8) The Perfect Couple, tra le migliori miniserie del 2024 secondo Hall of Series – Comunità di Recupero (anche se non tutto è andato come avrebbe dovuto)
Un ottavo posto che ha diviso enormente il pubblico, e con ragione. Stiamo parlando di The Perfect Couple, la miniserie Netflix che sulla carta sembrava la grande promessa di Netflix. Un super cast composto da attori dal calibro di Nicole Kidman, una famiglia perfetta distrutta da un omicidio e un impero che cade di fronte alla sua omertà: The Perfect Couple aveva tutte le carte in regola per scrivere una grande miniserie, ma il risultato è stato nel complesso deludente. Certo, resta la certezza che la miniserie sia la scelta giusta se si ha sete d’intrattenimento, se si ha intenzione di guardare un thriller attorcigliato ma senza troppa concentrazione, con una leggerezza di fondo. Non lo è se, invece, si ha intenzione di avere a che fare con una narrazione di livello superiore, capace di restituire davvero qualcosa di impattante al telespettatore.
In questo caso, The Perfect Couple non lascia niente di sostanziale, imponendosi come una Serie Tv non memorabile. Non fa la differenza, non va oltre il compitino. Si limita soltanto a mettere in atto una narrazione che richiede una vittima, un colpevole e una serie di colpi di scena tiepidi, completamente incapaci di stravolgere davvero la trama e chi la guarda. Se avesse fatto uno sforzo maggiore, adesso The Perfect Couple avrebbe raggiunto una definizione diversa, meno superficiale e più profonda. E invece ha scelto la via più facile, giocandosi le sue carte in modo frettoloso e superficiale. Le varie sottotrame inserite all’interno del contesto narrativo non hanno infatti mai incuriosito i telespettatori, e lo stesso è avvenuto per tutti i dubbi disseminati all’interno della miniserie.
Tutti i personaggi avevano un movente per macchiarsi le mani, per essere i colpevoli di quell’atroce omicidio. Ma già in partenza la domanda non ha incuriosito come avrebbe dovuto. I possibili colpevoli erano tutti, ma non per un merito di una scrittura brillantemente ambigua. Erano tutti colpevoli perché erano tutti praticamente uguali, sconosciuti di fronte a un telespettatore che non ha potuto leggerli e scoprirli davvero a causa di una mancanza importante sul piano della scrittura. The Perfect Couple ha deciso di giocarsi la carta più semplice, non diventando altro che una sufficienza. Una miniserie che si culla sulla meccanicità della sua trama, senza aggiungere nulla di più. Se avesse fatto uno sforzo maggiore, forse Hall of Series – Comunità di Recupero l’avrebbe premiata con un posto di maggior rilievo. Ma oramai, è andata così.
7) Eric, tra le migliori miniserie del 2024 con Benedict Cumberbatch
Proseguiamo ancora una volta con il gigante dello streaming, che qui ritorna al settimo posto attraverso Eric, la miniserie con Benedict Cumberbatch che ci ha letteralmente incollati di fronte allo schermo durante l’inizio dell’estate. La leggerezza della stagione estiva ha dovuto vedersela infatti con il racconto dissacrante e drammatico di Eric, una miniserie che farà più paura di qualsiasi altro horror che possiate vedere. Guardando il trailer, tutti eravamo più o meno convinti di una cosa: Eric sarebbe stata una miniserie thriller incentrata sulla scomparsa di un ragazzino. Di fatto è così. Il mezzo utilizzato dalla storia è esattamente questo. Ma il fine, l’obiettivo, è un altro.
Quel figlio scomparso in una caotica New York sarà infatti il mezzo attraverso il quale Eric darà ai personaggi la possibilità di evolversi attraverso il peggio di loro stessi. Soltanto toccando il fondo avranno la possibilità di risalire, di scoprire che sono anche altro, e non un accumulo di macerie auto-distruttive. Questo è d’altronde quel che succede a Vincent, il padre di Edgar. Meschino, narcisista e con gravi problemi con l’alcol, Vincent tratta la sua famiglia nel peggiore dei modi, rendendo il figlio Edgar vittima di comportamenti disfunzionali, traumi e mancanze. Un giorno, però, Edgar sparirà nel nulla non lasciando alcun indizio. Non ci sono sospetti, risposte, indizi. Solo la mancanza lancinante di una parte di vita che fino a quel momento Vincent aveva completamente dato per scontata, privandola di qualsiasi carezza.
Di fronte alla tragedia, Vincent cade ancora di più nella sua bolla auto-distruttiva. Cade, ancora una volta e ogni giorno. Si perde, ma stavolta sa dove andare: da suo figlio. Cercandolo in ogni dove, Vincent comincia a comprendere davvero di dover cambiare. Per suo figlio, per sua moglie, ma anche per se stesso. Perché così facendo stava perdendo tutto, non si riconosceva. Non si capiva neanche lui.
Attraverso questo viaggio esistenziale, Eric darà vita a una miniserie che concederà il giusto spazio anche al contesto storico e sociale, raccontando una New York desolante fatta di ingiustizie sociali e degrado. La parte di New York che, insomma, non viene quasi mai raccontata e che nelle produzioni ottiene quasi sempre un ritratto patinato, edulcorato. Qui tutto questo non accadrà, perché Eric darà vita a una narrazione realistica, tremendamente realistica. Non è un thriller, non è un horror, non è un caso di scomparsa: è un saggio sulle relazioni familiari, un viaggio verso il punto più basso che può essere raggiunto da un essere umano, e sulla spinta che – a un certo punto – riesce a salvarti dalla tua disperazione, concedendoti un’altra opportunità. Decisamente sì: Eric è davvero una delle migliori miniserie del 2024.