L’anno si sta concludendo, e come è ormai tradizione chiudiamo il cerchio con la classifica delle migliori serie tv del 2023. Un’opportunità per rendere i giusti meriti alle produzioni che più si sono distinte nel corso dell’anno, ma anche per fare un piccolo bilancio complessivo sullo stato di salute del mondo seriale. Che 2023 è stato, allora? Buono, al di là delle difficoltà connesse ai lunghi scioperi di sceneggiatori e attori – ma in realtà le affronteremo soprattutto nei prossimi anni – e alla crisi dello streaming che sta portando i player più importanti a decisioni piuttosto drastiche, a loro modo rivoluzionarie. Buono, ma non ottimo: se raffrontiamo questa classifica con quella del 2022 – l’anno migliore per distacco dalla fine della golden age delle serie tv – è evidente che il livello qualitativo globale non sia il medesimo. Nonostante ciò, non sono mancate le piacevoli sorprese, i degnissimi addii a diverse serie tv che hanno caratterizzato con forza l’ultimo decennio, alcuni capolavori che hanno dimostrato di poter meritare pienamente una definizione tanto impegnativa e diverse esclusioni eccellenti: qualcuno ha detto Beef, per caso?
Iniziamo, allora. Con un piccolo dato preliminare: il network che ha piazzato più titoli nella nostra top ten è la sottovalutatissima Apple Tv+ (tre), ma nessuno di essi è all’interno delle prime cinque posizioni. Seguono HBO e Netflix (entrambe due) che occupano però quattro posti su cinque nella top five: in definitiva, avremmo grosse difficoltà nel decretare un network vincitore. L’equilibrio, al di là delle critiche sommarie destinate ai vari leader del settore, sembra regnare sovrano se si ragiona a proposito delle produzioni di punta proposte da ognuno.
LA CLASSIFICA DELLE 10 MIGLIORI SERIE TV DEL 2023
10. Le migliori serie tv del 2023 – Silo (stagione 1) – Apple Tv+ (disponibile in italia su Apple Tv+)
Imporsi nel terreno scosceso della fantascienza seriale non è mai semplice per nessuno. Se poi si intende farlo attraverso un’idea di qualità che non intende limitarsi a un’intrigante narrazione degli eventi ma riesce ad andare oltre attraverso standard d’alta cinematografia, tutto diventa ancora più complesso. Farlo fin dalla prima stagione, infine, è pressoché impossibile.
Silo, tuttavia, sembra esser fatta di un’altra pasta e ha tutto per ribaltare ognuna delle prospettive preliminari: in un articolo di alcuni giorni fa la nostra Roberta De Vita l’aveva definita un “diamante”, e ci auguriamo che la seconda stagione – già confermata – possa tenere fede alle enormi aspettative che il titolo targato Apple Tv+, una grande serie arrivata con dieci anni di ritardo, ha creato con una fantastica annata inaugurale. È, d’altronde, “un universo di possibilità tutte da scoprire“: non vediamo l’ora di farlo.
9. Lezioni di chimica (stagione 1) – Apple Tv+ (disponibile in Italia su Apple Tv+)
Ancora Apple Tv+ e stavolta con la miniserie dell’anno, l’unica entrata a far parte della nostra top ten dedicata alle migliori serie tv del 2023. Il dato sorprende un po’, visto che il formato è sempre più presente nelle offerte delle varie piattaforme, ma non stupitevi altrettanto per la presenza di Lezioni di chimica: se non è un capolavoro, poco ci manca. La straordinaria interpretazione di Brie Larson, finalmente valorizzata da un ruolo all’altezza di un premio Oscar, ha dato vita a un adattamento riuscitissimo dell’omonimo romanzo, tra i più acclamati negli ultimi anni.
Un successo per certi versi inaspettato, ma solido e crescente nelle ultime settimane dopo la messa in onda del finale. Un successo che potrebbe rimettere in discussione persino l’idea stessa di miniserie attraverso cui era stata concepita fin dall’inizio: secondo diverse fonti, infatti, Apple Tv+ starebbe valutando seriamente la possibilità di rinnovarla per una seconda stagione. E farebbe benissimo, al di là delle implicazioni che dovrebbe affrontare un adattamento che va oltre l’opera madre: Elizabeth Zott ha ancora tanto da insegnarci.
8. Ted Lasso (stagione 3) – Apple Tv+ (disponibile in Italia su Apple Tv+)
Si chiude qui il terzetto proveniente da Apple Tv+, a suo modo ideale per rappresentare anche alcune tra le nobili escluse in onda sulla stessa piattaforma. E chiudiamo col botto: Ted Lasso, infatti, è stata molto più di una comedy e ha saputo conquistare nell’arco di poche stagioni un pubblico a dir poco trasversale. Un pubblico spesso disinteressato al calcio e allo sport, temi importanti ma non decisivi di una serie tv che ha offerto una proiezione ottimistica e allo stesso tempo disillusa sulla vita e sulla nostra complessa contemporaneità. Temi che rivalutano i termini di uno storytelling sportivo non più destinato esclusivamente a un pubblico specifico, grazie a Ted Lasso e a un cast corale che ha supportato al meglio uno dei personaggi più intriganti degli ultimi anni.
Insomma, un ottavo posto meritatissimo. Grazie soprattutto a un intenso finale che ha coperto le falle di una stagione purtroppo imperfetta. E alla chiusura di un’avventura che non si è ancora capito che fine farà: arriverà prima o poi una quarta stagione, uno spin-off o nessuna delle due? Noi, nel dubbio, continueremo a seguire l’esempio di sempre: non ci dispereremo e saremo dei pesci rossi.
7. One Piece (stagione 1) – Netflix (disponibile in Italia su Netflix)
Chi l’avrebbe mai detto, all’inizio dell’anno? Probabilmente nessuno, o quasi: la serie live action di One Piece era stata accolta infatti con grandissimo scetticismo e critiche preventive che l’avevano stroncata ancora prima di vedere la luce, ma Netflix è andata dritta per la sua strada e ha tirato fuori un gioiellino che speriamo possa esser preservato al meglio nei prossimi anni in un lungo percorso irto di ostacoli.
Tutto perfetto o quasi, nella prima stagione: One Piece riscrive i canoni attraverso cui adattare al meglio un anime, impresa fallita molteplici volte negli ultimi tempi, e ci ricorda che il giudizio di un libro dalla sola copertina possa creare spesso un pericoloso effetto boomerang. All’arrembaggio, allora: dopo il grande successo del live action, Netflix ha deciso di rilanciare con un reboot dell’anime stesso. Siete scettici? Noi pure, ma dopo l’ultima lezione saremo allo stesso tempo un po’ più fiduciosi.
6. From (stagione 2) – Epix (disponibile in Italia su Paramount+)
La “nuova Lost”, secondo alcuni. Secondo noi, invece, ha tutto per diventare l’erede di Lost. Diciamo la stessa cosa? No, affatto: From, infatti, sembra aver raccolto con credibilità un’eredità spirituale che nessuno aveva saputo interpretare finora con la stessa convinzione, trovando allo stesso tempo un’identità ben precisa che renderebbe ingenerosa la prima definizione. Con la seconda stagione ancora più che con la prima: dopo aver creato delle linee guida di trama interessanti e suggestive, si è presa il suo tempo, ha rallentato, approfondito i personaggi e cadenzato i colpi di scena in nome di una lungimirante costruzione complessiva che speriamo possa fruttare nei prossimi anni, grazie anche allo straordinario plot twist che ci terrà sospesi sulla “scogliera” per chissà quanto. .
Una serie intelligente, ben scritta, ben eseguita e nata per molti versi dal “basso”, là dove il terreno per osare e sperimentare sembra essere ancora florido come un tempo. Per il momento ci siamo convintamente, poi… “que sera, sera”.
5. Le migliori serie tv del 2023: The Crown (stagione 6) – Netflix (disponibile in Italia su Netflix)
“Solo” quinta? “Addirittura” quinta? Vogliamo immaginare fin da ora come potrebbero dividersi i lettori di fronte al posizionamento di The Crown nella classifica dedicata alle migliori serie tv del 2023. E il motivo è presto detto: se da un lato lo status acquisito dalla serie, una delle più belle dell’ultima decade, non poteva non essere tenuta in considerazione in occasione della stagione finale, dall’altra la prima parte del sesto atto ci aveva lasciati alquanto perplessi: la gestione del personaggio di Diana era stata più che discutibile, The Crown sembrava aver perso lo smalto di un tempo e l’evocazione del “fantasma” – per ampio distacco, il momento più basso della serie – aveva fatto il resto. E lo diciamo onestamente: se l’ultima stagione di The Crown fosse finita là, sarebbe stato davvero difficile giustificare il posizionamento nella top ten. Poi, però, sono arrivati gli ultimi sei episodi: una volta uscita di scena Diana, The Crown è tornata (più o meno) quella di un tempo e ci ha regalato diversi episodi degni delle primissime stagioni. Con un finale memorabile e poetico che ci ha ricordato perché abbiamo amato tanto questo period drama. Un period drama che ci mancherà parecchio.
4. The Marvelous Mrs. Maisel (stagione 5) – Prime Video (disponibile in Italia su Prime Video)
Salutiamo un’altra regina degli ultimi anni di serie tv. The Marvelous Mrs. Maisel, vincitrice di centinaia di premi prestigiosi e sempre in grado di unire pubblico e critica in un solo coro, ci lascia con la consapevolezza di aver assistito all’epopea di una serie tv che rappresenta in qualche modo uno spartiacque: un’interpretazione sui generis del concetto di comedy le ha permesso infatti di inserirsi pienamente nel genere senza esser in alcun modo simile a tutto quello che avevamo visto in precedenza. Così è stato fino alla fine, dopo cinque stagioni. La scrittura vorticosa di Amy Sherman Palladino ci ha fatto entrare in un microcosmo variegato e multicolorato, necessario nel panorama seriale attraverso una leggerezza che non ha mai rinunciato per un istante a un’impegnatissima profondità, regalandoci una gemma che ha saputo dire basta al momento giusto senza fare l’errore fatto da troppi altri in precedenza: tirar fuori una stagione più del dovuto.
Thank you and good night, Mrs. Maisel.
3. The Last of Us (stagione 1) – HBO (disponibile in Italia su Sky e Now)
Quattro delle serie tv presenti in classifica sono iniziate nel 2023, e qua abbiamo la vincitrice: The Last of Us è nata per essere uno dei riferimenti principali del panorama seriale del futuro prossimo, è costata tantissimo, si è caricata sulle spalle delle aspettative gigantesche legate al grande successo del franchise videoludico e non si è fatta schiacciare manco per un attimo. Fin dalle primissime sequenze, abbiamo avuto a che fare con una trasposizione pienamente riuscita, immersiva e abile nel combinare codici espressivi che sembravano esser incompatibili se non affrontati con la giusta lucidità. Vale allora quello che abbiamo detto a proposito di One Piece: da una parte la serie Netflix ha stabilito dei nuovi canoni per l’adattamento degli anime, dall’altra The Last of Us ha fatto altrettanto con i rifacimenti televisivi di opere tratte dai videogame. È vero: questa è solo una prima stagione e le difficoltà più grandi devono ancora arrivare, ma ha dimostrato di poterci stare alla grande. Ed essere una vera serie HBO, nel senso più nobile della definizione.
2. The Bear (stagione 2) – Hulu (disponibile in Italia su Disney+)
Questo non è solo un secondo posto, peraltro il secondo in due anni: è, in sostanza, un’estensione del primo. Quasi un ex aequo, a dirla tutta. Ma visto che abbiamo deciso di classificarle e la vita di un magazine di serie tv passa anche attraverso scelte difficili, abbiamo deciso di dare il gradino intermedio del podio a The Bear e alla sua meravigliosa seconda stagione. Come raccontarla in poche parole? Come rendere in un testo breve le emozioni che ci ha regalato? Pressoché impossibile: The Bear va vissuta con grande intimità e la cruda idea di esser finiti all’interno di un girone infernale in cui molti stanno senza manco rendersene conto fino in fondo. Allora fermiamoci qua, con un piccolo chiarimento: The Bear è tecnicamente una comedy, ma di comico ha davvero ben poco. Si ride poco, ma in compenso si prova ripetutamente qualunque altra sensazione. Come sa fare solo una serie che sa abbracciarci con la tenerezza di una madre prima di buttarci a terra con un cazzotto sullo stomaco.
1. Le migliori serie tv del 2023 – Succession (stagione 4) – HBO (disponibile in Italia su Sky e Now)
Uh-uh. Sì, sì. Uh-uh. Sì, sì: ha vinto Succession. L’unica alternativa razionalmente possibile alla maestosa bellezza di The Bear. E anche qua sarebbe difficile spiegare perché in poche parole: Succession è uno di quei capolavori che sfuggono a ogni definizione e sanno essere qualunque cosa. E nell’essere qualunque cosa, sanno essere sempre la scelta migliore. Un drammone shakesperiano ancora più di divertente di gran parte delle comedy in circolazione. Un ritratto sociologico di un manipolo di loschi figuri. Uno specchio devastante del potere e delle sue stratificate derive, ridotte con innata genialità alla narrazione di una famiglia di persone orribili che dovranno sempre affrontare un’impresa più grande di loro. E una successione, al centro, che ha appassionato e stupito il mondo attraverso una scrittura mantenutasi su standard pressoché inarrivabili per quattro stagioni. Allora sì, mugugniamo tutti insieme: uh-uh, Succession è la serie dell’anno.
Antonio Casu