4) 22.11.63
Tratta dall’omonimo romanzo di fantascienza di Stephen King, 22.11.63 è una delle miniserie più interessanti e affascinanti degli ultimi anni, nonché tra le migliori di sempre secondo i nostri fedelissimi utenti. L’originalissima vicenda ruota attorno all’insegnante di liceo Jake Epping (James Franco), che si ritrova inaspettatamente a viaggiare indietro nel tempo con una missione specifica: impedire l’assassinio nel Presidente degli Stati Uniti d’America John F. Kennedy, avvenuto il 22 novembre del 1963. Più facile a dirsi che a farsi (più o meno); ogni viaggio nel tempo, per quanto lungo, equivale infatti a soli due minuti nel tempo presente, e a ogni ritorno corrisponde una sorta di reset totale del passato stesso.
L’ucronia messa in scena dalla miniserie è tuttavia solo una parte della moltitudine di tematiche narrate attraverso il suo eccezionale protagonista; ciò che resta immutato nel passaggio tra le epoche sono infatti soprattutto i rapporti umani. L’amore imprevisto, il passato invariabile e gli incontri inaspettati fanno da sfondo all’intricata trama, accrescendo la tensione narrativa di questa fedele trasposizione televisiva di uno dei romanzi più originali del Maestro dell’horror.
Composta da 8 episodi, la miniserie prodotta (tra gli altri) da J.J. Abrams e James Franco è un promemoria sull’inevitabilità degli eventi a cui risulta impossibile scappare. Il fatalismo veicolato dalla vicenda, affiancato dall’eterna lotta tra bene e male, rende 22.11.63 la visione perfetta per tutti gli amanti di Lost, dei viaggi nel tempo… e di James Franco.
3) La regina degli scacchi
La miniserie Netflix La regina degli scacchi è stata la rivelazione del 2020, e tra le serie tv più viste di sempre della piattaforma streaming. Elogiata dalla critica e approvata persino dalla comunità scacchistica per la sua fedele rappresentazione del gioco e dei giocatori, La regina degli scacchi è senza dubbi tra le migliori miniserie della storia per la nostra Community.
Protagonista della vicenda è la giovane Beth Harmon (Anya Taylor-Joy). Fin dall’età di 8 anni, comincia a giocare a scacchi con il custode dell’orfanotrofio in cui alloggia. Il telespettatore segue quindi la crescita di Beth, il suo trasferimento in Kentucky in seguito all’adozione da parte di una coppia di coniugi e, soprattutto, i suoi primi tornei di scacchi. La protagonista si fa strada nel mondo degli scacchi affrontando i più grandi e rinomati campioni. Beth, però, è soprattutto la prima donna a emergere in competizioni da sempre riservate esclusivamente agli uomini.
Non fatevi quindi ingannare dalla trama: La regina degli scacchi è molto più che una storia su una giocatrice di scacchi. L’affascinante miniserie pone l’accento su tematiche quali i pericoli del perfezionismo e dell’ambizione senza limiti, le dipendenze, la solitudine e il maschilismo radicato nella società odierna e passata. La vittoria più importante della sua eccezionale protagonista avviene infatti lontana dalla scacchiera, all’interno della propria anima.