1) The Handmaid’s Tale
Era il 1984 e Margaret Atwood, scrittrice canadese, si trovava a Berlino. Quella pesante atmosfera di divisione ispirò la Atwood per il suo romanzo The Handmaid’s Tale. Iniziò ad immaginare un futuro distopico profondamente diviso dall’angoscia e dal terrore. Un tempo in cui, in seguito alla scarsità di nascite, un governo teocratico impone alle donne di essere meri strumenti al servizio degli uomini e dell’intera società. Nel 2017, Bruce Miller decide di portare sullo schermo il romanzo della Atwood, facendo riscrivere all’autrice un’ambientazione totalmente diversa.
The Handmaid’s Tale esplora la figura della donna e sulla sua sottomissione.
Attraverso il racconto di June Osborne (Offred), conosciamo il destino di tutte le donne divise in Mogli, Marte e Ancelle. Nella serie viene approfondito il ruolo sulla maternità, rappresentato come un qualcosa di davvero oscuro e complicato. A differenza del romanzo, la Atwood nella serie ha voluto dare maggiore spazio alle tematiche ambientali, riuscendo quindi a parlare di temi attuali allo scopo di far riflettere lo spettatore. The Handmaid’s Tale ha ricevuto moltissimi premi tra cui due Golden Globe nel 2018, due Emmy Award nel 2019 e una nomination ai BAFTA nello stesso anno.