6) How I Met Your Mother, una delle migliori Serie Tv da vedere (nonostante il finale divisivo)

Ad anticipare la Top 5 una delle migliori Serie Tv da vedere comedy, certo, ma anche una delle produzioni più discusse del genere. Restano ancora qui immobili tutti i dubbi che il finale di How I Met Your Mother ha generato con la sua ultima stagione. Fan, pubblico meno o più affezionato, chiunque abbia avuto a che fare con How I Met Your Mother ha qualcosa da dire riguardo al momento riguardante i saluti finali, e ogni pensiero è diverso dall’altro. Quando si tratta della Serie Tv non ci sono infatti mezze misure, e il giudizio si espande secondo più osservazioni più o meno condivisibili. Da una parte c’è chi sostiene che il finale scelto fosse l’unico possibile, dall’altra c’è chi sostiene ardentemente il contrario, dall’altro c’è chi apprezza il finale considerandolo come la cosa migliore dell’ultima stagione.
Insomma, How I Met Your Mother è una di quelle Serie Tv segnate da un finale divisivo, ma è anche una di quelle produzioni che vanno viste a prescindere da come andrà a finire. Perché è il viaggio a contare in How I Met Your Mother. La vita che scorre. Quel che succede tra i trenta e i quarant”anni. Cosa succede quando la vita cambia e quel solito pub non è più così accessibile come prima perché le priorità cambiano, gli impegni avanzano e le responsabilità ti richiedono sempre più presente.
L’ombrello giallo, i sosia, il MacLaren’s: tutte queste cose, una volta vista How I Met Your Mother, diventeranno casa. Simboli e ricordi di un periodo che ci sembrerà d’aver vissuto insieme a tutti i protagonisti. E forse un po’ è così. Perché al netto delle situazioni inverosimili, How I Met Your Mother ha parlato di cose che accadono davvero e lo ha dimostrato stagione dopo stagione, raccontando in che modo crescere possa cambiare la nostra vita non privandoci però mai dei punti fermi che ci siamo scelti.
5) The Office

Lo avevamo preannunciato qualche riga fa: The Office, nonostante una dignitosa quinta posizione, avrebbe potuto ottenere un posto molto più alto di questo. D’altronde, di fronte a noi c’è una delle migliori Serie Tv da vedere di sempre. Una storia che, al contrario di altre, è riuscita a rendere straordianario un posto assolutamente ordinario. Questo succede quando si ha di fronte una grande sceneggiatura che dimostra che non c’è bisogno di andare sullo spazio, non si ha necessità di stra-fare inventandosi chissà che espediente narrativo per raccontare una storia che poggia su basi solide. Ed è questo che ha dimostrato The Office quando ha raccontato l’ordinario rendendolo straordinario attraverso l’ausilio di personaggi iconici, diversi tra loro e simbolo di vizi, virtù, debolezze e difetti che li rendono persone vicinissime a chiunque di noi.
Michael Scott, il regional manager della filiale di Scranton dell’azienda distributrice di carta Dunder-Mufflin, è il simbolo di tutto questo. Il mix di tutto ciò che va e che non va in lui. Di fatto è una persona buona ma spesso caratterizzata da una buona dose di egoismo e infantilismo che lo portano a tirar fuori atteggiamenti irresponsabili ed egoisti. Sarà lui a portare più volte all’esaperazione il personale, lo stesso che però – al momento dei saluti – lo piangerà. E sappiamo in che modo il ricordo di Micheal Scott resterà indelebile, così come sappiamo quanto nel corso del tempo tutti abbiano dovuto mandare giù il boccone sopportando comportamenti spesso esasperanti. Attraverso l’espediente del mockumentary conosciamo infatti i veri pensieri dei protagonisti, i loro aneddoti sul passato e la loro visione delle cose.
Abbiamo riso fino alle lacrime, ma abbiamo anche potuto ritrovarci in loro. Perché The Office è la storia di un mondo comune in un posto comune. E’ una storia in cui la quotidiana narrazione della mediocrità riesce a intersecare tra loro più aspetti della vita con un approccio capace di tirar fuori espedienti senza precedenti capaci di farci ridere, ma anche di farci commuovere. Un quinto posto per un capolavoro di questo genere è forse troppo poco. Non credete?