2 – Terminator: The Sarah Connor Chronicles
Continuiamo questo viaggio tra le migliori serie tv action cancellate troppo presto con un prodotto fantascientifico che non ha avuto lo spazio che meritava. Sto parlando di Terminator: The Sarah Connor Chronicles, che si pone come seguito al secondo capitolo dell’omonima saga cinematografica, anche se alternativo ai restanti. La serie sviluppa ulteriormente il personaggio di Sarah Connor, la madre di John aka il futuro leader della Resistenza degli umani contro le macchine. La storia si svolge a partire dal 1999, quando John è un adolescente che vorrebbe scappare dal suo stesso destino e Sarah ha la responsabilità di doverlo crescere da sola, consapevole di quello che un giorno sarà il suo ruolo per tutta l’umanità .
Così come Dark Angel, anche Terminator: The Sarah Connor Chronicles è andata avanti per due sole stagioni prima che la Fox decidesse di metterle fine a causa degli ascolti troppo bassi. Ascolti che, in questo caso, erano però cominciati nel migliore dei modi, dato che il pilot ebbe un ottimo debutto. Anche in questo caso però né un nome importante come quello di Josh Friedman come ideatore né la presenza come protagonista dell’incredibile Lena Headey hanno potuto molto contro il calo degli ascolti, passati dagli oltre 18 milioni di spettatori del pilot a poco più di 3 milioni e mezzo del finale della seconda stagione. Eppure ciò non toglie la potenza di una serie che, per quanto action, riesce a essere anche un vero e proprio romanzo di formazione, con personaggi approfonditi e relazioni rese in tutta la loro complessità .
3 – The Punisher
Passiamo da una serie tv che si innesta in un grande franchise cinematografico a una serie tv che si innesta in quello che è uno degli universi narrativi più ampi di sempre. Si tratta di The Punisher, uno spin-off della serie Daredavil appartenente all’universo Marvel. La serie gira attorno al personaggio di Frank Castle aka The Punisher, un marine veterano e pluridecorato che dopo l’assassinio della sua famiglia si fa vigilante, con la volontà di spazzare via il crimine dalla città di New York. Come spesso succede in questo tipo di prodotti, però, a un certo punto il suo ruolo comincia ad andare ben oltre quello di affrontare la “semplice” criminalità cittadina.
A riprendere il ruolo di Frank Castle è Jon Bernthal, che aveva interpretato il personaggio anche nella seconda stagione di Daredevil. Un attore che purtroppo, per troppo amore nei confronti di The Walking Dead, non riesco a non vedere sempre e solo come Shane Walsh, ma che è stato ampiamente acclamato dalla critica per la sua interpretazione in The Punisher. L’ottimo cast però non è bastato a dare lunga vita alla serie, cancellata dopo sole due stagioni. Eppure anche in questo caso la vita breve che le è toccata non le toglie i suoi meriti. Giudicata in maniera contrastante, a The Punisher non si può negare di essere tanto cruenta quanto rappresentativa di un personaggio a dir poco complicato. Ma quando violenza e crudeltà vengono utilizzate non come fini a se stesse ma come valido strumento narrativo, non sono certamente da condannare. Anzi, a volte sono addirittura necessarie.