Per definire la classifica dei dieci migliori remake delle serie tv occorre prima di tutto chiarire cosa esso sia. Per farlo ci affidiamo al dizionario online della Treccani: rifacimento di un film, o anche di uno spettacolo, che a distanza di tempo intende ripeterne le caratteristiche emotive e spettacolari e, possibilmente, il successo, puntando soprattutto su nuove tecniche, su interpreti di richiamo, su dialoghi aggiornati. Dal verbo inglese to remake, rifare.
Il remake, a volte, potrebbe essere confuso con il reboot, per cui chiariamo la differenza: reboot, termine preso in prestito dall’informatica, significa letteralmente riavvio e nel caso delle serie tv fa riferimento a quegli show che prendono spunto da un titolo del passato ma poi se ne discostano completamente.
I due termini hanno dei tratti in comune ma definiscono due tipologie ben distinte di spettacoli televisivi. Entrambi lavorano su un prodotto del passato ma, mentre il primo cerca di mantenere dei legami con il prodotto originale il secondo, invece, se ne discosta quasi completamente.
Chiarito questo punto, vi presentiamo la classifica dei dieci remake migliori nella storia delle serie televisive. Alcuni di questi, ne siamo certi, li conoscerete già. Altri, invece, forse vi stupiranno come hanno stupito noi.
10) Wentworth
Al decimo posto della classifica dei migliori remake delle serie tv troviamo una serie australiana che racconta la storia, in prigione, di Bea Smith (Danielle Cormack), una donna condannata per l’omicidio del marito, un uomo senza scrupoli che abusava di lei.
All’interno della prigione Bea è costretta a mettere da parte il suo carattere mite e tirare fuori una forza della quale non è era a conoscenza. Giorno dopo giorno, la donna riesce a ritagliarsi il suo spazio riuscendo a farsi finalmente rispettare in un ambiente decisamente ostile.
La serie è il remake di Prisoner, andata in onda tra il 1979 e il 1986. Prisoner è considerata come la prima serie con un cast interamente femminile. Nel corso degli anni è diventata un vero e proprio cult capace di ispirare molti riadattamenti, non ultimo Wentworth, il quale è stato pluripremiato ottenendo tra i più prestigiosi premi australiani.
9) Ugly Betty
L’ottavo posto tra i migliori remake delle serie tv lo occupa Ugly Betty, serie statunitense trasmessa dalla ABC tra il 2006 e il 2010. A interpretare Betty è America Ferrera, che ha confermato la sua bravura, in seguito, come protagonista della sitcom Superstore.
Betty è una normale ragazza che riesce a imporsi nel mondo della moda diventando l’assistente personale del redattore capo di MODE, il magazine per eccellenza.
La serie originale, Yo soy Betty, la fea, è colombiana ed è stata trasmessa tra il 1999 e il 2001 su RCN Televisiòn. La serie ottenne un successo strepitoso tanto da esser ripresa in oltre 100 paesi nel mondo, essere doppiata in 15 lingue diverse e aver ottenuto ben 22 rifacimenti, tra cui quello americano. Questo incredibile successo la fece entrare di diritto nel Guinness World Record.
La versione americana ottenne 122 candidature vincendo 51 premi tra cui tre Emmy, un Screen Actors Guild Awards e un Golden Globe, entrambi assegnati alla protagonista.
8) Being Human
Andata in onda su Syfi tra il 2011 e il 2014 Being Human è il remake americano di una serie britannica che racconta l’insolita convivenza tra un vampiro, un licantropo e un fantasma. Il remake è composto da quattro stagioni per un totale di cinquantadue puntate. A interpretare i personaggi del genere horror sono Sam Witwer, Sam Huntington e Meaghan Rath.
La prima stagione americana e quella inglese sono molto simili. Gli autori americani hanno però sviluppato l’arco narrativo su tredici puntate anziché sei introducendo così altri temi che poi hanno approfondito nelle stagioni successive discostandosi dalla versione britannica. Sono gli stessi autori a dire che si sono limitati a guardare unicamente la prima stagione trovando in essa materiale per potersi emancipare e intraprendere una strada del tutto propria.
Le due serie hanno ottenuto diverse nomination importanti. Quella britannica, in particolare, è stata candidata a tre BAFTA senza però vincerne alcuno.
7) Your Honor
Remake della serie israeliana Kvodo, Your Honor racconta le gesta di un giudice americano il cui figlio, in un incidente stradale, uccide un altro ragazzo, figlio di uno dei potenti boss della malavita di New Orleans. Il giudice, interpretato da Bryan Cranston (Breaking Bad), vorrebbe che il figlio si costituisse ma, quando scopre chi è il padre del ragazzo morto, incomincia a innescare una serie di continui sotterfugi che ne mineranno la carriera magistrale.
La serie, inizialmente, sarebbe dovuta essere in una sola stagione ma, constatato il grande successo ottenuto, i responsabili di Showtime hanno deciso di rinnovarla.
Stessa sorte è toccata a quella israeliana. Anch’essa prevista per una sola stagione ha avuto importante successo in patria da obbligare, quasi, i produttori a ordinarne una seconda stagione.
Le due serie hanno ottenuto diverse nomination importanti. Your Honor, in particolare, ha avuto una candidatura ai BAFTA e una per i Golden Globe. Quest’ultima a Bryan Cranston, come miglior attore.
Anche in Italia è stato fatto un remake: Vostro Onore, con protagonista Stefano Accorsi. La versione italiana, però, non è andata oltre le otto puntate.
6) In Treatment
Trasmessa da HBO, In Treatment è una serie drammatica che racconta il lavoro di uno psicoterapeuta, interpretato da Gabriel Byrne, con i suoi pazienti e le sue sedute di supervisione per cercare di arginare le emozioni incamerate durante il suo lavoro. Il successo della serie, al di là della grande interpretazione degli attori, è dovuto molto alla verosimiglianza del rapporto relazionale che si crea tra lo psicoterapeuta e i suoi pazienti, durante la settimana di sedute. Ogni stagione vengono infatti seguiti solo alcuni casi e la delicatezza con la quale vengono affrontati vari problemi di natura psicologica è davvero toccante.
Il remake americano, andato in onda per quattro stagioni tra il 2008 e il 2021, è basato sulla serie israeliana BeTipul, andato in onda tra il 2005 e il 2008.
La serie originale ha vinto 9 Awards of the Israeli Television Academy mentre il remake americano ha vinto due Emmy e un Golden Globe.
Da sottolineare il fatto che il format originale sia stato adattato in moltissimi paesi nel mondo, compresa l’Italia dove il ruolo principale è stato interpretato da Sergio Castellitto.
5) The Night Of
Interpretata da un grandissimo John Turturro nei panni di un avvocato apparentemente mal messo ma molto, molto scaltro, The Night of è una miniserie americana di otto puntate in onda sulla HBO nell’estate del 2016. Il soggetto è tratto dalla prima stagione di una serie televisiva britannica intitolata Criminal Justice, serie nella quale, in cinque puntate, vengono descritte le vicissitudini di persone comuni all’interno del sistema giudiziario inglese.
Il remake, andato in onda nel 2016, è stato un successo incredibile. Le otto puntate trasmesse dalla HBO hanno sbancato la critica e il pubblico ottenendo quarantadue candidature e tredici premi tra cui cinque Emmy Award.
Inizialmente il ruolo di Turturro doveva essere interpretato dal compianto James Gandolfini ma con la sua improvvisa dipartita la produzione optò per Al Pacino il quale, altrove impegnato, dovette dare forfait. Turturro, quindi, era la terza scelta ma la sua interpretazione è stata apprezzata all’unanimità dalla critica.
4) House of Cards
Sfiora di pochissimo il podio House of Cards – Gli intrighi del potere, serie americana andata in onda tra il 2013 e il 2018. Di House of Cards s’è detto di tutto, nel bene e nel male. Ogni singolo frame, ogni singola battuta sono stati messi sotto la lente di ingrandimento e analizzati attentamente per spiegare il grandissimo successo ottenuto da questa serie targata Netflix.
Una serie che ha ottenuto duecentodiciotto candidature vincendo trentacinque premi tra cui sette Emmy, due Screen Actors Guild Awards, due Golden Globe e un Satellite Awards.
La serie americana è basata sulla miniserie britannica omonima andata in onda nel 1990 la quale è tratta dal bestseller di Michael Dobbs, importante esponente del partito conservatore inglese sotto i primi ministri Margaret Thatcher e John Major. La miniserie inglese è stata premiata con un BAFTA e un Emmy.
3) Shameless
L’irriverente serie americana, andata in onda tra il 2011 e il 2021, racconta le disavventure della famiglia Gallagher, ambientate in un sobborgo povero della città di Chicago. La famiglia è capeggiata da Frank (William H. Macy, vincitore con questo ruolo di tre Screen Actors Guild Awards e un Satellite Awards), alcolista impenitente e truffatore incallito, il quale non ha tempo né voglia di occuparsi dei suoi numerosi figli. Lascia che sopravvivano da soli, di espedienti più o meno leciti, limitandosi a impartire loro improbabili lezioni di vita dal dubbio significato.
La serie americana è stata un successo planetario, uno dei prodotti più interessanti della televisione trasmesso negli ultimi quindici anni. Ha ottenuto sessantanove candidature vincendo quattro Emmy. Insieme alla conferma di William H. Macy è venuta prepotentemente alla ribalta Emmy Rossum nei panni di Fiona, la figlia maggiore.
La serie americana è il remake dell’omonima inglese, andata in onda tra il 2004 e il 2013. Il ruolo di Frank è interpretato da David Threlfall (Master & Commander). La serie inglese ha ottenuto un premio BAFTA come miglior serie drammatica nel 2005.
2) Homeland
Al secondo posto dei migliori remake delle serie tv troviamo una tra le più belle e meglio realizzate spy stories della storia della televisione: Homeland.
Come per House of Cards anche nel caso di Homeland è stato detto e scritto già tutto. Acclamata dalla critica e dal pubblico, la serie americana è andata in onda tra il 2011 e il 2020 per un totale di novantasei episodi spalmati su otto stagioni. La serie è interpretata dall’intrigante Claire Danes nei panni di Carrie Mathison, ufficiale di alto rango della CIA capace di comprendere prima e meglio di tanti suoi colleghi, importanti rivelazioni sui nemici, interni ed esterni, del suo paese.
La serie americana, dopo le prime tre stagioni, ha saputo reinventarsi distaccandosi dalla serie madre e proseguire nel suo successo vincendo, tra gli altri, un Golden Globe e otto Emmy.
La serie originale, Hatufim, è un altro prodotto della televisione israeliana la quale, in questi ultimi anni ha saputo creare show molto interessanti. Hatufim, andata in onda tra il 2009 e il 2011 per un totale di quattordici episodi in due stagioni è considerata una tra le più importanti creazioni della televisione israeliana, capace di vincere premi come il prestigioso Awards of the Israeli Television Academy e l’altrettanto importante riconoscimento: l’Israeli Television Academy.
1) The Office
Stabilire tra i migliori remake delle serie tv quale sia quello cui spetti il primo posto non è mai facile. Homeland e The Office se lo sono conteso fino all’ultimo ma alla fine ha prevalso quest’ultima, di pochissimo.
Andata in onda tra il 2005 e il 2013 la serie americana è composta da nove stagioni per un totale di 188 puntate. È considerata una tra le più divertenti serie prodotte per la televisione e ha decretato il successo mondiale di Steve Carell nei panni di Michael Scott, impiegato e poi direttore della filiale di Scranton della Dunder Mifflin.
The Office ha avuto critiche discordanti alla prima stagione ma dalle successive è stata considerata quasi un capolavoro per la scrittura e la caratterizzazione dei personaggi e, naturalmente, per la recitazione degli attori. La bravura degli autori si è confermata quando Carell ha lasciato lo spettacolo, alla settima stagione, dimostrando la solidità dello show.
La serie originale è britannica ed è stata scritta, diretta e interpretata dal geniale Ricky Gervais in collaborazione con Stephen Merchant. È andata in onda tra il 2001 e il 2003 per due stagioni (dodici puntate) più uno special natalizio ottenendo un grande successo in patria e vincendo diversi BAFTA e un Golden Globe, assegnato a Ricky Gervais.
Quella americana, a proposito di premi, invece, ha vinto cinque Emmy e un Golden Globe, assegnato a Steve Carell.
Carell e Gervais, nel corso di una premiazione agli Emmy, hanno inscenato uno spassosissimo siparietto disponibile su Youtube riguardo i loro ruoli e derivato successo all’interno delle due versioni di The Office.