2. BABY REINDEER
- Disponibile su Netflix (1 stagione).
Siamo arrivati al titolo che tutti attendevano. Gran parte di voi l’ha vista, gran parte di voi ne ha parlato. E il risultato è indubbiamente il più sorprendente: l’impatto mediatico di questa miniserie, arrivata nel silenzio generale, è stato devastante. Ha attirato l’attenzione di tutti in tutto il mondo, per diverse settimane. E l’ha fatto per raccontare una storia importante. Una storia necessaria, vista la triste attualità dei nostri tempi. Parliamo, ovviamente, di Baby Reindeer, miniserie Netflix che ha ottenuto un successo fragoroso tra aprile e maggio.
Un successo meritatissimo: l’opera autobiografica di Richard Gadd (per chi non sapesse, interprete del protagonista) ha messo in luce le dinamiche complesse di un fenomeno complesso, facendo luce su un dramma vivido dei nostri tempi. L’ha fatto a modo suo e con la massima onestà, senza un filtro né la presunzione di esprimere dei giudizi. Un racconto intenso che ha scioccato il mondo, restituendoci una prospettiva differente sul tema dello stalking. E, soprattutto, lo spazio fertile per approfondire, pensare e magari agire, se necessario. Dopo la messa in onda della serie, infatti, si sono moltiplicate le richieste d’aiuto da parte degli uomini del Regno Unito, incoraggiati dal racconto della difficile esperienza di Richard Gadd.
Al di là di ogni potenziale valutazione sulla serie, questo conta più di tutto il resto. Noi, dal canto nostro, l’avevamo definita così in un articolo di qualche tempo fa: “Baby Reindeer supera abilmente la struttura binaria di una realtà che binaria non è mai anche nei casi più estremi, portandoci a tante domande necessarie prima ancora che a risposte definitive”. Secondo posto, e grazie.
- Impatto mediatico: 10.
- Impatto positivo sul pubblico: 9.5.
- Impatto positivo sulla critica: 9.
- Voto di Hall of Series: 9.
- Punteggio: 37.5.