovrebbe decisamente aver più consensi, ma che invece ha fatto purtroppo breccia nel cuore di pochissimi telespettatori. Chi le ha dato una possibilità non ha dubbi riguardo alla sua meravigliosa storia e al suo poetico finale, forse il mezzo ufficiale attraverso il quale The Americans ha confermato il suo mastodontico valore. Possiamo vederla come vogliamo ma, a prescindere da qualsiasi cosa, il finale della serie non vede due spie, ma due genitori che salutano i loro oramai adulti figli. Il primo asso nella manica The Americans lo suggerisce già nel titolo del suo ultimo episodio: start. Con questa parola si usa annunciare l’inizio di qualcosa, un paradosso all’interno di una puntata finale. Eppure non è così. Non lo è perché ad attendere i due protagonisti adesso c’è un nuovo inizio, un dettaglio estremamente reale e umano che ci fa comprendere quanto nella nostra vita non esista mai una conclusione, ma solo l’inizio di qualcos’altro. Durante l’ultima puntata, The Americans diventa un lungo ed estenuante saluto tra i vari personaggi. Ognuno di loro si ferma e, tra le note di With or Without You degli U2, pensa a quel che ha avuto e a quel che non avrà mai. Su quelle note, Paige Jennings decide di scendere dal treno – letteralmente e metaforicamente – e decide di salutare così per sempre i suoi genitori. Quello di The Americans è un finale che mostra le perdite dei protagonisti e le perdite che anche noi telespettatori abbiamo collezionato, diventando così un finale che coinvolge in modo diretto il pubblico restituendogli delle emozioni profonde e strazianti ma, soprattutto, reali.