8) Baby Reindeer
Ottavo posto per Baby Reindeer, una delle miniserie del 2024 di cui si è più parlato. Ideata e interpretata da Richard Gadd, Baby Reindeer nasce da una sua idea. Ma, soprattutto, nasce dalla sua vita. E’ un tentativo per esorcizzare il dolore. Per guardarsi indietro e provare a trovare un senso a tutto quel che è successo. Perché a volte può essere terapeutico. Se avete amato I May Destroy You saprete bene che cosa intendiamo, e che cosa intenda dire Richard Gadd tramite questa miniserie. Perché a volte, una giornata normalissima, può trasformarsi nel peggior incubo. Può trasformarsi nel peggiore dei traumi. Nel riflesso allo specchio che ci perseguiterà a vita, trasformandoci a volte nel fantasma di noi stessi. E’ così che Donny ha vissuto la sua esistenza.
Dopo una serie di traumi mai affrontati, il protagonista è diventato un cumulo di tragedie ignorate, rimorsi e una vita che non è mai stata clemente nei suoi confronti. Che non è mai stata aiutata a migliorare, proseguendo da sola senza che qualcuno la guidasse davvero. A un certo punto, però, a patti con te stesso devi arrivarci per forza. Anche se non lo vuoi. E’ come un interruttore che, a un certo punto, deve accendersi. E ad accenderlo è lei, Martha. Una persona apparentemente come tante che capita in una giornata come tanti. Donny è a lavoro. Per guadagnarsi da vivere lavora in un pub, anche se il suo primo obiettivo è quello di essere un comico. Ma con quei soldi non riesce a pagarsi quasi niente.
In un turno qualunque, ecco che arriva lei. Un senso di familiarità lo unisce immediatamente a lei. Decide di offrirle una tazza di the che, però, gli costerà tutto. Perché Martha da quel momento diventerà la sua stalker. Lo tormenterà. Si piazzerà sotto casa sua. Manderà ripetute email. Diventerà un spam dalle sembianze umane. Ma sarà anche l’interruttore attraverso cui Donny verrà a patti con tutto quel che aveva lasciato da parte fino a quel momento. Gli farà capire in che direzione sia andato per anni, a cosa non abbia prestato ascolto. Martha, nel modo peggiore dei modi, ha ri-svegliato Donny. E questo lo sappiamo non soltanto perché lo vediamo e lo osserviamo, ma anche perché lo ascoltiamo.
Baby Reindeer procede nel corso della narrazione attraverso l’utilizzo del narratore, che altri non è che Donny. La scelta delle parole, quel sarcasmo pungente, il tono della voce: tutto questo è un mezzo attraverso il quale Baby Reindeer rende i pensieri del protagonista di dominio pubblico. Di Donny non conosceremo così solo il meglio, il bello. Conosceremo soprattutto il brutto. Ci addentreremo all’interno di pensieri che scaturiranno perfino una risata amara. Ascolteremo pensieri non appropriati, scorretti. Perché, come tutte le persone, Donny non è un essere umano perfetto, ma un essere umano fatto di luci e ombre che qui in Baby Reindeer verranno alla luce nello stesso modo.
7) Shōgun
Settimo posto per Shōgun, una delle Serie Tv del 2024 che sono arrivate di soppiatto, ma che poi si sono prese tutto. E’ bastato poco per far sì che Shōgun battesse ogni record della piattaforma Disney+, ottenendo nove milioni di visualizzazioni per le sue due prime puntate. Solo due episodi, e poi il grande successo. Un fenomeno mediatico che ha urlato immediatamente, e che non è stato fine a se stesso. La Serie Tv ha infatti continuato a collezionare altissimi numeri di visualizzazioni, ricevendo consensi favorevoli sia da parte del pubblico che della critica, che ha deciso di premiarla con ben 18 Emmy su 25 candidature. Inizialmente pensata come una miniserie, Shōgun ha avuto un successo internazionale enorme che ha portato i vertici a cambiare la sua natura rendendola una Serie Tv di più stagioni.
Insomma, Shōgun non l’aveva vista arrivare nessuno, ma è bastato pochissimo per renderla una delle migliori Serie Tv del 2024. Un successo destinato, probabilmente, a segnare il genere storico degli ultimi anni. Interpretazioni di altissimo livello, una fotografia eccellente e un tocco esistenzialista sono stati gli ingredienti vincenti dell’oramai Serie Tv che, con la sua prima stagione, ha dato filo da torcere a qualsiasi altro competitor agli Emmy, imponendosi come un prodotto di prestigio destinato ad alzar ancor di più il livello – già altissimo – della piattaforma Disney+. Ritorna la storia. Ritornano il potere e il controllo, tanto da far scomodare anche un paragone con il capolavoro HBO Game of Thrones (ma di questo ne parliamo meglio qui).
Ritornano sfumature che, ancora una volta, mettono in luce l’anno straordinario che è stato il 2024, la patria di produzioni che sembrano destinate a lasciare il segno, esattamente come è successo con Shōgun grazie alla sua mastadontica narrazione di un impero in crisi alla ricerca di un proprio Imperatore. Siamo infatti nel Giappone del ‘600. Il paese sta affrontando un momento estremamente caotico causato dalla morte dell’Imperatore. Essendo il figlio ancora troppo piccolo, si opta per una soluzione che godrà solo di una pace apparente. Il potere viene diviso infatti tra cinque membri di un Consiglio ristretto, signori feudali che si sono spartiti l’amministrazione del paese. Come anticipato, però, questa sarà solo una facciata. Ogni signore vorrà infatti mantenere il proprio potere a discapito degli altri, creando così piccoli segnali di caos nel Consiglio.