L’universo della serialità televisiva è in costante mutamento, alternando anno dopo anno quelle che si rivelano poi essere le nuove tendenze dominanti sul piccolo schermo. Ciò che è emerso dal doveroso bilancio di questo 2022 è che, nel mondo dell’intrattenimento, c’è stato un progressivo interesse verso l’iper realismo dei racconti di storie vere, offerto soprattutto dalle miniserie televisive. Auto conclusive per natura, le miniserie si prestano alla perfezione a questo scopo documentaristico, appassionando sempre più persone attraverso la fedele rappresentazione delle più disparate personalità socialmente rilevanti della storia moderna. Spaziando tra generi e piattaforme, a cominciare dalle migliori miniserie Netflix del 2022 passando per le miniserie HBO, ci hanno tutte mostrato – in modo più o meno romanzato – eventi realmente accaduti; quale tra queste sarà però riuscita meglio nell’intento?
Scopriamolo dunque in questa classifica, a cominciare da Clark, una tra le migliori miniserie Netflix del 2022.
10) Clark
Ispirata alla storia vera del criminale svedese Clark Olofsson, la miniserie Clark mostra la nascita di quella che sarà poi definita dagli psicologi Sindrome di Stoccolma, alternando stili e toni in un’originalissima modalità, tanto da risultare una tra le migliori miniserie Netflix del 2022.
Il criminale amato dalle donne Clark Olofsson (Bill Skarsgård) è un rapinatore seriale di banche che trascorre più della metà della sua vita in carcere, dal quale però riesce a evadere ogni volta senza troppi intoppi. Il noto narcisista fuorilegge diventa una delle personalità più controverse della Svezia, rimarcando il ruolo dell’antieroe senza scrupoli sempre più in voga nell’universo televisivo. Innamorato delle donne e dell’amore, Clark riesce a mostrarsi uno sfrontato latin lover anche con le giovani donne prese in ostaggio nel corso della rapina di Norrmalstorg, passata poi alla storia come il surreale evento che ha dato vita alla Sindrome di Stoccolma. In quell’occasione, gli ostaggi hanno infatti cominciato a fidarsi più dei loro rapitori che della polizia, chiedendo addirittura di non far loro del male una volta portati in salvo dalle autorità. Quest’interessante spaccato di storia è mostrato dalla miniserie in una fattura più cinematografica che televisiva, attraverso spiccati riferimenti a Scorsese e Tarantino.
9) We Own this City
La miniserie HBO We Own this City – Potere e Corruzione, trasmessa in Italia dal 28 giugno al 12 luglio su Sky Atlantic, è attualmente in streaming su NOW. Ideata da David Simon, già creatore del crime drama The Wire, We Own this City racconta l’ascesa e la caduta della Gun Trace Task Force della polizia di Baltimora, unità operativa chiamata a monitorare la diffusione delle armi nel paese.
Basata sull’omonimo libro inchiesta del giornalista Justin Fenton, la miniserie drammatica è ambientata all’indomani delle proteste dei cittadini di Baltimora per la morte di Freddie Gray, avvenuta a causa delle ferite riportate mentre si trovava in custodia dalla polizia, sulla quale grava da tempo anche il malcontento causato dalle aggressive politiche di arresti di massa e di guerra alla droga. La Gun Trace Task Force è infatti accusata di aver dato la caccia senza distinzioni sia ai semplici cittadini che agli spacciatori, dando vita a anni di scontri brutali. Tra i protagonisti della vicenda figura il sergente Wayne Jenkins (Jon Bernthal), personalità di spicco nel caso di corruzione federale che ha interessato l’unità speciale a partire dal 2015. Questa sconcertante storia vera è fedelmente riprodotta dalla miniserie, che si attesta tra le migliori produzioni dell’anno.
8) The Staircase
La cruenta e tragica storia vera mostrata dalla miniserie HBO The Staircase è tra i fatti di cronaca nera più noti degli ultimi anni. Nonostante la sua rilevanza, l’omicidio di Kathleen Peterson resta tuttora irrisolto, motivo per cui non è la prima volta che viene riportato all’attenzione mediatica attraverso il piccolo schermo.
Kathleen (Toni Collette) viene ritrovata morta in fondo alle scale della propria abitazione. La grave natura delle ferite riportate esclude possa essersi trattato di un incidente, facendo ricadere dunque i sospetti su suo marito Michael Peterson (Colin Firth), l’unica persona presente in casa quella notte. A far luce sulla vicenda è il documentarista francese Jean-Xavier de Lestrade (Vincent Vermignon), impegnato per anni a raccogliere materiale con l’intento di farne uno show televisivo. La miniserie stessa si basa quasi unicamente sulle prove ricavate da Jean-Xavier a partire dal 2002, sviscerando tutte le ipotesi che si sono susseguite negli anni su quella che potrebbe essere stata la realtà dei fatti. La miniserie è stata distribuita in Italia su Sky ed è disponibile in streaming su Now.
7) Pam & Tommy
La miniserie biografica Pam & Tommy ripercorre la storia della relazione passionale tra l’attrice Pamela Anderson e il batterista Tommy Lee durante il periodo in cui il loro sex tape fu reso pubblico senza la loro autorizzazione.
Disponibile sulla piattaforma Disney Plus, la vicenda è un interessante spaccato degli anni ’90 che riporta lo spettatore agli albori di Internet attraverso il calvario affrontato dalla celebre coppia, interpretata nella miniserie da Lily James e Sebastian Stan. Il video a luci rosse è stato rubato e diffuso da Rand Gauthier (Seth Rogen), un ex attore porno diventato elettricista vendicatosi per non essere mai stato pagato da Tommy Lee dopo il suo licenziamento. La videocassetta trafugata dall’uomo dalla cassaforte è stata poi riprodotta dall’impresario porno Michael Morrison (Nick Offerman) con cui Gauthier collaborava, e diffusa sul World Wide Web diventando lo scandalo mondiale che tutti conosciamo.
6) The Offer
Tra le migliori miniserie di quest’anno non può mancare The Offer, il biographical drama di Paramount+ sulla creazione del capolavoro cinematografico Il Padrino.
Ambientata nel 1969, The Offer racconta un pezzo di storia vera del cinema americano attraverso la rappresentazione di tutte le fasi che hanno portato allo sviluppo del celebre film di Francis Ford Coppola. Il processo di realizzazione del film è stato infatti lungo e tortuoso; nonostante il successo del romanzo best seller di Mario Puzo, l’idea del suo riadattamento cinematografico è stata inizialmente accolta negativamente dalla comunità italo-americana. Tra gli oppositori spicca un preoccupato Frank Sinatra, che rivede in Johnny Fontane una sua rivisitazione. Il film opzionato dalla Paramount è inoltre fortemente conteso dalla Warner Bros. Tuttavia, il principale ostacolo alla sua realizzazione è rappresentato dalla mafia: per prima cosa è quindi necessario convincere i temibili capi delle 5 principali famiglie mafiose di New York. Protagonista dell’ intrigante miniserie è il talentoso Dan Fogler nei panni di Francis Ford Coppola, che contribuisce a rendere imperdibile la visione per tutti gli appassionati de Il Padrino e, in generale, per gli amanti del cinema.
5) Inventing Anna
La vera storia della truffatrice Anna Sorokin ha ispirato quella che è diventata una delle migliori miniserie Netflix del 2022.
Fake it till you make it recita una nota massima americana, sintesi perfetta della vicenda resa nota dalla miniserie Inventing Anna. Anna Soroking (o Anna Delvey) è la giovane socialite riuscita a truffare alcune personalità di spicco dell’alta società e le maggiori banche di New York City, facendosi accreditare alcune centinaia di migliaia di dollari da investire per aprire un suo club esclusivo. Il caso dell’eccentrica finta ereditiera tedesca e le modalità in cui è riuscita a far cadere tutti nella sua trappola è stato portato alla luce dalla giornalista Vivian Kent (Anna Chlumsky), attraverso un articolo di inchiesta (che abbiamo integralmente tradotto in italiano) pubblicato nel 2019 sul New York Magazine, da cui è stata tratta la miniserie Netflix prodotta da Shonda Rhimes, arrivata poi al successo globale soprattutto grazie all’interpretazione della sua formidabile protagonista Julia Garner.
4) Esterno Notte
La miniserie rivelazione italiana Esterno Notte è il miglior prodotto televisivo dell’anno del nostro paese.
Diretta da Marco Bellocchio, la vicenda disponibile gratuitamente su Rai Play ripropone i giorni del sequestro di Aldo Moro (Fabrizio Gifuni) fino al ritrovamento, 52 giorni dopo il rapimento, del suo cadavere in un’auto, esaminando però gli eventi dal punto di vista dello scenario politico e sociale italiano del 1978. Mentre il film Buongiorno, Notte dello stesso regista si concentrava infatti sulla prigionia dell’ex Presidente del Consiglio e Presidente della Democrazia Cristiana, la miniserie completa il quadro della narrazione cinematografica spostando la prospettiva all’esterno, come da titolo. La toccante miniserie rappresenta una fondamentale pagina della storia del Novecento italiana, portata senza filtri sul piccolo schermo con lo scopo di rimarcare l’importanza della memoria collettiva e dell’immortalità derivata da questa.
3) The Dropout
La storia vera dell’imprenditrice Elizabeth Holmes è rappresentata in The Dropout, disponibile su Disney Plus e attestatasi tra le migliori miniserie del 2022.
Elizabeth (Amanda Seyfried) è la fondatrice nel 2003 della startup biomedica rivoluzionaria Theranos, che promette di sviluppare avanzatissime tecnologie in ambito sanitario come analisi del sangue sempre meno invasive e più precise. Scoperta però l’inefficacia delle modernissime attrezzature, la giovanissima donna viene accusata di frode ed è costretta ad affrontare un lungo processo presso il tribunale federale della California, nel quale si dichiara non colpevole. The Dropout cavalca dunque la tendenza televisiva dell’anno di rappresentare l’ascesa e il conseguente declino imprenditoriale, mostrando il vero volto della New Economy, che fa seguire alla velocità di raggiungimento della vetta una ancor più rovinosa caduta. Nel gennaio di quest’anno, infatti, Elizabeth Holmes è stata giudicata colpevole per ben quattro capi d’accusa.
2) Black Bird
La miniserie Black Bird porta su Apple Tv+ la storia vera di Jimmy Keene, un detenuto a cui viene offerta la possibilità di tornare in libertà a patto di riuscire a estorcere una confessione al presunto serial killer Larry Hall. L’incontro tra i due detenuti inscenato dalla miniserie dà vita a uno dei momenti più intensi mai raggiunti sul piccolo schermo, facendo di Black Bird una delle migliori produzioni televisive dell’anno.
Il punto di forza della miniserie Black Bird è infatti proprio nella prova attoriale dei suoi straordinari interpreti Taron Egerton e Paul Walter Hauser. Alla progressione morale del primo, corrisponde un disumano deterioramento etico del secondo, che si lascia andare ad agghiaccianti confessioni in merito agli omicidi delle sue giovanissime vittime. La miniserie scava negli abissi della mente dello spietato serial killer, lasciando i telespettatori incollati allo schermo episodio dopo episodio.
1) Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer
Lo straordinario talento dell’attore Evan Peters regala al piccolo schermo un’indimenticabile interpretazione del tristemente noto serial killer Jeffrey Dahmer, ritratto in quella che possiamo ufficialmente decretare la migliore miniserie dell’anno.
Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer è la miniserie dei record diretta da Ryan Murphy che mostra la vita del cannibale di Milwaukee dall’infanzia fino alla sua morte, sottolineando tanto le tappe segnanti della sua vita quanto le responsabilità che la famiglia e le autorità hanno avuto sugli (evitabili) omicidi, estendendo quindi la critica sociale al reiterato razzismo e all’omofobia su cui si fonda il pensiero statunitense. L’inedita rappresentazione della psicologia del killer Dahmer unito all’interpretazione di Peters e all’impeccabile lavoro di regia, rendono Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer tra le migliori miniserie Netflix del 2022, tanto che si è già parlato della possibilità di renderla una seria antologica; fino all’ufficialità del progetto, continuerà a essere inclusa tra le miniserie migliori della piattaforma streaming.