4) Mildred Pierce

Proseguiamo adesso con una narrazione elegante e raffinata tanto quanto dolorosa. Stiamo parlando di Mildred Pierce, la miniserie HBO in cui Kate Winslet torna nel ruolo da protagonista. Ambientata durante gli anni della Grande Depressione, questa miniserie racconta la complicata vita di Mildred Pierce, una donna coraggiosa che decide di divorziare da un marito che non la rispetta per ricominciare da capo insieme alle sue figlie. Per cercare di garantire un futuro, inizia a lavorare come cameriera per poi, piano piano, cominciare una scalata verso il successo. La carriera però non mette fine ai drammi della protagonista, che dovrà vedersela con il suo legame disfunzionale con la figlia e il complicato rapporto con gli uomini.
Toccando dei tasti dolenti, Mildred Pierce è una delle migliori miniserie HBO, un racconto in cui il dolore si estende e la sofferenza dilaga. Passando da tematiche come il ruolo delle donne a quell’epoca fino ad arrivare alla difficoltà dei legami e della propria affermazione, Mildred Pierce si impone come un ritratto storico e drammatico, la storia fittizia di una donna determinata tanto quanto vulnerabile. Tratta dall’omonimo romanzo di James M.Cain, Mildred Pierce è una produzione intelligente, storicamente interessante e profondamente umana. Nonostante la sua grande fama internazionale e la sua vittoria in più categorie sia agli Emmy che ai Golden Globe, Mildred Pierce resta ancora oggi una produzione poco conosciuta e acclamata qui in Italia.
Che ne pensate? Le diamo una possibilità più che meritata?
5) I May Destroy You

I May Destroy You è una delle miniserie HBO più dolorose mai portate in scena. Fa paura, come ogni cosa vera. Perché, nonostante la trama fittizia, I May Destroy You parla della realtà della nostra società. Rintracciando numerosi temi, questa miniserie HBO ne mette in luce uno purtroppo estremamente attuale. Il consenso sessuale è infatti il protagonista principale di questa terribile e durissima storia. Servendosi di toni cinici supportati da un black humor di sottofondo, I May Destroy You racconta infatti la storia di una violenza che la protagonista, Arabella, si ritrova a dover affrontare. Dopo una notte di cui non ricorda nulla e di cui rimangono solo uno schermo del telefono spaccato e un taglio in fronte, Arabella prova a ricostruire i pezzi di un puzzle mostruoso.
La sua interprete, la straordinaria Michaela Coel, cerca qui di esorcizzare il dolore di un trauma vissuto sulla propria pelle. Raccontandolo in tutte le sue sfumature e ombre, l’attrice dà vita a una narrazione che mette al centro di tutto l’ingiustizia e il disgusto, il cancro della nostra società e il modo con cui un essere umano debba imparare a convivere con i propri traumi.
Non romanzando niente e portando in scena soltanto la verità spietata di una società decadente, I May Destroy You diventa così il ritratto di una parte orrenda del mondo e delle persone che lo abitano. Una richiesta d’aiuto per non farci girare dalla nostra parte, e per lavorare ogni giorno contro un dolore con cui dobbiamo misurarci ogni giorno. Ambiziosa e coraggiosa, questa miniserie HBO rimane una delle pagine più vere e profonde della serialità, una produzione fa accapponare la pelle scena dopo scena, dialogo dopo dialogo.
6) The Night Of, una delle Migliori Miniserie HBO di genere thriller

Quando ci si ritrova di fronte a un thriller le domande sono quasi sempre le stesse: chi è stato, perché lo ha fatto. A questa regola fa però eccezione The Night Of, una delle migliori miniserie HBO e un vero e proprio capolavoro nel suo genere. A guidarci all’interno di questa storia troviamo Naz, uno studente pakistano sempre ligio al dovere che per una sera decide di dedicarsi solo al divertimento. In quella stessa sera, però, si verifica una tragedia. La ragazza con cui stava trascorrendo del tempo muore da un momento all’altro facendo gettare su di lui tutte le accuse. Sconvolto, il giovane ragazzo viene arrestato preparandosi ad affrontare una battaglia legale che non penderà in alcun modo dalla sua parte.
Chiunque abbia amato When They See Us riuscirà di certo a ritrovare in questa produzione alcuni ingredienti comuni, primo fra tutti il senso di ingiustizia. Attraverso la storia di Naz, infatti, The Night Of ci catapulta all’interno del sistema giudiziario americano mettendo in luce tutte le sue pecche, come la fretta con cui accusare qualcuno di colpevolezza. Per tale ragione, più avanti andrete più dimenticherete le domande tipiche del thriller. La rabbia nei confronti dell’ingiustizia sarà talmente tanto da non portarvi neanche più a pensare a chi sia il vero assassino, il movente. Nulla. Solo rancore. La ciliegina sulla torta sarà aggiunta dalla personalità ambigua e discontinua del protagonista. Per credergli dovrete solo avere fede, perché i suoi tratti comportamentali sapranno presto mettervi a dura prova.
Non aspettatevi dunque il solito thriller. The Night Of è un’impresa ardua e difficile, una narrazione spietata mirata a denunciare in modo sottile un’America che, cercando il capro espiatorio, si rende la voce inconfondibile di pregiudizi e problematiche radicate da tempo nella società.