6) Person of Interest – “return 0” (5×13)
Jim Caviezel e Michael Emerson sono una garanzia. Portare avanti per ben cinque stagioni una missione, permetteteci, impossibile come questa, basata su premesse così particolari, e concluderla con un finale perfetto, però, è un miracolo. Scritto da Jonathan Nolan e Denise Thé e diretto da Chris Fisher, il tredicesimo episodio dell’ultima stagione di Person of Interest, trasmesso il 21 giugno 2016, ha guadagnato un rating meritatissimo di 9,8/10 su IMDb. Nolan ha contribuito a capovolgere molti punti fermi del crime drama. Ha donato alla storia un respiro più orizzontale ed è andato ben oltre ciò che allora si richiedeva a un comune network TV show. Più che una storia a puntate dai risvolti sci-fi, infatti, Person of Interest è diventato un “crime-fighting show”, come confermano i People’s Choice Award ricevuti come Miglior Drama.
Ma, come abbiamo detto, per entrare in Top 10 serve coraggio. E il series finale non solo si è rivelato sorprendentemente all’altezza delle aspettative, ma ha compiuto un passo in avanti. Il suo pregio più grande è il fatto di essere prevedibile, ma in un’accezione totalmente positiva che ci ha lasciato senza parole. Come l’ha definito il suo creatore, il finale è “un bagno di sangue”. Eppure è riuscito ad assicurare la giusta e naturale conclusione a ciascuno dei personaggi. Una corsa emotiva di 43 minuti in cui tutto è nel posto giusto, non c’è un momento vuoto né superfluo. Sebbene lo show sia stato cancellato, possiamo ritenerci fortunati e grati per aver ricevuto una conclusione tanto magnifica e una meravigliosa introduzione a una nuova era. Un finale, quello di Person of Interest, che ci ha portato a scrivere questo articolo.
Entriamo nella Top 5 dei migliori finali delle serie tv drama
5) Six Feet Under – “Everyone’s Waiting” (5×12)
Mentite se dichiarate di non avere addosso ancora i brividi. Six Feet Under è un drama perfetto, sugellato da uno dei migliori finali delle serie tv. Una storia così potente, che ci ha assorbito corpo e anima, non poteva che avere un finale esplosivo, capace di prosciugarci. Alan Ball ha dimenticato solo di scrivere il bugiardino: attenzione, la visione di Everyone’s Waiting può provocare insonnia, afonia e crisi di pianto improvvise; anche a 17 anni dall’assunzione. Trasmesso negli USA il 21 agosto 2005, scritto e diretto da Ball, l’ultimo episodio è una doccia gelata e allo stesso tempo bollente, una resa contro il tempo che scorre. Ci piaccia o no.
Il drama dell’HBO ci ha conquistato per il suo realismo e per la capacità di raccontare una storia così universale da riuscire a scavare nel profondo di ciascuno di noi. Si può non amare il genere, forse le prime puntare non ci hanno convinto subito, ma è impossibile restarne indifferenti. Ha avuto il coraggio di trattare dei temi controversi e di farlo con una delicatezza invidiabile, toccante e sempre intelligente. L‘ironia ci ha salvato nei momenti più drammatici, poi, la poesia ha compensato lo strazio delle considerazioni finali. Gli ultimi nove minuti sono un momento drammaturgico encomiabile, la fenomenologia di un addio (non a caso il suo rating su IMDb è di 9,9/10). In un solo momento, il dolore, la gioia, l’amore e la perdita vissuti insieme ai personaggi per cinque stagioni ci hanno sbattuto contro il muro, e ci hanno preso a schiaffi in faccia. Per noi, il finale di Six Feet Under è semplicemente una delle cose più forti che si siano mai viste in televisione.
You can’t take a picture of this.
Six Feet Under, 5×12
It’s already gone.