8. Hanno Ucciso l’Uomo Ragno
- Disponibile su Sky e Now
- Episodi: 8.
- Valutazione su IMDb: 8.1.
E a proposito di sorprese, continuiamo con un’altra serie che si era presentata alla vigilia con premesse differenti. In questo caso, tuttavia, si tratta di una colpevole miopia nelle valutazioni preliminari. Per capire che avremmo avuto a che fare con una serie evento, d’altronde, sarebbe stato sufficiente dare un’occhiata al percorso televisivo portato avanti da Sky in Italia da Romanzo Criminale in poi, foriero di prodotti coraggiosi e innovativi con spiccate tendenze autoriali d’alto profilo, e conoscere anche solo superficialmente Sydney Sibilia. Se poi si aggiunge il fatto che molti avessero accolto con una certa spocchia l’idea di dedicare una serie tv alle origini degli 883, ecco il corto circuito: pochi avevano cerchiato in rosso l’appuntamento con Hanno ucciso l’Uomo Ragno.
Risultato? Una delle migliori serie tv italiane degli ultimi anni. Una serie ben scritta, ben confezionata e ben recitata. Una storia in qualche modo universale, al di là delle peculiarità. E una saga di provincia che si affranca agli echi nostalgici guardando avanti, invece di struggersi stucchevolmente nei ricordi dei tempi che furono. Hanno ucciso l’Uomo Ragno è una di quelle avventure televisive che fanno sentire un certo senso di vuoto nel momento in cui si concludono (persino prima, in realtà) e danno l’idea dei mezzi creativi a disposizione di una nuova generazione di autori che sta dando vita alla golden age italiana del piccolo schermo. Esageriamo? No, affatto. Ottavo posto tra le migliori nuove serie tv del 2024, ed è persino stretto. L’Uomo Ragno è rinato.
Le migliori (nuove) serie tv del 2024 – 7. Dune: Prophecy
- Disponibile su Sky e Now.
- Episodi: 6.
- Valutazione su IMDb: 7.4.
Quando ci si approccia a uno dei film più influenti degli ultimi anni e ci si ripropone di ampliare il raggio del suo microcosmo con un’opera autonoma, l’impresa assume spesso le connotazioni dell’azzardo. È lunga, d’altronde, la storia di spin-off, prequel, sequel e opere derivate di vario tipo che hanno fallito l’obiettivo e offerto un’immagine pallida del racconto originario. Tra questi, tuttavia, non rientra certo Dune: Prophecy. La serie tv, prequel dei due Dune, è ambientata 10.000 prima rispetto agli eventi narrati dalle pellicole di Villeneuve, e aveva molte possibilità di finire schiacciata sotto il peso di un nome ingombrante.
Invece no: valorizzando i mezzi da kolossal a disposizione, ha mostrato fin da subito di voler perseguire una linea alternativa, coerente con quella dei film. Alternativa e vincente: il pubblico si era avvicinato al prequel tra tante incognite, ma nel corso delle settimane sono arrivati dei risultati sempre più significativi. La critica ha elogiato, in particolare, le interpretazioni di Emily Watson e Olivia Williams (notevoli, aggiungiamo noi). Insomma, un’operazione riuscita, fino in fondo: non parliamo certo di una serie perfetta, ma nel momento in cui si risponde con questa efficacia a certe ambizioni tutto il resto passa in secondo piano. Settimo posto tra le migliori serie tv iniziate nel 2024: gli autori hanno finalmente capito come si capitalizza la forza di un franchise attraverso un prequel, e Dune: Prophecy ne è l’ennesima dimostrazione.