2) Gregory House (Dr. House)
Privo di empatia, dipendente dagli antidolorifici, burbero, misantropo e infelice, il Dr. Gregory House non è solo il medico che tutti (o quasi) vorremmo, ma è soprattutto tra i personaggi più amati e carismatici nella storia della serialità televisiva, e tra i migliori personaggi maschili delle serie tv secondo i nostri utenti. Interpretato dallo straordinario attore britannico Hugh Laurie, Dr. House è il primario del reparto di medicina diagnostica del Princeton Plainsboro Teaching Hospital che è riuscito a ribaltare completamente il tradizionale ruolo del medico sul piccolo schermo.
Totalmente anticonvenzionale ma incredibilmente geniale, House è in grado come nessuno di diagnosticare la più rara delle malattie, ma non di interpretare i propri sentimenti, dai quali si impone di scappare nonostante l’affetto incondizionato che riceve dall’amico oncologo James Wilson (Robert Sean Leonard) e l’interesse sentimentale della dottoressa Lisa Cuddy (Lisa Edelstein), capo dell’ospedale per la quale ha sempre avuto un debole. Costantemente al limite del confine che separa l’etica morale dal puro e semplice egoismo, Dr. House è un moderno Sherlock Holmes che salva le vite dei suoi pazienti nella speranza di salvare se stesso da un dolore che non è in grado di sopportare.
Per House, infatti, risparmiare la morte a un nuovo sconosciuto paziente è perfino secondario rispetto al processo di risoluzione di un nuovo intricato rompicapo diagnostico, l’unica azione in grado di distrarlo dal suo dolore cronico.
Rassegnato all’infelicità poiché convinto che non esista la sincerità e la purezza dei sentimenti, Dr. House antepone la sua insindacabile logica all’imprevedibilità delle emozioni nell’illusoria convinzione che il dolore possa essere controllato. Fino a che non sceglie di abbattere ogni barriera emotiva nello struggente e bellissimo finale di serie, in cui dimostra la potenza e la possibilità di esistenza dell’amore incondizionato.