9) Better Call Saul – 9.0
Nono posto per Better Call Saul che, con il suo 9.0, conferma ancora una volta la potenza della sua narrazione. Nel mondo degli spin off esiste un prima e un dopo. Una diffidenza presto tramutata in garanzia grazie all’arrivo di questa mastodontica produzione targata Vince Gilligan, ancora una volta in forma perfetta. Dopo un capolaro come Breaking Bad tornare non è semplice. Le aspettative sono troppe alte, e il mostro contro cui devi lottare per reggere il confronto è tanto, troppo più forte. Ma ecco che Better Call Saul raggiunge l’impossibile, consacrandosi non solo come uno degli spin off migliori nella storia, ma anche come una Serie Tv indipendente capace di camminare anche con le proprie gambe, senza il continuo paragone con la sua serie madre.
La storia di Saul è nata dalle ceneri di quella di Walter White, riuscendo a mettere al primo posto il magistrale equilibrio tra una propria nuova identità e il ricordo della propria prima opera. Perché alla fine questo è ciò che BCS è: figlia di una madre che l’ha cresciuta e che poi, al momento giusto, l’ha lasciata andare per far sì che camminasse con le proprie gambe.
E ha camminato, sempre più lontano, raggiungendo vette altissime che l’hanno vista trionfare nella costruzione di personaggi destinati a restare nell’olimpo seriale, sottotrame straordinariamente riuscite e rapporti altalenanti resi ancora più difficili dalle ambizioni e dalle psicologie di questi controversi protagonisti. Controversi un po’ come Saul Goodman che, durante queste sei stagioni, sussiste in due diverse linee temporali, in due differenti essenze: il Saul che cerca di diventare un affermato avvocato e il Saul che ritroviamo dopo gli eventi narrati in Breaking Bad.
Considerata come un vero e proprio capolavoro di regia, scrittura e interpretazione, Better Call Saul riprende quanto accaduto in Breaking Bad e restituisce l’immagine di un uomo che comincia a sentirsi colpevole non solo dei reati legali, ma soprattutto di quelli morali. Pesi sulla coscienza che schiacciano le ossa e la moralità, facendo sentire al controverso avvocato il peso di tutte le sue azioni che, inevitabilmente, hanno influenzato anche la vita delle persone che ama, prima fra tutte Kim.
Con la sua sesta stagione, Better Call Saul chiude ufficialmente il cerchio di Breaking Bad, mettendo definitivamente fine a una delle ere più importanti nella storia delle Serie Tv. Nota d’amarezza: Better Call Saul non è mai stata premiata agli Emmy, venendo snobbata anche durante la sua ultima stagione. Impensabile. Eppure è andata davvero così. Ma per fortuna ci pensa IMDb a inserirla nella Top 10 delle Migliori Serie Tv da vedere di sempre.
8) The Office, una delle migliori Serie Tv da vedere del genere comedy – 9.0
Ottavo posto per una Serie Tv in cui persone mediocri che svolgono lavori poco appassionanti fanno cose straordinarie. Non sapremo come descrivere meglio l’iconica The Office, la Serie Tv comedy che da anni vive un successo che non ha mai smesso di restare sulla cresta dell’onda. Perché The Office in qualche modo è sempre ritornata. Lo ha fatto con la sua aggiunta nei cataloghi delle piattaforme streaming, ad esempio. Un’aggiunta che non solo non è passata inosservata, ma che le ha anche permesso di rivivere un secondo successo esplosivo, come se fosse appena nata. Un successo che è pronto a tramutarsi in un reboot, in cui incontreremo anche l’affermatissima attrice italiana Sabrina Impacciatore, già diventata un volto internazionale grazie a The White Lotus.
The Office rinasce ogni volta che una piattaforma la aggiunge al proprio catalogo, facendo numeri da record e ricordando al mondo che sì: in una classifica delle migliori Serie Tv da vedere di sempre, The Office non mancherà mai. E, se si trattasse di una classifica comedy, sarebbe sempre e solo sul podio. Insieme a quei protagonisti fuori di testa che, in ufficio noioso, creano legami destinati a scombinare tutta la loro vita, come nel caso di Jim e Pam. E come nel caso di quel farabutto del capo, l’intransigente Michael Scott. Da sempre simbolo della Serie Tv, Michael rappresenta l’inadeguatezza fatta persona. L’ibrido di caratteristiche che sembrerebbe assurdo rivedere in un unico individuo, e che lo fanno sembrare come dieci persone in un unico corpo.
Di fatto è una persona buona, sarebbe assurdo dire il contrario, ma il suo egoismo non conosce limiti, facendolo spesso comportare in modo infantile, scorretto e irresponsabile, tre condizioni che generano alcuni degli eventi più fuori di testa della Serie Tv. Perché The Office, tra le tante cose, è anche una delle Serie Tv più divertenti che potrete mai vedere. E lo è in modo normale. Tramite il racconto di dinamiche d’ufficio che vengono qui narrate attraverso il mockumentary, espediente che permette ai personaggi di rompere la quarta parete rivolgendosi direttamente a chi li ascolta.
Perché Micheal Scott non è l’unico gioiello di questa Serie Tv che, invece, può contare sul sostegno di alcuni dei migliori personaggi mai creati nel panorama seriale. Totalmente diversi tra loro, i protagonisti di The Office rappresentano un aspetto della serie a cui non si potrebbe mai rinunciare. La rassicurante certezza di cominciare un nuovo episodio e poter rivedere la delicatezza di Jim e Pam (a cui abbiamo dedicato questo) e le sorprese inesistenti di Micheal Scott. Legami che crescono senza che ce ne si accorga e alcuni dei momenti più divertenti mai visti in una produzione seriale. Insomma, sì: questo ottavo posto era d’obbligo per una Serie Tv come questa.
Guarda su Prime Video7) Sherlock – 9.1
Ad anticipare la Top 5 di due posizioni troviamo Sherlock, il detective più famoso del mondo che abbiamo conosciuto in tutte le salse. Passando dai fumetti fino alle pellicole cinematografiche, Sherlock è presto diventato un personaggio simbolo anche delle Serie Tv da vedere assolutamente. Da quando – nel 2010 – è subito diventato un marchio di fabbrica delle produzioni seriali, cosa che rende assurdo immaginare l’interruzione della sua storia. Dopo la quarta stagione Sherlock infatti non è mai più ritornata, mettendo fine alla sua carriera televisiva senza dichiararlo. Nonostante infatti si immaginasse un suo ritorno, nulla di tutto questo è mai successo, lasciandoci con un pugno di mosche in mano e il ricordo di una delle più grandi Serie Tv di sempre.
Divisa tra il giallo e il drama, Sherlock segue le opere letterarie di Arthur Conan Doyle. A differenza di altre produzioni, la Serie Tv ambienta la propria narrazione nella Londra di oggi, raccontando le vicende di uno Sherlock con caratteristiche che sembrano unire il passato, e l’eredità del suo personaggio, al presente. In questo modo ogni cosa viene qui modificata a favore dell’ambientazione, ragione per la quale l’incredibile Watson viene descritto come un reduce di guerra che deve ritrovare una nuova dimensione in società.
Dividendosi tra trama orizzontale e trama verticale, Sherlock ridipinge il mito del detective più famoso al mondo, offrendo una personalità più moderna ma che comunque ricalca alcune delle sue peculiarità più rinomate. Il protagonista che conosciamo è infatti lunatico, capriccioso e spesso irascibile come ricordiamo, ma è anche intelligente, logico e spesso impulsivo come la maggior parte delle persone che si fidano delle proprie sensazioni. La perfetta interpretazione di Benedict Cumberbatch ha fatto sì che il volto simbolo di Sherlock fosse proprio il suo, elemento che ha reso la serie un punto di riferimento per ogni fanatico che ha potuto finalmente individuare il perfetto detective. Con una serie di candidature e vittorie agli Emmy, Sherlock scrive una delle pagine più importanti della serialità, ottenendo un settimo posto nella classifica delle migliori Serie Tv da vedere secondo IMDb.
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