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La Classifica delle 60 Migliori Serie Tv di tutti i tempi, secondo IMDb

Un'immagine di Sons of Anarchy, tra le Migliori Serie Tv da vedere di sempre e tra i migliori finali delle serie tv drama

29) Dark – 8.7

Ventinovesimo posto per Dark, un altro dei grandi gioielli targati Netflix. Senza dubbio uno dei più luminosi. Distribuita nel 2017, Dark è andata avanti per tre stagioni, finendo nel momento giusto. Non ha esagerato, non è andata oltre nonostante il grandissimo successo e tutti gli altri possibili espedienti da poter portare avanti. Ha deciso di fermarsi per restituire una degna conclusione, lasciando il ricordo perfetto di una Serie Tv che non ha mai avuto paura di osare, passando dalla scienza, ai viaggi nel tempo al complesso mondo dei sentimenti. Quel che muove Dark potrebbe avere a che fare con gli archi temporali e gli universi paralleli, certo. Di fatto è così. Ma c’è anche altro, e ha a che fare con i complessi rapporti che legano i protagonisti.

Per complessi legami non intendiamo soltanto le parentele scoperte durante l’arco delle tre stagioni, ma anche il modo con cui ogni personaggio sia legato all’altro da un punto di vista emotivo. C’è chi ricerca una speranza, chi un’ancora di salvezza, chi un riscatto e chi, semplicemente, l’amore. Sono rapporti controversi, spesso ostacolati dagli stessi che li vorrebbero ma li demoliscono. Sono rapporti impossibili che intercorrono a volte perfino tra chi ha lo stesso sangue. E sono, seppur paradossali, talmente naturali da spaccare lo schermo. Perché Dark è sempre stata questa: il palcoscenico su cui impossibile e possibile prendono piede, raccontando una storia fatta di misteri e sentimenti. Padri e madri. Figli. Amore e scienza. Razionale e irrazionale. Un ventinovesimo posto, questo, assolutamente meritato che dimostra quanto Dark sia riuscita a diventare un cult seppur con sole tre stagioni rilasciate in poco meno di tre anni.

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28) OZ – 8.7

OZ

Dai, anche questa volta possiamo ammetterlo senza troppe riserve: stiamo parlando di una delle Serie Tv più importanti della storia, davvero deve occupare questo posto in classifica? Neanche una Top 10 per uno dei cimeli HBO? Davvero? Un peccato. Davvero. Perché non stiamo parlando di una produzione qualunque, ma di una delle più difficili e devastanti. Una di quelle che ti rendono impossibile concludere un episodio e poi tornare a fare la tua vita, come se non avessi appena visto l’incubo di un carcere terrificante. L’incubo di una sopravvivenza che non conoscerà mai alcun sollievo o tregua. Niente è mai stato duro quanto OZ. Distribuita nel 1997, OZ racconta infatti la vita di un terribile carcere in cui ogni scena o frangente rilascia una sensazione di claustrofobia.

Perché in OZ la moralità è dimenticata, e quel che esiste è soltanto la violenza, la corruzione, la brutalità, l’incertezza di arrivare al giorno dopo. Le lotte per la sopravvivenza sono il pane quotidiano di ogni episodio, ma soprattutto sono il modo con cui i detenuti cercano di difendersi da chi li tratta come carne da macello. In cui la corruzione dilaga dal prete del penitenziario fino all’amministrazione, e in cui ogni cosa è un motivo per dar inizio a una rivolta che vedrà l’ennesimo omicidio. In OZ l’Inferno trova un posto sulla terra, mentre il Purgatorio diventa l’unico posto verso cui si tentare di arrivare, in assenza di una qualsiasi forma di pace. Insomma, è a in un buon punto della classifica, certo, non è tra le ultime posizioni, ma in questo caso potevamo davvero parlare di almeno una Top 10.

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27) Six Feet Under – 8.7

Six Feet Under

Era il 2001, e HBO colpiva ancora. Lo faceva con una storia nuova nel panorama seriale. Una storia che faceva a meno di adrenalina, complotti, o giornate al bar di fiducia come nelle migliori comedy. Era una storia diversa, portata avanti da una famiglia che nella vita si guadagnava da vivere attraverso la propria azienda di pompe funebri. Una famiglia perfino normale, a volte. Talmente tanto da sembrare simile alla realtà. Talmente tanto da pensare alla morte, e trattarla nel suo modo più naturale. Come qualcosa che puoi solo accettare e contro cui non puoi fare assolutamente niente, se non conviverci. Ventisettesimo posto per Six Feet Under, una delle migliori Serie Tv da vedere di sempre. Una delle opere più sontuose, esistenzialiste e delicate di sempre.

Attraverso espedienti come dialoghi con fantasmi immaginari, Six Feet Under analizza e racconta alcune delle tematiche più comuni dell’esistenza umana. Passando dal fallimento allo smarrimento, racconta la vita in tutte le sue sfaccettature, affrontando la morte nella sua essenza più naturale. Come la chiusura del sipario che ci aspetta alla fine del nostro ultimo passo. La morte e l’esistenza, così, si fondono all’interno di un unico passo a due diventando co-dipendenti. Six Feet Under racconta di come le cose restino, nonostante tutto. Ciò che abbiamo fatto, il nostro aver vissuto, ciò che abbiamo costruito, il male che abbiamo causato – ma anche la felicità che abbiamo recato – ogni cosa di queste rimarrà, rendendo noi stessi e gli altri eterni.

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26) Black Mirror – 8.7

Diciamola così: questo ventiseiesimo posto lo consideriamo più legato ai tempi d’oro di Black Mirror, e non effettivamente alle sue ultime stagioni. Perché vederlo così tanto avanti rispetto a Serie Tv come Sons of Anarchy, nonostante il declino che ha afflitto Black Mirror, un po’ di domande ce le fa sorgere. Insomma, come dice Nonno Libero, una parola è troppa e due sono poche. Ci siamo capiti. E quindi faremo effettivamente finta che questo ventitreesimo posto sia legato alle prime grandi stagioni. Quei capitoli in cui in ogni episodio veniva raccontata una storia distopica dai tratti angoscianti. Una storia in cui sì, certo, era tutto finto, paradossale, ma che rappresentava anche un avvertimento.

In Black Mirror infatti la protagonista assoluta è la tecnologia e il modo totalizzante con cui i protagonisti la utilizzano. Pensano di dominarla, di essere loro a controllarla. Ma, senza saperlo, vengono trattati come marionette da quest’ultima che, premendo sui loro punti deboli, fa di loro quel che vuole. Tutti i protagonisti non smettono mai di sperare che la tecnologia possa salvarli, aiutarli a tirarsi fuori dalla tristezza della vita reale. Dal lutto, dalla perdita di un rapporto, dalla difficoltà di essere genitori. Lasciano a degli strumenti tecnologici il compito di risolvergli i problemi, per poi scoprire che in realtà – così facendo – hanno solo perso tutto. Antagonisti, vittime, colpevoli. Ogni personaggio corrisponde quasi esattamente a queste tre definizioni nell’arco di una sola puntata, raccontando gli esseri umani nel più oggettivo dei modi. Di certo, una delle produzioni più lungimiranti di sempre. Nonostante non sia più quella di una volta.

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25) Peaky Blinders – 8.7

Serie Tv Netflix

Con un 8.7, al venticinqesimo posto troviamo Peaky Blinders, la Serie Tv cult di cui aspettiamo il gran finale, che verrà distribuito tramite un film (anche se, secondo noi, il finale perfetto Peaky Blinders l’ha mancato qui). Nata nel 2013, Peaky Blinders è un altro grande gioiello televisivo. Un ibrido che passa dal drama alla storia, dal fittizio a eventi realmente accaduti. E, in mezzo a tutto questo, anche un gruppo di protagonisti straordinari che, anche se soli in una stanza per l’intera stagione, riuscirebbero a mandare avanti la trama. In questo senso, ovviamente, spicca il mastodontico Tommy Shelby, uno degli antieroi più rinomati della storia degli ultimi dieci anni. Un criminale, un imprenditore, un genio tormentato dal carisma smisurato. E un uomo infelice, da sempre vittima di cose che non può avere. O che perde non appena ottenute.

Interpretato dallo straordinario Cillian Murphy, Tomas Shelby è vittima e carnefice di un’esistenza fatta di rinunce, sconfitte, solitudine, rabbia, silenzi e urla. Come si deve parlare di storia? Come si deve parlare di evoluzione e di solitudine? Esattamente come in Peaky Blinders. Attraverso l’evoluzione della società e dei suoi protagonisti, con la Birmingham degli anni’20-30 che diventa non solo un contesto, ma anche un protagonista onnisciente. Perché ogni cosa in Peaky Blinders ha un’anima, un tormento, una bomba dentro pronta a esplodere. Composta da sei stagioni, quest’opera così sontuosa è esplosa in modo lento e graduale, trovando il successo definitivo anche grazie alla sua distribuzione su Netflix. Da quel momento niente si è più fermato, dando voce a uno dei migliori antieroi nella storia delle Serie Tv e un racconto che si destreggia tra storia, tormenti e disgrazie. Perdite, lutti e legami.

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