16) The Undoing, una delle migliori miniserie HBO con Nicole Kidman e Hugh Grant

Dopo Big Little Lies, Nicole Kidman non si è più fermata diventando uno dei volti più ricorrenti del piccolo schermo negli ultimi anni. L’abbiamo rivista nel 2024 in ben due Serie Tv – Expats e The Perfect Couple – e ci stiamo preparando per rivederla nella seconda stagione di Nine Perfect Strangers. La sua presenza all’interno del panorama seriale è aumentata in modo sempre più costante portandola a prendere parte a una delle migliori miniserie HBO degli ultimi anni.
Nel 2020 l’attrice di Hollywood prende infatti parte a The Undoing, la miniserie HBO che racconta la verità con tutte le sue sfumature e prospettive. Il peso della realtà si scontra qui con il bisogno dell’individuo di credere soltanto a quel che vuole, arrivando perfino a nascondere l’evidenza per vivere una vita lontana da qualunque verità scomoda, e per questo molto più serena. Ma esistono dei casi in cui fingere non basta. E The Undoing fa parte di uno di questi.
Con un cast di prestigio che vede Nicole Kidman, Hugh Grant e Matilda De Angelis, The Undoing ci porta all’interno di una New York in cui l’apparenza è l’unica cosa che conta insieme alla fittizia rete di sicurezza che i personaggi si sono costruiti intorno. La storia raccontata in questa miniserie è la più vecchia del mondo: in una casa perfetta vive una famiglia perfetta, ma tutto questo è solo frutto di un’ennesima bugia. La perfezione non è mai stata più lontana di così, e poco alla volte questa verità sarà chiara a tutti.
Quel che fa soprattutto la differenza in The Undoing è che, di base, non esiste alcun colpo di scena. Perché la verità l’abbiamo sempre avuta sotto ai nostri occhi, ma perfino il telespettatore diventerà parte del problema che coinvolge la protagonista: crederà sempre che ci sia qualcosa di più o di meno. Che sicuramente arriverà un’altra verità, e che tutto si risolverà attraverso un dettaglio che non avevamo mai visto. Ma alla fine, quel dettaglio, era sempre stato davanti a noi. Era tutto decifrabile e chiaro, ma la verità a volte fa troppa paura per essere accettata.
17) The Penguin

Non è nata per essere dimenticata dopo la sua messa in onda. The Penguin è nata per qualcosa di molto di più. Questa enorme ambizione era già chiara durante le primissime puntate della miniserie (qui recensite), e si è consolidata fermamente nel corso dello sviluppo della storia. The Penguin è così presto diventata uno dei pezzi da novanta di casa HBO, e di certo anche una delle migliori miniserie del 2024 che più si ancoreranno alla storia. Un’opera, questa, che possiamo definire trasversale grazie alla sua capacità di attirare non solo il pubblico di Batman, ma anche quello che non ha mai avuto alcuna familiarità con il supereroe. The Penguin va infatti oltre la sua opera d’appartenenza, dando vita a una narrazione che dimostra di meritare l’accostamento ad altre produzioni di prestigio che non vengono mai nominate invano. Una per eccellenza, chiaramente, I Soprano.
Il capolavoro che gli autori ci hanno regalato con The Penguin è stato presto noto a tutti. Il pubblico e la critica concordavano nello stesso modo riguardo la qualità altissima di questo prodotto, anche se dalla seconda ci aspettavamo molto di più. Pensare che un prodotto del genere abbia lasciato i Golden Globe con un solo riconoscimento – Miglior Attore Protagonista a Colin Farrell – ha concluso l’esperienza di The Penguin con un po’ di amaro in bocca.
Posto che la miniserie Baby Reindeer era una degna concorrente, quel che proprio non ci va giù è il mancato riconoscimento all’interpretazione monumentale di Cristin Milioti che ha dato vita – con la sua Sofia Corleone – al miglior personaggio femminile del 2024. Con questa interpretazione la Milioti ha dimostrato di non essere più quella di How I Met Your Mother, ma questo è stato chiaro solo a metà all’Academy. Per fortuna, per il pubblico è stato chiaro in modo totale. Esattamente come è stato chiaro l’enorme valore di The Penguin.
18) Irma Vep

Addentriamoci adesso all’interno di una produzione che non conosce il confine tra realtà e finzione. Ad accompagnarci verso la fine di questo viaggio troviamo infatti Irma Vep, una delle migliori miniserie HBO purtroppo passate inosservate qui in Italia. Mai come in questo caso – seppur non si tratti di una produzione ispirata a eventi realmente accaduti – il confine tra realtà e finzione si dimostra labilissimo a causa delle percezioni distorte, e talvolta perfino paranoiche, della protagonista. Al centro della storia troviamo infatti Mira Harberg, un’attrice che, a seguito di uno scandalo mediatico, decide di proseguire la sua carriera ma lontana da Hollywood per cominciare a lavorare a Parigi.
Il suo nuovo percorso artistico non sarà però solo condizionato dal nuovo ambiente, ma anche dal suo nuovo ruolo. L’interpretazione che è chiamata a fare, infatti, confonderà molto la protagonista che non riuscirà più a capire quale sia la realtà e quale sia la finzione. Quand’è che sta seguendo un copione e quand’è che, invece, sta vivendo la sua vita vera.
Con un’essenza contraddittoria e di natura disfunzionale, l’attrice cercherà di agire e rispondere ai suoi problemi rifugiandosi nella finzione, ma i nostri punti deboli sanno sempre dove venirci a trovare, anche se scappiamo fingendo di essere altre persone, di avere un altro ruolo. Dando vita a una narrazione che mette in atto una piccola ode all’arte e al mistero, Irma Vep ci porta con sé verso gli aspetti più contraddittori dell’essere umano.