Il Medioevo è un’epoca affascinante e cruenta, la cui varietà di avvenimenti storici ed elementi culturali ha fornito numerosi spunti nella stesura di racconti, ballate e… persino nella creazione di molte serie tv medioevali e fantasy. È la culla della cristianità, l’età del feudalesimo e delle superstizioni, delle lotte con gli invasori stranieri e delle violenze inaudite, eppure conserva un alone di mistero e fascino insuperabile.
Paradossalmente, l’era dei “secoli bui”, dell’ignoranza e della paura, ha posto le basi proprio per quella rivoluzione scientifica e culturale che conosciamo come Rinascimento, e forse è stato proprio questo a renderla tanto interessante: il timore dell’ignoto e la tendenza ad abbandonare la razionalità in favore della religione, dei valori e delle antiche credenze hanno reso questo periodo oscuro e misero agli occhi dei successivi rinascimentali, ma anche evocativo. Qui è facile far viaggiare l’immaginazione, e anche gli avvenimenti reali hanno qualcosa di esoterico e sovrannaturale.
Ecco perché sono molti ad amare le storie medioevali, ed ecco perché ci sono così tante serie tv ambientate in questo periodo. Azione, amore, magia, intrighi di corte: il Medioevo ha tutti gli elementi necessari per costruire un racconto avvincente. Oggi abbiamo provato a stilare la classifica delle 7 migliori serie tv medioevali della storia. Siete d’accordo con noi?
7) The White Queen
Questo period drama della BBC ci porta ai tempi della Guerra delle Due Rose, nell’Inghilterra del XV secolo (nel 1464, per la precisione), quando gli York e i Lancaster si contendevano il potere, le terre e il trono. La serie racconta gli avvenimenti che hanno segnato la sanguinosa fine del Medioevo in Regno Unito, con l’autodistruzione della classe aristocratica inglese. Al centro delle vicende, tre donne appartenenti a casate diverse: Elizabeth Woodville, la regina della rosa bianca, Margaret Beaufort, la regina della rosa rossa e Anne Neville, la futura regina.
The White Queen è tratta da tre romanzi di Philippa Gregory appartenenti alla saga The Plantagenet and Tudor Novels, ed è un ottimo modo per avvicinarsi a questa fase storica costituita da intrighi politici, faide familiari e amori contrastati, assumendo la prospettiva delle donne forti che ne hanno influenzato gli eventi. Vista l’ottima accoglienza della miniserie, nel 2017 è stato anche prodotto lo spin-off The White Princess, che si focalizza invece sul matrimonio tra Enrico VII e Elisabetta di York.
Sofisticata e romanzesca, The White Queen merita sicuramente l’attenzione di qualsiasi appassionato di drammi medioevali.
6) La Cattedrale del Mare
Tratta dall’omonimo romanzo di Ildefonso Falcones, La Cattedrale del mare è una serie televisiva spagnola del 2018, ambientata nel XIV secolo a Barcellona.
Il protagonista è Arnau, un servo della gleba catalano che, insieme al padre, è costretto a sopravvivere in uno stato di povertà e miseria, sottoposto ai continui soprusi dei signori feudali. È una storia di violenza, fede e riscatto sociale, in cui Arnau trova il modo di farsi strada nel mondo, passando dalla condizione di schiavo a quella di uomo libero, e acquisendo persino il titolo di Barone e di Console del Mare. La sua ascesa non rimane tuttavia indifferente all’Inquisizione, che farà di tutto per sottometterlo.
La vicenda ruota intorno alla costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Mar, un luogo ricco di significato per il protagonista, che sin da bambino sviluppa un forte legame spirituale con essa. Le ambientazioni, i colori, le scelte registiche e la caratterizzazione dei personaggi contribuiscono a creare un’atmosfera cupa e angosciante, e ci catapultano in uno dei momenti più grigi della storia umana. In questa coltre di nubi, tuttavia, si riesce a scorgere uno spiraglio di speranza, flebile e bellissimo, come le luci che filtrano dalle vetrate della Cattedrale.
5) Merlin
A questo punto, un tocco di fantasy è quasi d’obbligo. Nonostante la pressoché nulla rilevanza storica della serie, la collocazione temporale di Merlin è così palesemente medioevale da meritare una posizione in lista. Infatti, seppur la trama si concentri sulla corte dei Pendragon e su un giovane e goffo Mago Merlino, il contesto di “draghi, cavalier, armi e amor” è tipicamente ispirato al lato più romantico e cavalleresco dei secoli bui. Anche la struttura gerarchica presente in Merlin ricorda in modo preciso quella del feudalesimo, con la suddivisione tra signori, contadini e servi.
In ogni caso, le ambientazioni medioevali sono le “preferite” del genere fantasy, e quale storia migliore dell’ascesa al trono di Re Artù, tra spade incantate, villain seducenti e battaglie avvincenti? Certo, le differenze tra il mito e le vicende qui narrate sono molte ma, nel bene e nel male, è stata proprio la scelta di prendere in considerazione dei protagonisti imberbi ad aver reso questa serie così originale e innovativa.
Trasmessa dal 2008 alla fine del 2012 dalla BBC, a distanza di anni, Merlin può tranquillamente definirsi un successo internazionale, trasportando milioni di spettatori in un mondo magico e avventuroso.
4) I Medici
In questo caso siamo a cavallo tra Medioevo e Rinascimento, ma è impossibile non menzionare in questa classifica la serie anglo-italiana che racconta l’ascesa della famiglia più importante della Firenze del 1400. Trasmessa tra il 2016 e il 2019, le tre stagioni raccontano le vicissitudini della casata a partire da Giovanni de’ Medici e dai suoi accordi con la Chiesa di Roma, passando per Cosimo Il Vecchio e giungendo agli anni di Lorenzo il Magnifico, con la Congiura dei Pazzi e i conflitti con il Papa.
Piuttosto romanzata, la serie cade in diverse inesattezze storiche che hanno inasprito il giudizio della critica, la quale lamenta inoltre l’eccessivo utilizzo della tecnica del flashback. Tuttavia, I Medici ha ottenuto il favore di gran parte del pubblico, soprattutto per merito della sua narrazione avvincente, ma anche per le splendide ambientazioni fiorentine e per la presenza di un cast di fama internazionale, di cui fanno parte attori come Richard Madden (il Robb Stark di Game of Thrones) e Dustin Hoffman. Nel complesso, un’ottima serie in costume che segna il passaggio dal Medioevo al periodo del rinnovamento culturale.
3) Marco Polo
Siamo nella Venezia del 1271, dove il giovane Marco Polo, insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo, organizza una spedizione mercantile nell’Impero Mongolo, al cospetto del Kublai Khan. Una volta giunti a destinazione, i parenti di Marco lo cedono come merce di scambio al Khan, per ottenere il libero accesso alla Via della Seta, una delle più importanti tratte commerciali del tempo. È così che Marco Polo diventa un membro della corte imperiale, apprende i costumi e gli usi dell’Asia Orientale, s’ingrazia il Khan ed entra a far parte di un mondo di opulenza, cospirazioni, dinastie decadenti e intrighi di palazzo.
Ispirata liberamente a Il Milione dello stesso Marco Polo, la serie di John Fusco è approdata su Netflix nel 2014 appassionando gli spettatori per due stagioni. Purtroppo, ad oggi, è stata cancellata e non vi sono prospettive per quel finale che molti di noi agognavano. Nonostante ciò, Marco Polo è un prodotto più che valido per chiunque ami la storia, i lunghi viaggi e l’avventura.
2) The Last Kingdom
Ambientata nella Gran Bretagna del IX secolo e basata sulla saga letteraria Le storie dei re sassoni di Bernard Cornwell, The Last Kingdom è una serie storica molto dettagliata, che racconta l’unificazione dell’Inghilterra a partire da Alfredo il Grande, concentrandosi sulle cruente lotte tra Sassoni e Vichinghi, i difficili rapporti tra sette regni in conflitto e le vicissitudini di un ragazzo cresciuto in territorio nemico. Al tempo degli avvenimenti qui narrati, il concetto di “inglese” doveva ancora essere definito, ed è proprio in queste zone e in questo periodo che la storia del Regno Unito per come lo conosciamo oggi è stata scritta.
Indicativamente ci troviamo nella stessa epoca di Vikings, tuttavia ci si concentra in modo più equilibrato sulle due “fazioni” contrapposte, dando spazio sia al popolo sassone che a quello vichingo. Molto accurata per ciò che concerne la psicologia e la caratterizzazione dei personaggi, ma anche la riproduzione delle usanze e dei costumi danesi (dalle tecniche di combattimento agli abiti tipici del tempo), il fatto di essere ispirata all’opera di Cornwell (professore universitario specializzato in storia) rende la serie impeccabile anche dal punto di vista narrativo.
Nonostante il suo successo sia per ora inferiore a quello riscosso da Vikings, questo prodotto della Carnival Film and Television non può assolutamente mancare nella collezione di un appassionato di drammi storici e serie tv medioevali.
1) Vikings
Sin dalla distribuzione della prima stagione nel 2013, Vikings ha riscosso un successo clamoroso sul piccolo schermo. La storia di Ragnar Lothbrok, vichingo del IX secolo, e dei suoi figli, alle prese con i primi viaggi alla scoperta dell’Inghilterra e del resto d’Europa, ha conquistato il pubblico per la sua capacità di amalgamare perfettamente storia e finzione, lotte sanguinose e relazioni passionali. La vicenda si estende per decenni: un passo alla volta, ci addentriamo nell’universo crudo e brutale delle piccole tribù scandinave, per assistere poi alle prime navigazioni verso terre sconosciute e all’incontro/scontro con le culture monoteiste e “civilizzate”.
Vikings propone un approccio nuovo alla storia medioevale, concentrandosi non più su ciò che avviene nel cuore pulsante dell’Europa, ma sulla prospettiva dei “barbari” del Nord e sulle conseguenze del loro arrivo sulle coste britanniche. I due mondi devono imparare a conoscersi e a convivere in qualche modo, nonostante la natura e le tradizioni profondamente diverse. Ma cosa accade quando si ha a che fare con un popolo guerriero e istintivo, e quando il desiderio di conoscenza si trasforma in brama di conquista? Qui il mito incontra la realtà, avvicinando lo spettatore a uno spaccato di storia complesso, cruento e appassionante.