9) Luther insegna che anche i buoni hanno le loro ragioni per essere cattivi
Eccoci tornati nella Londra più cupa, fredda e piovosa di una delle migliori serie tv britanniche poliziesche. Con i suoi quartieri malfamati, i palazzoni e il Tamigi inquinato. Dietro ogni scorcio patinato della città abbiamo lui. Il protagonista indiscusso di questa tra le più intriganti serie tv a cui dà anche il nome: John Luther. Parliamo di un detective nonché ispettore della SCU (Serious Crime Unit) di Londra, dopo sette mesi di sospensione in seguito a…Indovinate un po’? Essere addirittura stato indagato per l’omicidio di un assassino seriale di bambini che era caduto da un dirupo dopo una lotta esasperata con l’ispettore. Questo evento ci dice molto sulla personalità del protagonista e sulla piega dell’intera serie.
Luther è infatti un detective sicuramente molto intuitivo…
Brillante nel riuscire a trovare rapidamente soluzioni, nonché molto dedito al suo lavoro, forse pure troppo. Nonostante la bella notizia infatti di poter riprendere il servizio, sarà comunque ferito dalla decisione della moglie Zoe di allontanarsi da lui. Poiché stanca della sua assenza perenne per il lavoro e per via della crisi esistenziale avuta a causa della sua sospensione. Inizierà a frequentarsi infatti con un altro uomo, che ovviamente non andrà d’accordo con John e nonostante la serenità riconquistata, le aspetterà comunque un triste destino. Tutte queste brutte notizie porteranno John ad acuire sempre più l’altro suo lato, quello irruento, dispotico e caratterizzato sicuramente da modi non proprio ortodossi.
Siamo di fronte infatti una rappresentazione enormemente realistica di una persona che prima di essere al servizio della legge è un uomo comune. Con i suoi alti e bassi, con i suoi difetti e gli impulsi più irrazionali. Che lui si sia trovato ad un minuscolo passo nel gettare colposamente giù da quel dirubo il serial killer Henry Madsen, non ci deve soltanto far spalancare gli occhi e collezionare insulti. Sappiamo bene che gli esseri umani fanno fatica a mantenere in ogni circostanza un certo rigore morale. Inoltre considerato quanto tenga lui alla sua missione di giustizia e aggiunta la tipologia del colpevole incriminato, possiamo asserire di poter modificare almeno un po’ i giudizi talvolta negativi sul nostro protagonista. Ma la sua performance non è ancora finita. Raggiunge l’apice della sua complessiva e temerarietà con la psicolabile ma mirabolante Alice Morgan.
Alice è un’ex bambina prodigio
Laureatasi in astrofisica ad Harvard a 18 anni e adesso brillante ricercatrice di astronomia. Proprio lei diventerà un altro caso a rischio per la reputazione e le azioni fattive di Luther! Quando infatti capirà che è lei la colpevole dell’assassinio dei genitori, sarà già troppo tardi. In quanto la sua oscurità alternata a luce folgorante, la sua genialità sopraffina e la sua complessità folle, porteranno John a entrare in una strana e inaspettata connessione con lei. E non è perchè si sente solo ed abbandonato dalla moglie.
Questo sicuramente, ma quando la chimica tra due persone è così forte e naturale, nonché corrisposta dall’altra parte, non può essere fermata. Il loro sarà un legame dalle sembianze di un’amicizia speciale, fino a definirsi quasi di co-dipendenza, in quanto l’uno conoscerà sin dall’inizio i demoni e gli scheletro dell’altra. Usandoli spesso come innocuo ricatto per attuare quel black humor che non è solo tipicamente inglese, ma è cucito esattamente su loro due.
Questa insolita storia sarà un fil rouge di questa tra le migliori Serie Tv britanniche
Il quale correrà lungo tutte le stagioni, sebbene gli altri eventi e casi saranno contemporaneamente sviluppate in modo approfondito, con un ritmo serrato e con una perfetta scrittura decisa e asciutta. Senza eccessi o superficialità , solo equilibrata e coerente in tutti i piani narrativi e archi temporali. Se vogliamo parlare invece di similitudini possiamo affermare, mediante ciò che più volte ha sostenuto l’ideatore Neil Cross, che gli episodi e la stessa figura di Luther siano ispirati al tenente Colombo.
Vediamo infatti come nel circoscritto racconto da procedural, all’inizio dell’episodio avviene il crimine del giorno e poi il resto della storia sarà dedicata all’analisi scientifica e dettagliata del modo in cui Luther (qui ve lo consigliamo) giungerà al colpevole. Il suo modus operandi però, esclusi magari gli scatti violenti ed esplosivi, ricordano anche il vecchio Sherlock Holmes, in termini di eccezionale intuito e stimolo nel risolvere i casi più intricati.
Resta dunque da dire che…
Guardando questa tra le migliori serie tv britanniche crime, veniamo trasportati in un vortice di dramma, thriller psicologico e action. Non ci sono momenti di stasi in cui si possono perdere le fila del discorso, come spesso accade in questi casi. Tutto è sotto controllo, nonostante non sia assolutamente così per John Luther nel suo lavoro e nella sua vita privata. Mille e più punti vengono però dati alla serie dall’impeccabile interpretazione di un magico Idris Elba e una fantasmagorica Ruth Wilson.
Entrambi sembrano aver messo da parte la loro vera persona per calarsi con totale abnegazione e massima espressività nel ruolo che ricoprono. Tanto che viene spontaneo chiedersi se una volta finite le riprese dell’ultima stagione, siano riusciti a tornare le persone reali che erano all’inizio! Questo è il “difetto” infatti di quegli attori che mettono troppi mente e corpo nel loro lavoro, un po’ come ha fatto il nostro ispettore sia dentro che fuori la SCU.