È tempo di bilanci, come di consueto. Col 2024 che sta per terminare, e con il 2025 ormai alle porte, questi ultimi giorni dell’anno costituiscono il momento giusto per stendere un punto della situazione di ciò che gli ultimi 365 giorni ci hanno regalato. E noi ovviamente, da fedeli appassionati, non possiamo che pensare a quali sono state le migliori serie tv dell’anno. Puntiamo il mirino sul comparto drama, che anche in questo 2024 ci ha regalato titoli di altissimo livello. Tra attesissimi ritorni e sconvolgenti sorprese, è stato un anno più che positivo per le serie tv, e questi 5 titoli lo testimoniano apertamente.
Senza altri indugi, andiamo a scoprire, dunque, quelle che sono state secondo noi di Hall of Series le 5 migliori serie tv drama del 2024. Non è stato semplice, più che altro, stabilire l’ordine tra queste mastodontiche produzioni. Il dovere di classifica, però, lo richiedeva, per cui partiamo dal quinto posto, per addentrarci progressivamente verso il primo. Alla scoperta della serie tv drama che ci è piaciuta più di tutte in questo 2024 che ormai sta volgendo al termine.
5. Si parte da House of The Dragon 2 nella classifica delle migliori serie tv drama del 2024
Al quinto posto di questa classifica delle migliori serie tv drama del 2024 troviamo quello che era il ritorno più atteso dell’anno. Dopo la folgorante prima stagione, House of the Dragon ha fatto la sua comparsa in scena col secondo atto nei roventi mesi estivi. Ci aspettavamo tanto da questo secondo capitolo dello spin-off di Game of Thrones. La posta in palio era alta: alla sua uscita, House of the Dragon ci ha sorpreso moltissimo, mostrando una compiutezza che solo in casi eccezionali si vede in uno spin-off. Questa seconda stagione, dunque, aveva il compito di confermare l’altissimo livello della prima e globalmente ci è riuscita, anche senza, forse, toccare le vette del capitolo precedenti. Ma la quota d’altezza rimane vertiginosa.
Abbiamo assistito a una stagione maggiormente transitoria, in cui i fuochi di guerra, accesi e surriscaldati durante la prima stagione, si sono disseminati qua e là, andando a creare un clima ancora più rovente rispetto alla chiosa finale di due anni fa. La gestione dei tempi narrativi è stata l’argomento di maggiore discussione di settimana in settimana, ma questa è stata funzionale a creare, con meticolosa precisione, il contesto ideale per l’attesissima Danza dei Draghi, che promette di portare uno sconvolgimento raramente visto sul piccolo schermo. Con buona pace, sicuramente, di chi si attendeva maggiori sviluppi narrativi: uno dei massimi pregi di House of the Dragon, un po’ come nelle prime stagioni di Game of Thrones, sta nella cura dei dettagli e questa richiede tempo e spazio.
Per adempiere a questa aspirazione, la seconda stagione di House of the Dragon ha sacrificato, è vero, un po’ di ritmo narrativo. Tra questo, e il lievissimo calo di livello rispetto alla prima stagione, la serie tv di HBO non riesce nella nostra classifica ad andare oltre al quinto posto, ma siamo di fronte, comunque, a un ottimo risultato, considerando pure il fatto che la seconda stagione è tradizionalmente più ostica della prima. Un adagio che, per quanto scontato, rimane sempre efficace. Chiaramente, per il futuro, a questo punto, l’asticella si alza. La futura terza stagione di House of the Dragon sarà chiamata a rispondere ad alcune domande e alla prova della guerra. Ci arriverà però in condizioni ottimali, con un terreno spianato sapientemente e pronto ad accogliere il fuoco e il sangue del conflitto che verrà.
4. L’estetica incantevole di Ripley
Proseguiamo questa classifica delle migliori serie tv drama del 2024 con una delle più interessanti sorprese dell’anno. Il 2024 ha segnato una sorta di rinascimento di Netflix, con la piattaforma che ha sfornato alcuni titoli che non hanno solo fatto incetta di ascolti (come capita di frequente), ma che hanno finalmente accompagnato al consenso del pubblico anche quello della critica. Tra questi troviamo sicuramente Ripley, una vera e propria gemma prodotta dalla piattaforma di Los Gatos, che ha saputo di saper tornare a standard qualitativi altissimi che ci ha fatto intravedere solo a fasi alterne.
La serie tv adatta, come aveva fatto il celebre film del 1999 con Matt Damon, il romanzo di Patricia Highsmith Il talento di Mister Ripley (qui un confronto tra le diverse interpretazioni del personaggio). Lo fa con una cura estetica sensazionale, sfruttando sapientemente anche le location italiane che fanno da sfondo mozzafiato all’azione. Ripley è un’opera matura, che sfoggia sapientemente i propri punti di forza. La fotografia, innanzitutto, esaltata dal filtro in bianco e nero che conferisce spessore storico al racconto. I tempi narrativi, sapientemente dilatati per fare sfoggio della splendida cornice estetica e per dare spazio all’approfondimento del protagonista. Mister Ripley, appunto, interpretato sublimemente da un Andrew Scott in stato di grazie.
Tutti questi elementi, dunque, hanno concorso a creare una serie tv che è un piccolo gioiello. Da sottolineare, poi, c’è la manipolazione del genere noir che Ripley compie. In un’epoca di corsa alla riscrittura e alla variante sul tema, la serie di Netflix compie una scelta quasi contraria, rifacendosi ad atmosfere classiche e tradizionali, forti di un genere che ha segnato una grande epoca nella storia del cinema. Il tono adottato da Ripley, però, non si limita a riverberare quelle atmosfere, ma le attualizza, presentando un’opera che potremmo definire classicamente moderna. Un noir pieno di tensione, anche se relativamente scarno di azione, in cui il pathos si costruisce con le ombre, la luce e le sensazioni. Un vero e proprio tripudio, che omaggia il passato ma mantiene lo sguardo fisso sul presente.