Soltanto qualche giorno fa annunciavamo la classifica delle migliori Serie Tv Netflix secondo IMDB affermando quanto questa fosse preponderante nel mondo della serialità. Il sito da cui abbiamo tratto i migliori titoli del catalogo più importante del mondo è infatti uno dei più utilizzati in questo senso e raccoglie il pensiero universale rispetto a un determinato prodotto. In parole povere, IMDB è la nostra Bibbia, la luce che illumina il lungo corridoio seriale. Nessuna serie può scampare alla sua valutazione e alla sua classifica, e nessun prodotto può pensare che questo – in qualche modo – non condizioni il suo percorso nella serialità. In questo senso IMDB si distingue per diversi tipi di classifiche, anche quelle contenenti i titoli più ricercati e nascosti. La top 250 del sito è uno dei posti più ambiti in cui finire per una determinata Serie Tv e data la scarsità di posti e il vasto universo seriale, finirci non è così semplice come si potrebbe dedurre. Eppure, per fortuna, non mancano alcuni grandi nomi come Breaking Bad o I Soprano, The West Wing e altro ancora. Le migliori Serie Tv drammatiche di sempre sono infatti in bella vista già nella top 250 del sito, ed è il momento di capire quali siano – secondo la classifica – le 10 con la votazione più alta in assoluto. Vi avvisiamo: per un soffio non troverete nomi come Six Feet Under e Sons of Anarchy, e sappiamo questo sia fastidioso. Ma dieci posti sono davvero troppo pochi e accontentare chiunque è praticamente impossibile.
Accettata la mancanza di questi così validi titoli, andiamo a vedere la classifica delle 10 migliori Serie Tv drammatiche di sempre secondo IMDB
10) Succession – 8.8
Succession, con il suo arrivo, ha sedotto e rapito totalmente il mondo della critica. Con un numero magistrale di nomination e vittorie per ben due Emmy Awards consecutivi, Succession si afferma come uno dei prodotti contemporanei più amati, tant’è che perfino questo punteggio pari a 8.8 sembra non rendergli davvero giustizia. Il pubblico, soprattutto quello italiano, tende a conoscere questo nuovo colosso delle Serie Tv drammatiche ma non a dargli quel che davvero gli spetta. L’interesse nei confronti della serie è infatti sorprendentemente basso, anche se per fortuna qualcosa sta cominciando a muoversi. Piano piano Succession si sta facendo conoscere nella sua più intima identità fatta di potere, controllo, macchinazioni, morale e attualità. Il punteggio nella classifica di IMDB fa sperare che il riconoscimento da parte del pubblico stia finalmente per esplodere come in altri casi, restituendogli così il successo che merita.
9) The West Wing – 8.9
Distribuita nel 1999, The West Wing conquista una votazione pari a 8.9 su IMDB con il suo racconto politico e di vita che, da anni, viene considerato come quello più poetico e reale. The West Wing riesce infatti a catturare tutti i dettagli politici fondamentali e a riportarli creando un equilibrio tra la realtà e la finzione. Ambientata nell’Ala Ovest della Casa Bianca, narra le difficoltà sia politiche che personali del Presidente democratico Josiah Bartlet e del suo staff ripercorrendo la sua campagna elettorale per la sua prima elezione e il giuramento del suo successore otto anni dopo. The West Wing è un racconto di genere drammatico che non fa assolutamente niente per cavalcare l’onda della Tv del dolore. Perfino un argomento delicato come quello della sclerosi multipla viene trattato in modo reale e discreto senza mai drammatizzare troppo questa condizione che già si presenta da sola. Con astuzia concretezza e realtà, The West Wing scrive una delle prime e fondamentali storie politiche che più influenzeranno il resto dei prodotti del genere in futuro, e questa votazione così alta su IMDB ne è una dimostrazione.
8) When They See Us – 8.9
Con un punteggio pari a quello di 8.9, When They See Us ritorna anche in questa classifica dopo aver dominato quella inerente ai migliori prodotti Netflix. E’ evidente che la storia narrata non abbia in alcun modo lasciato indifferente nessuno di noi. Ciò che racconta è realtà, purtroppo, e non è neanche così lontano. E’ un incubo cominciato negli anni ’80 e che ha trovato la sua verità tanto, troppo tempo dopo. La storia dei cinque ragazzi del Central Park continua a vivere oggi come una macchia che non potrà mai esser smacchiata. E’ la colpa di un paese che ha deciso che avere un nome fosse più importante di avere un colpevole. E’ la colpa di un’America che ha scelto di sfogare la propria rabbia senza concentrarsi sul chi avesse davanti, accettando così che la giustizia non facesse davvero il suo corso ma, semplicemente, venisse utilizzata a proprio piacimento, secondo le proprie opinioni e non realtà. When They See Us ha aiutato questa storia nel non venir dimenticata, le ha concesso la possibilità di vivere in una nuova era e di ricordarci cosa sia davvero l’uguaglianza, la giustizia, il rispetto e il pregiudizio: quattro parole che oggigiorno sentiamo regolarmente, ma di cui non sempre conosciamo il significato.
7) Better Call Saul – 8.9
Better Call Saul non è soltanto il miglior spin off nella storia delle Serie Tv, è anche una delle migliori Serie Tv della storia. Nessuno, durante la visione di Breaking Bad, si sarebbe mai aspettato che tra i tanti personaggi ed eventi un eventuale spin off potesse concentrarsi sull’avvocato, ma così è stato. La mente di Gilligan è d’altronde imprevedibile e sempre pronta a stupire, ed è questo ciò che è avvenuto con Better Call Saul, il prodotto che ha apparentemente chiuso definitivamente l’era di Breaking Bad. Quel che ha fatto la differenza nello spin off è stato l’equilibrio con cui Gilligan è riuscito sia a far rivivere la serie madre sia a restituire una nuova identità al prodotto senza mai farlo sembrare un subordinato. I rimandi e i personaggi che conoscevamo hanno qui avuto una nuova evoluzione e una storia diversa da raccontare, ma comunque basata su un futuro ancora da conoscere e un passato già scritto che non poteva più essere cancellato. All’interno di Better Call Saul i protagonisti vivono tutto quello che li porterà a essere quel che sono durante Breaking Bad e, al contempo, affrontano le conseguenze di quello che sono stati in quel momento. Passato, presente e futuro dunque qui fungono come un mezzo attraverso il quale viene ricostruita una storia con tutti i suoi processi di crescita ed evoluzione. In qualsiasi modo evolva il mondo della serialità, Better Call Saul non sarà mai solo uno spin off, ma sempre una Serie Tv capolavoro capace di camminare con le proprie gambe anche senza l’aiuto di Breaking Bad.
6) Şahsiyet – 9.1
Con un punteggio pari a 9.1, Şahsiyet si afferma come una delle migliori Serie Tv drammatiche secondo la classifica di IMDB. La serie mette in campo argomenti delicati come moralità, malattia e limiti. Quand’è che le nostre azioni diventano condannabili, e cosa è che davvero porta a star male per queste? Il compierle o il ricordarle? Sono questi gli interrogativi che Şahsiyet affronta durante la sua narrazione trattando la storia di Agah, un pensionato di 65 anni a cui viene diagnosticata l’Alzheimer. In un primo momento accettare questa condizione sembrerà impossibile. Il suono di quella parola, fino a quel momento così lontana, rimbomba nella testa del protagonista senza sosta. Ma sarà solo questione di pochi giorni prima che le cose vedano una nuova luce. Un serial killer infatti terrorizza la città, e questo porta Agah a riflettere su tutto il male che si fa spazio nel mondo. Questa riflessione gli fa capire di poter agire per evitare che queste situazioni accadano e si ripresentino continuamente, e per questo motivo prende la decisione di uccidere tutti i serial killer che terrorizzano il posto in cui abita. Farlo, secondo la sua riflessione, non cambierà quel che pensa di se stesso, non plasmerà la sua moralità perché non potrà ricordare ciò che ha commesso. Ma le cose non sono così semplici, e questo – in un modo o nell’altro – Agah lo scoprirà ben presto.
5) I Soprano – 9.2
Un 9.1 suona quasi un insulto per I Soprano perché sembra non esservi alcun punteggio capace di restituire davvero la potenza di questo prodotto che ha fatto la storia. Un 9.1 non basta, ma non sarebbe bastato neanche un 10. I Soprano è la Serie Tv che più ha riscritto le sorti della nuova serialità influenzando alcune delle migliori Serie Tv drammatiche di sempre, non è dunque possibile riassumere tutto con un semplice numero. La figura dell’antieroe prende qui vita forse per la prima volta restituendoci la storia di un uomo tutto d’un pezzo che a un certo punto capisce di aver bisogno di parlare, di poter dire a qualcuno tutto ciò che lo porta a sentirsi vulnerabile, una condizione che non sempre si accetta. Così forte eppure così fragile. In quella sedia in cui siede per raccontare tutto quello che non va bene in lui o in chi gli sta attorno, sembra così piccolo da non sembrare davvero quello che la serie presenta nel ruolo di un boss mafioso. Definita dal New York Times come la più grande opera della cultura pop americana dell’ultimo secolo, I Soprano racconta la vita di Tony Soprano, boss della mafia italoamericana del New Jersey. La sua famiglia da sempre vanta importanti contatti con la Camorra. Soggetto ad attacchi di panico, Tony decide di iniziare un percorso terapeutico in cui racconta i turbamenti legati alla sua vita e alla sua famiglia, ponendo l’accento anche sul rapporto con la madre. La vita del protagonista conosce solo il caos interiore ed esteriore. Il perenne senso di pericolo lo porta a dover sistemare tutti gli affari prima che lo facciano altri, e il suo senso di frustrazione cresce a dismisura ogni volta che qualcuno della famiglia non lo considera davvero un boss. I Soprano diventa così una storia in cui tutto si intreccia e si disperde prendendo forma e sostanza nella testa del protagonista, un uomo che vince tante battaglie, ma non quella con se stesso.
4) The Wire – 9.3
Con un 9.3 che anche in questo caso sembra troppo poco per descrivere la potenza di questo capolavoro, The Wire si inserisce in questa classifica a un passo dal podio. Se non fosse che i primi tre posti sono occupati da titoli più che meritevoli, chiameremmo IMDB per cercare di capire come fare ad alzare il punteggio fino all’impossibile. Rimorsi a parte, The Wire è davvero una delle migliori Serie Tv drammatiche di sempre, la foto in copertina del genere crime. Ciò che inevitabilmente rende questo prodotto un vero e proprio capolavoro è il realismo con cui contraddistingue sia le piccole che le grandi cose. Nulla viene portato all’estremizzazione, neppure una cosa così semplice da narrare come l’operato della polizia. In quei casi, come abbiamo visto in questi anni, si chiude il cerchio dando vita a sparatorie e momenti di pura lotta e intrattenimento. In The Wire questo non c’è perché la narrazione fa spazio alla realtà delle cose e di un lavoro che non sempre si contraddistingue per l’adrenalina o la suspense. A volte, come racconta la serie, c’è anche altro come documenti burocratici, appostamenti che non portano a niente, prove inesistenti, tempi di attesa che alla fine si dimostrano utili. Perché The Wire non vuole urlare per fare rumore, vuole narrare la realtà di Baltimora, un città vittima di tanti, troppi crimini. Secondo molti fan, la vera protagonista della Serie Tv è proprio Baltimora con la sua imprevedibilità, disgrazia, povertà, dramma. In The Wire sussiste uno spazio realistico per tutto, sia che si tratti di agenti di polizia sia che si parli criminali. Ognuno di loro detiene una caratterizzazione capace di restituirci il dramma di una realtà che non è mai stata lontana da noi. Tutto ciò che viene raccontato, qualsiasi siano i mezzi, possiede infatti una realtà che a volte è solo più brava a nascondersi, ma esiste davvero.
3) Chernobyl – 9.4
Con un punteggio pari a 9.4, Chernobyl entra nella classifica delle migliori Serie Tv drammatiche di sempre secondo IMDB. E’ bastata una sola stagione composta da poche puntate per rendere questo prodotto eterno esattamente come ciò che ha raccontato. Nulla di quanto narrato in Chernobyl è infatti frutto di un’invenzione, purtroppo. La serie racconta infatti il terribile evento passato alla storia come La Strage di Chernobyl, uno dei fatti storici più disastrosi, drammatici e non soltanto per i ricordi, ma anche per le conseguenze tuttora presenti. Un argomento così delicato poteva essere raccontato magistralmente solo a una condizione: che ci fosse solo la verità, nient’altro che questa. Niente Tv del dolore, niente pietismo, niente romanticismi di mezzo, nessun finale dolce amaro. Ed è questo quel che accade in Chernobyl: il finale saluta il telespettatore lasciando fluire i nomi delle vittime che hanno perso la vita non soltanto durante il disastro, ma anche dopo. Perché la strage di Chernobyl non è un evento a se stante che si verifica una volta e basta. E’ un disastro che scoppia e si palesa una volta sola e che poi uccide di nascosto. Come una sanguisuga, si è attaccato ai sopravvissuti togliendogli quel che non gli aveva tolto prima. Quel che più ha reso un capolavoro questo prodotto biografico è stato l’estremo rispetto con cui si è presentato. Il rispetto di chiede il permesso per raccontare la storia non per sentire il rumore degli applausi una volta finito, ma il silenzio di chi si è fermato a riflettere.
2) Band of Brothers – 9.4
A un passo dal primo posto – con un punteggio pari a 9.4 – troviamo Band of Brothers, la Serie Tv che, narrando le tragedie della guerra, ha scritto una delle pagini seriali più importanti degli ultimi vent’anni. La magia è avvenuta attraverso una sola stagione composta da dieci puntate capaci di consegnarci un ritratto sincero di quell’assurdo e devastante momento. La cronologia degli eventi, la precisione storica, i dettagli che hanno reso Band of Brothers un manifesto per il genere non sono pregi che hanno camminato da soli. Band of Brothers non è infatti soltanto una grande Serie Tv dal punto di vista tecnico, ma anche emotivo. Il suo realismo in questo senso è stato necessario, e per far sì che le cose andassero in questa direzione è stato altrettanto necessario ottenere le testimonianze dei soldati sopravvissuti. All’interno della serie ascoltiamo infatti le parole di chi quel momento lo ha vissuto davvero, ed è attraverso quegli occhi che comprendiamo il dolore e il trauma che ognuno di loro porta con sé. Per questa ragione Band of Brothers fa assolutamente a meno di sentimentalismi o momenti estremamente drammatici lasciando che siano le piccole cose come gli occhi dei sopravvissuti o i dialoghi dei personaggi a restituirci l’immagine di un dramma che già si presenta da sé con il suo nome: guerra.
1) Breaking Bad – 9.5
Breaking Bad non è più una Serie Tv, è quasi la definizione di questo termine. E’ il prodotto che più ci ha messo d’accordo tutti restituendo soddisfazione (per usare un eufemismo) sia al pubblico più ricercato che quello più generalista. La storia di fondo è chiara: un uomo mediocre vuole lasciare la propria famiglia al sicuro prima di morire. Chiunque si approcci alla serie procede nella narrazione iniziale in questo modo, non sospettando forse cosa sia davvero Breaking Bad. Soltanto continuando si riesce davvero a cogliere l’essenza della serie comprendendo che, per prima cosa, vi sia il racconto di un uomo che scopre la sua vera natura passo dopo passo. Walter White è sempre stato Heisenberg, solo che non lo aveva capito. Più passa il tempo e più però comprende, e più comprende più gli piace. Quell’impero che ha messo su tutto da solo gli somiglia, detiene il suo stesso potere esattamente come la sostanza che produce. Può farti sentire a mille, può darti quello che vuoi ma prima o poi ti fa fuori. Per questa ragione Heisenberg era proprio come ciò che produceva: allearsi con lui avrebbe giovato, ma si sarebbe stati perennemente a rischio. Jess lo era, Mike lo era. Tutti, in un modo o nell’altro, lo erano. Esattamente come i tossicodipendenti con in mano quella sostanza. Breaking Bad è e sarà sempre la Serie Tv per eccellenza, l’esperienza di vita che ti fa dimenticare che, alla fine, si tratta solo di una Serie Tv.
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