- Ripley – Disponibile su Netflix
Di Ripley, in realtà, se n’era parlato parecchio ancora prima del suo arrivo su Netflix. Merito soprattutto di un celebre racconto che si era presentato in passato con illustri predecessori, e della presenza carismatica di Andrew Scott. Uno dei migliori attori della sua generazione, tornato in una serie tv con un ruolo finalmente da protagonista assoluto. Sì, di Ripley si era parlato parecchio, ma come? Con curiosità, senza eccessive certezze. Incuriosiva l’utilizzo intrigante del bianco e nero, riportato alla luce con una scelta stilistica coraggiosa e non necessariamente vincente. E incuriosiva capire come Andrew Scott avrebbe ridato vita a un personaggio del calibro di Tom Ripley, un antieroe che ha attraversato la storia del Novecento e sembra esser finalmente approdato in un’epoca narrativa più adatta alla sua ingombrante presenza.
Incuriosiva, ma che miniserie sarebbe stata Ripley? Sarebbe stata capace di reggere le importanti pressioni che avevano caratterizzato il suo ritorno in scena? Tante domande, poche risposte certe.
Ora, però, abbiamo una risposta definitiva: Ripley ha incantato il mondo, superando i confini qualitativi previsti e riproponendo la sua storia con modalità espressive inedite, frutto di un altro tempo ma adattate alle esigenze di una contemporaneità sempre alla ricerca di novità spiazzanti. Un capolavoro, vero: sette episodi caratterizzati da un gusto autoriale d’altissimo profilo, degno dei migliori esempi della golden age televisiva. Un prodotto maestoso, tra i titoli di punta di una Netflix ormai pronta alla rinascita dopo alcuni anni difficili. Il manifesto di una nuova era che prende spunto dai nobili esempi degli ultimi quindici anni: la qualità, alla fine, ripaga sempre. Anche quando si scambia la lucida audacia col volo pindarico di un folle. Ad avercene, di prodotti del genere. Prodotti che sanno sorprendere, e ribaltano prospettive ormai consolidate. Prodotti come Ripley, uno dei doni più graditi di un 2024 già ricco di gemme preziose.
Che bello, stupirsi ancora.
Antonio Casu
