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10 Serie Tv HBO con una prima puntata che non assomiglia a nient’altro

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Le prime puntate di una serie tv sono fondamentali: hanno il compito di catturare l’attenzione, presentare il tono della serie e creare così una connessione emotiva con lo spettatore. HBO ha perfezionato l’arte di introdurre mondi unici con pilot che sono rimasti impressi nella memoria del pubblico. Da atmosfere inquietanti a colpi di scena audaci, le serie HBO (che potete trovare qui in streaming) sono celebri per l’originalità e la capacità di sfidare le aspettative. In questo articolo esploreremo 10 tra le migliori serie tv HBO che, con la loro prima puntata, hanno ridefinito i canoni del piccolo schermo.

Nuovi metodi narrativi, stili visivi e approcci psicologici che difficilmente si trovano altrove: ogni episodio è un inizio senza eguali.

1) The Comeback

Lisa Kudrow nei panni della protagonista di The Comeback
credits: HBO

La prima puntata di The Comeback, sitcom HBO, è una perla più unica che rara, capace di ridefinire il concetto di metatelevisivo. La serie, ideata da Lisa Kudrow e Michael Patrick King, racconta le vicende di Valerie Cherish (interpretata dalla stessa Kudrow). Valerie è un’ex star di sitcom degli anni Novanta che tenta di rilanciare la propria carriera partecipando a un reality show dietro le quinte della nuova sitcom in cui recita un ruolo secondario. Ciò che rende speciale il pilot di The Comeback è il modo in cui racconta il declino della protagonista attraverso la lente di una telecamera onnipresente. L’episodio indaga sulla fragilità emotiva e l’umiliazione intrinseca nel mondo dello spettacolo. Sin dai primi minuti, Valerie appare come una donna che cerca disperatamente di aggrapparsi al suo passato. La protagonista sorride forzatamente anche quando è evidente che non sia più al centro dell’attenzione. 

Questo contrasto tra la facciata pubblica e la realtà privata è il cuore della serie e viene esplorato con un umorismo pungente, a tratti doloroso. La particolarità della puntata sta nel formato stesso: è girata come un reality show, con tagli e interviste che catturano momenti imbarazzanti e non filtrati della vita della protagonista. Questo stile documentaristico, unito alla performance della Kudrow, crea una sensazione di autenticità. Lo spettatore diventa in qualche modo complice del mondo disfunzionale di Hollywood. Inoltre, la scrittura lascia intravedere una profonda critica al sessismo e all’ossessione per la giovinezza nel settore dell’intrattenimento. Con questa puntata, trasmessa nel 2005, The Comeback si presentò come una serie avanti rispetto al suo tempo, capace di trasformare l’umiliazione personale in una forma d’arte metatelevisiva. È un debutto che, tra risate e imbarazzo, ha lasciato un segno indelebile nel panorama televisivo.

2) In Treatment 

Paul Weston, interpretato da Gabriel Byrne
credits: HBO

La prima puntata di In Treatment, tra le migliori serie tv HBO, intitolata semplicemente “Laura – Prima settimana”, è un esempio di come una serie possa esplorare l’intimità emotiva con un approccio minimalista e coinvolgente. Creata da Hagai Levi, In Treatment segue le sedute del terapeuta Paul Weston (Gabriel Byrne) con diversi pazienti, uno per ogni giorno della settimana. Già dall’episodio inaugurale, la serie stabilisce un tono unico e profondamente personale. L’episodio è interamente ambientato nello studio di Paul, dove Laura (Melissa George), una giovane paziente, confessa di essere innamorata del suo terapeuta. Questo colpo di scena non solo crea una tensione immediata, ma funge anche da catalizzatore per esplorare le dinamiche di potere e vulnerabilità tra paziente e terapeuta. Ciò che rende questa puntata unica è la totale assenza di artifici narrativi o visivi: non ci sono flashback, scene d’azione o ambientazioni diverse. L’attenzione è tutta sui dialoghi, sulle espressioni facciali e sui silenzi, che rivelano più delle parole.  

La particolarità della prima puntata di In Treatment sta nella sua capacità di immergere lo spettatore in un’esperienza intima e claustrofobica. La macchina da presa raramente si sposta dai due protagonisti, concentrandosi su ogni sfumatura delle loro emozioni. Da una parte Laura, con la sua fragilità e il suo desiderio di attenzione, dall’altra Paul, con il suo equilibrio apparente ma incrinato dalla rivelazione. I due protagonisti incarnano un dramma che si svolge tutto sul piano psicologico. L’unicità di In Treatment, in generale, risiede nella sua struttura narrativa: ogni episodio è una singola seduta. In questo modo lo spettatore assume il ruolo di vero e proprio testimone di un percorso terapeutico in tempo quasi reale. Questo approccio permette di esplorare temi universali come l’amore, il desiderio e il dolore, rinunciano a qualsiasi futile spettacolarizzazione.

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