Le migliori miniserie biografiche degli ultimi anni: scopriamole insieme
Le Serie Tv che contengono una ricostruzione complessiva della vita o di una vicenda di una persona sono tra le mie preferite. Trovo affascinante ripercorrere le tappe e gli eventi che hanno segnato la storia di un individuo o di un gruppo di individui. In questi casi la narrazione trascina il pubblico tra le piaghe di un mondo realistico ed eterogeneo, in cui lo spettatore è chiamato a giudicare fatti realmente accaduti. Di fronte a questo tipo di serie tv, siamo chiamati spesso a valutare la fedeltà della ricostruzione rispetto alla realtà, e a trovare le differenze o i contrasti più notevoli rispetto a quello che conosciamo già. Le miniserie biografiche arrivano al cuore dello spettatore se sono capaci di portare sullo schermo una storia imparziale che mira a non stravolgere con giudizi soggettivi il cuore pulsante della narrazione.
Negli ultimi anni il mondo dello streaming ci ha regalato tantissime e validissime miniserie biografiche. Accanto al tempo che scorre come un treno impazzito, ci siamo fermati un attimo ad analizzare la bontà di alcune di queste storie, e soprattutto ad apprezzare la voglia di avvicinarsi quanto più possibile alla veridicità degli avvenimenti reali. Abbiamo scavato a fondo all’interno del profondissimo squarcio legato al mondo delle Serie Tv biografiche, e abbiamo così stilato una lista di quelle che per noi sono le migliori 5 miniserie biografiche uscite negli ultimi anni.
Ecco Le 5 migliori miniserie biografiche uscite negli ultimi 5 anni
Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer
Dahmer – Monster: The Jeffrey Dahmer Story è una miniserie televisiva statunitense che esplora la vita e i crimini di uno dei serial killer più noti della storia, Jeffrey Dahmer. La serie, creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, è stata distribuita su Netflix nel 2022 e ha rapidamente catturato l’interesse del mondo per la rappresentazione cruda e dettagliata degli eventi. La serie non si limita a raccontare la vita criminale del protagonista, ma cerca anche di esplorare le falle del sistema giudiziario e della polizia che hanno permesso a Dahmer di operare indisturbato per così tanto tempo. Attraverso dieci episodi, la miniserie mette in luce non solo le atrocità commesse da Dahmer, ma si preoccupa di portare sotto la lente di ingrandimento le storie delle vittime, spesso trascurate dai media o non analizzate dettagliatamente.
Una delle caratteristiche distintive della serie è il suo approccio metodico e riflessivo. La serie evita di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti più macabri e sensazionalistici dei crimini di Dahmer, e la narrazione esamina anche il contesto sociale e culturale degli anni ’80 e ’90, ponendo particolare attenzione su temi quali l’omofobia, il razzismo e l’indifferenza delle istituzioni nei confronti dei più deboli. Gli occhi del mondo si sono soffermati su un protagonista magmatico e inquietante come pochi: Evan Peters interpreta Jeffrey Dahmer, offrendo una performance intensa e inquietante che ha ricevuto l’ampio consenso della critica.
Dahmer – Monster ha suscitato dibattiti e polemiche, con alcuni che hanno criticato la serie per aver romanzato i crimini di Dahmer e aver riaperto ferite per le famiglie delle vittime. I creatori della serie hanno difeso il loro lavoro sottolineando l’importanza di ricordare e riflettere su questi eventi per evitare che simili tragedie possano ripetersi. In definitiva, la serie rappresenta un tentativo complesso di comprendere il male e le sue infinite, oscure implicazioni.