1) Wentworth, la migliore tra le serie tv crime australiane
Wentworth è un prison drama con i fiocchi, creato da Lara Radulovich, David Hannam e Reg Watson. La serie è un reboot contemporaneo del classico show australiano Prisoner, di cui vi avevamo già parlato in passato, andato in onda dal 1979 al 1986. Wentworth si distingue per la sua rappresentazione intensa e cruda della vita all’interno di una prigione femminile, esplorando temi come potere, lealtà, redenzione e sopravvivenza. La trama principale ruota attorno a Bea Smith, interpretata da Danielle Cormack. Bea è una donna che viene incarcerata in attesa di processo per il tentato omicidio del marito, un uomo violento. La serie inizia con il suo ingresso nella prigione di Wentworth e segue la sua evoluzione da detenuta vulnerabile a una delle figure di potere più influenti all’interno del carcere. La vita all’interno del carcere di Wentworth è dominata da una gerarchia di potere tra le detenute.
Wentworth è nota per la sua rappresentazione realistica e non edulcorata della vita carceraria. Le condizioni difficili, la violenza, le alleanze mutevoli e le battaglie quotidiane per la sopravvivenza sono elementi centrali della narrazione. La serie esplora in profondità le dinamiche di potere all’interno della prigione, mostrando come le donne, nonostante le circostanze avverse, trovano modi per esercitare controllo e mantenere la propria dignità. La serie presenta una vasta gamma di personaggi secondari ben sviluppati, capaci di dare profondità e complessità alla trama. Wentworth è stata acclamata dalla critica per la sua capacità di mantenere una tensione narrativa costante, oltre che per la complessità dei suoi personaggi femminili. Nel corso delle sue otto stagioni, infatti, ha saputo reinventarsi e mantenere alta la qualità della narrazione, grazie a un ottimo riciclo di personaggi e archi narrativi.