19) BoJack Horseman – 8.8
Diciannovesimo posto per BoJack Horseman, una delle Serie Tv animate che più hanno rivoluzionato il panorama, raccontando fantasmi e mostri che abitano dentro chiunque e alzando l’asticella delle produzioni animate, finalmente destinate a un pubblico non più solo infantile. In un mondo composto da esseri umani e animali che si comportano come persone, tutti cercano di trovare uno spazio in cui sentirsi leggeri, finalmente quasi vicini a un senso di soddisfazione, e lontani da quel senso di malinconia e sofferenza. Tra questi c’è anche BoJack Horseman, un cavallo antropomorfo ed ex attore dalla grande fama che prova a ricucirsi un posto nello spettacolo, facendo però a botte con i suoi comportamenti disfunzionali che provocano altrettanti rapporti disfunzionali. Niente nella vita di BoJack Horseman va come dovrebbe andare.
Condizionato da un’infanzia caratterizzata da un forte distacco emotivo, BoJack è sempre cresciuto facendo a pugni con ogni forma di sentimento. Non sa essere un amico, e tantomeno sa essere qualcuno capace di stare accanto a un altro essere umano, qualsiasi sia il suo ruolo. Lottando contro le sue dipendenze, BoJack prova a ricostruirsi la vita, finendo però dentro i soliti tunnel che l’hanno reso il risultato di ogni sofferenza, disfunzione e comportamento. In poche parole, è il risultato di quel che ha fatto. Di tutti i suoi errori. Con un cast di doppiatori straordinari – come Will Arnett e Aaron Paul – BoJack Horseman cura ogni cosa nei minimi particolari, costruendo un mondo ibrido in cui cavalli e mucche si fidanzano mentre civette e cani provano a mettere su famiglia. Un mondo in cui, alla fine, tutti hanno una cosa in comune: sono tutti terribilmente persi.
18) Succession – 8.8
Diciottesimo posto per Succession, la Serie Tv HBO pluripremiata sia gli Emmy che ai Golden Glove. Un successo internazionale straordinario, questo, che ha saputo – seppur senza cavalli, draghi e troni – come simboleggiare la lotta al potere tanto amata che abbiamo visto in Game of Thrones. Chiedendo in giro, infatti, qualcuno potrebbe dirvi che Succession è un po’ la Game of Thrones del mondo reale. La lotta al potere e la corsa verso la sedia tanto ambita in un gioco di successione in cui ognuno pensa alla propria gara. Mai come in questo caso, la famiglia viene dipinta come un’istituzione. Come un modulo da compilare. Un curriculum su cui scrivere perché io, e non gli altri. Ma gli altri, in questo caso, sono i fratelli.
I protagonisti di Succession si muovono qui in modo distaccato, allontanando qualsiasi forma di emotività o debolezza percepita. Esistono soltanto loro e un potere troppo grande per essere lasciato al prossimo. Esiste un padre non amorevole, duro, dedito solo alla carriera e ai giochi mentali con cui sfidare i propri figli, qui visti come competitors e quasi mai come sangue del proprio sangue. Perché Succession è dura, e non fa sconti. Lo è talmente tanto da risultare a volte perfino divertente, con quel sarcasmo sottile e ben mirato che vede tutti i protagonisti come pedine, vittime e carnefici di un gioco al massacro in cui non esisterà alcuna pietà .
Succession è un mix di dinamiche politiche, tradimenti, scheletri nell’armadio e villain in ogni dove. Una narrazione che procede dritta verso uno straordinario finale senza mai alcuna sbavatura, imponendosi come una delle migliori Serie Tv da vedere degli ultimi dieci anni.
17) When They See Us – 8.8
Diciassettesimo posto per When They See Us, una delle migliori Serie Tv da vedere che potete trovare su Netflix. Una produzione tanto straordinaria quanto complessa, portata avanti da una terrificante storia vera molta più paura di qualsiasi horror. Siamo nell’America del 1989, più precisamente a New York. Una serata come tante, passata in un posto come tanti al Central Park. E poi la tragedia. Anzi, le due tragedie. Una ragazza viene violentata e aggredita, e le persone arrestate sono quelle sbagliate. Sono cinque. Adolescenti, minorenni e, soprattutto, innocenti. Ma non per le autorità che, vedendoli al Central Park, li scelsero come i colpevoli. Come i capri espiatori da dare in pasto all’America che, da ore, cercava giustizia e un nome colpevole pronto a pagare per quanto fatto.
Da questo momento in poi si entra nel vivo dell’orrore. Di interrogatori psicologicamente impossibili da sostenere, mirati soltanto a impaurire i cinque tanto da fargli credere che la confessione sia l’unica strada. E poi, fino al 2002, una vita passata tra le sbarre di un carcere che non gli appartiene. When They See Us è una biografia basata su un profondo senso di ingiustizia, sul retaggio razzista di un’America che cercava un colpevole e non un responsabile e che, per farsi ragione dei propri principi, scelse i propri capri espiatori. Una delle migliori Serie Tv da vedere di genere biografico e storico, certo. Ma anche una delle più complicate che, con solo quattro puntate, saprà come imporsi come un vero e proprio cult del genere, diventando una delle migliori produzioni Netflix di tutti i tempi.
16) The West Wing, una Serie Tv da vedere di genere politico- 8.9
Sedicesimo posto per The West Wing, un cult politico straordinario che ha scritto le leggi del genere, rimanendo però in Italia sempre un passo indietro. Nonostante il suo enorme successo all’estero e i suoi infiniti premi agli Emmy e ai Golden Globe, The West Wing non ha infatti conquistato del tutto l’Italia, vivendo di un successo selezionato. Un peccato anche in questo caso, soprattutto considerando quanto premesso poche righe più indietro. The West Wing ha davvero scritto le leggi del genere, portando in scena un ritratto idealistico della politica, che viene qui vista come uno strumento a favore della società . Nonostante ogni personaggio sia diverso dall’altro e abbia modi e mezzi differenti, tutti sono uniti dalla stessa ambizione che non è qui mirata a un interesse personale, ma solo collettivo. Interesse che rimane intatto anche dopo una sconfitta elettorale.
Attraverso una riflessione sulla democrazia e sul potere, The West Wing affronta questo argomento trattandolo in modo realistico e vicino a chi sta dall’altra parte e rappresenta il popolo. Creata da Aaron Sorkin e andata in onda tra il 1999 e il 2006, The West Wing si è subito imposta sia come un cult politico che come una finestra sull’attualità , affrontando tematiche come il terrorismo, le scelte economiche e l’avvento delle nuove tecnologie, restituendo sia la prospettiva della Casa Bianca che del popolo. Un sedicesimo posto, questo, che apre finalmente la Top 15 della classifica.
15) Friends, una Serie Tv da vedere che ha rivoluzionato il mondo comedy – 8.9
Quindicesimo posto per Friends, uno dei cult senza tempo del genere comedy. Una produzione che ha influenzato il futuro e il nostro presente, dettando alcune delle leggi del genere. Il solito pub, il solito salotto, i soliti amici. Il solito, sì, ma mai tutto uguale. Perché Friends, nonostante la sua rassicurante ricorsività , sa come cambiare e come evolvere, creando espedienti e gag che si adattano perfettamente all’evoluzione dei personaggi. In un’epoca in cui non si parlava di fallimenti, Friends li sdoganava. Li metteva al centro della narrazione, raccontando lavori interrotti, licenziamenti, scelte che portavano al punto di partenza. I trent’anni vengono qui raccontati infatti nella loro veste più naturale, senza mai idealizzare carriera e posti nel mondo ritrovati.
I protagonisti di Friends non sanno effettivamente dove andare a sbattere la testa. Cercano di improvvisare. Anche quando sono giunti oramai all’ultima stagione, e le pressioni cominciano a farsi sentire. Ma loro non mentono, segnando una generazione con la loro trasparenza. Con il modo onesto e leale, nei confronti di chi li guarda, di ammettere di essersi persi e non sapere che strada prendere. Con le sue dieci stagioni, Friends è presto diventata una delle Serie Tv comedy più premiate della storia. Una storia tanto divertente quanto rassicurante, matura quanto leggera, futurista quanto attuale. Perché Friends, con le sue tematiche, ha anticipato alcuni argomenti che all’epoca erano considerati tabù, dimostrandosi immediatamente come una produzione all’avanguardia, determinata a sdoganare e normalizzare cose che, a quell’epoca, venivano ancora spesso occultate. Insomma, un vero e proprio cult sono tutti i punti di vista.