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Le 10 Migliori Miniserie nate negli ultimi due anni

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6) Black Bird

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Black Bird

La cancellazione di Mindhunter è una ferita ancora aperta per molti di noi, e rimarginarla è praticamente impossibile. A meno che non si decida di dare un’occasione a Black Bird, la recente produzione Apple Tv+ che utilizza dei toni simili al colosso di David Fincher e un esistenzialismo che ricorda la prima stagione di True Detective. Insomma, un binomio del genere non può passare inosservato, e la cosa stroardinaria è che Black Bird rispetta tutte le aspettative, regalandoci anche la migliore performance di Paul Walter Hauser. Per la sua interpretazione l’attore ha infatti anche ottenuto sia un Emmy che un Golden Globe. Insomma, mica poco.

Al centro della narrazione troviamo James Keene, detto da tutto Jimmy, un uomo che – potendo avere tutto – ha deciso di imboccare la strada sbagliata, passando i suoi giorni tra il crimine e lo spaccio di stupefacenti. Dopo essere stato già una volta in prigione, il protagonista – dopo essere stato colto sul fatto – dovrà tornare in cella per la durata di ben 10 anni. Ma è proprio in questo caso che un’opportunità si fa concreta: andare in un carcere di massima sicurezza per far confessare un criminale che, a causa della mancanza di prove, sta per essere rilasciato. Riuscendo in questa impresa, potrebbe ritrovare finalmente la libertà. Dotato di una grande arte oratoria, Jimmy sembra la persona perfetta per concretizzare questo piano. Seppur non immediatamente convinto, il protagonista deciderà di accettare l’incarico dando così via al piano.

Attraverso questo espediente narrativo, Black Bird entra nel vivo della sua storia servendosi di dialoghi intensi accompagnati da atmosfere soffocanti. Durante gli incontri tra i due protagonisti non sarà strano temere il peggio, provare perfino paura. Black Bird ci consegna una produzione agghiacciante che farà rabbrividire il telespettatore che, durante i dialoghi tra i due protagonisti, sentirà quasi di essere lì, in quella stanza umida e fredda. Anche se ancora sottovalutata qui in Italia, Black Bird è assolutamente una delle migliori miniserie degli ultimi due anni.

7) Inventing Anna

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Inventing Anna

Torniamo nel mondo Netflix con Inventing Anna, una delle migliori miniserie degli ultimi anni. Anche in questo caso ci ritroviamo di fronte a una storia che affonda le proprie radici nella realtà. Quanto raccontato in Inventing Anna è infatti realmente accaduto, elemento che di certo non dà una medaglia al valore alla società di oggi. Seppur la protagonista sia una truffatrice, c’è chi – pur consapevole – le ha permesso di comportarsi da tale, facendo fede solo ai propri interessi. In Inventing Anna nessuno è innocente, anche se ci prova.

Inventing Anna racconta infatti la storia di Anna Delvey, una truffatrice che si fingeva una ricca ereditiera. Frode, affitti non pagati e una vita che non corrispondeva alla realtà, Inventing Anna racconta gli eventi che precedettero l’arresto della giovane donna. Con una Julia Garner che ha dominato sia agli Emmy che ai Golden Globe per la sua splendida interpretazione, Inventing Anna racconta un mondo disorienato, incline all’apparenza e mai alla sostanza. Sotto la direzione di Shonda Rhimes prende infatti vita una spietata critica sociale che mette al centro di tutto il concetto labile della verità, accendendo un faro sul modo con cui questa venga manipolata da chiunque, a patto che gli convenga.

Con un ritmo frenetico, questa narrazione non conoscerà momenti vuoti, regalando – episodio dopo episodio – colpi di scena ed eventi che metteranno a dura prova le maschere sociali utilizzate dalla maggior parte dei personaggi. Anche in questo caso, Anna viene utilizzata nella miniserie come una lente d’ingrandimento, un telescopio che analizza un mondo che corre troppo in fretta, favorendo la finzione a discapito della realtà.

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