Era l’8 novembre 1972, e tutto stava per cambiare. HBO era appena diventata realtà. A quei tempi non si poteva sapere, ma in quell’esatto giorno era appena nata una delle emittenti televisive più importanti di sempre. Attraverso HBO nacque la figura dell’antieroe grazie a Tony Soprano, si cominciarono a mettere in luce le Serie Tv antologiche e si sviluppò una narrazione che andava oltre i tabù passando dall’approfondimento di temi come la salute mentale fino ad arrivare alla libertà sessuale. Giorno dopo giorno e anno dopo anno, abbiamo così potuto conoscere alcune delle migliori Serie Tv HBO di sempre, dei capolavori senza tempo che fanno e faranno parte per sempre della cultura seriale.
Alcuni sono arrivati per primi influenzando il futuro, e altri – invece – hanno raccolto il passato portando avanti il grandissimo successo dell’emittente. Passando da I Soprano a Game of Thrones (disponibili su NOW) HBO non ha mai perso il suo tocco mantenendo alto quel livello che l’ha portata a essere la dimora di alcuni dei capolavori più importanti di sempre.
Cercando di allargare gli orizzonti, proviamo insieme a capire quali siano le migliori Serie Tv HBO di tutti i tempi. Da questa sontuosa lista escluderemo però le miniserie HBO a cui dedicheremo uno spazio tutto proprio in un articolo che pubblicheremo nei prossimi giorni (non troverete, per questa ragione, serie stratosferiche come Chernobyl o Band of Brothers). Non resta nient’altro da fare dunque, se non cominciare questo lunghissimo viaggio che parte dal 1997, anno di distribuzione della grandissima OZ.
Da OZ a House of the Dragon a tantissimo altro: ecco le 20 Migliori Serie TV HBO di tutti i tempi
1) OZ
Come anticipato, tra le migliori Serie Tv HBO di tutti i tempi spicca di certo OZ, una produzione tanto dura quanto impeccabile. Nata nel 1997, OZ racconta in modo claustrofobico la vita del carcere penitenziario Oswald. Dimenticate adesso qualsiasi tipo di parallelismo, perché niente è mai stato così duro come quel che questa Serie TV HBO ci racconta. Come abbiamo detto anche qui, OZ non fa sconti a niente mettendo al centro della propria narrazione una storia che non conosce sfumature o delicatezze. Niente Orange is the new Black o altre narrazioni simili. Solo il male, la violenza e una moralità dimenticata. Questo concetto viene infatti messo in discussione non soltanto dai detenuti, ma anche dalle guardie, dall’ufficio di amministrazione, perfino dal prete. La domanda delle domande, infatti, resta ancora oggi la stessa: se qualcuno, lì dentro, conservi o meno una traccia di umanità.
Ogni giorno a Oswald prosegue con la paura di non poter sopravvivere e la certezza che non via sia via di fuga. Non esiste infatti alcuna sicurezza, alcuna speranza. Le lotte per la sopravvivenza sono il pane quotidiano di ogni episodio, ma soprattutto sono il modo con cui i detenuti cercano di difendersi da chi li tratta come carne da macello. Con un occhio attento alla società, OZ racconta così uno spaccato violento e senza luce in cui l’Inferno trova un posto sulla terra, mentre il Purgatorio viene considerato come un ambiente a cui è impossibile accedere. In OZ non vi sono d’altronde vie di mezzo, ma solo la cruda realtà di una storia spietata che, ancora oggi, resta uno dei colpi più importanti di casa HBO.
2) Sex and the City
Era il 1998, e Sex and the City dava vita a una Serie Tv rivoluzione e rivelazione. Il mondo femminile, fino a quel momento raccontato spesso tramite stereotipi, dava finalmente una voce alla libertà sessuale, all’indipendenza, all’emancipazione. Le quattro protagoniste vivono infatti una vita libera, passata tra la carriera e un’esistenza in continuo movimento. Non sono madri di famiglia, non subito almeno. Non sono subordinate a un uomo. Sono solo loro, loro stesse. Con pregi e difetti, vizi e virtù. Attraverso questo espediente, la figura femminile viene così raccontata senza più tabù facendo luce anche su argomenti che spesso non venivano affrontati. La libertà sessuale fu il primo fra tutti.
Ma non solo. Sex and the City, nella sua iconicità, ha saputo parlare anche dell’amicizia andando oltre le solite tematiche sentimentali. Seppur presenti e forti, i rapporti sentimentali vivono in una dimensione secondaria e subordinata solo alle protagoniste. Prima di Mr.Big o qualsiasi altro uomo, esistono infatti Miranda, Samantha, Carrie e Charlotte. Sono loro la luce di questa storia, la loro amicizia e la loro carriera. Tutto il resto vive in uno spazio ridotto. In questo modo, Sex and the City ha scritto una delle storie femminili più importanti di sempre, dando vita a una Serie Tv necessaria anche dal punto di vista socioculturale. Con cinquanta nomination agli Emmy Award e 24 ai Golden Globe, Sex and the City resta ancora oggi una delle Serie Tv HBO più premiate di sempre con un totale di ben 15 vittorie.