Vai al contenuto
Home » Serie TV » 7 Serie Tv HBO che non sono molto conosciute in Italia (ed è un vero peccato)

7 Serie Tv HBO che non sono molto conosciute in Italia (ed è un vero peccato)

migliori serie tv hbo

La comedy più avanguardista tra le migliori serie tv HBO – The Comeback (2005-2014)

  • Stagioni: 2
  • Puntate: 21.
  • Disponibile su Sky e Now.

Passiamo ora a una storia televisiva a dir poco tormentata. The Comeback, serie scritta da Lisa Kudrow – la celebre Phoebe Buffay di Friends, anche protagonista della serie – in tandem con Micheal Patrick King, autore di Sex and the City e creatore di 2 Broke Girls, ha infatti all’attivo due sole stagioni, realizzate l’una a nove anni di distanza dall’altra. Nata nel 2005, era stata cancellata a causa dei bassi ascolti realizzati, per poi tornare nel 2014 con un secondo ciclo di episodi. Ufficiosamente, la serie era stata rinnovata per una terza stagione, ma dopo un decennio stiamo ancora ad aspettare Godot. Basta questo, per dare l’idea della sua storia tormentata? No, proviamo a ridurre i concetti con una sintesi brutale: The Comeback è stata capita da parte della critica ma non è stata capita affatto dal pubblico. Quando l’ha capita, era ormai troppo tardi.

The Comeback, meta-comedy che ha disvela con sarcastico cinismo il lato oscuro del mondo dei reality, è una serie che ha avuto il problema di essere arrivata prima del tempo.

Era avanti di almeno quindici anni, nel 2005. E non è un caso che sia uno di quei titoli che il mondo sta riscoprendo negli ultimi tempi, offrendo un riconoscimento postumo a una produzione che con ogni probabilità è ormai morta e sepolta.

Un peccato, assoluto: il panorama delle comedy contemporanee avrebbe un gran bisogno di un titolo come The Comeback, e i tempi sarebbero oggi maturi per offrirle finalmente il giusto riconoscimento. Padre tempo, d’altronde, opera in silenzio, e siamo certi che l’impatto odierno sarebbe completamente diverso rispetto a quelli del 2005 e del 2014. Sono passati dieci anni, perché non riprovarci? La HBO dovrebbe pensarci seriamente: è ancora in tempo per offrire una degna chiusura a un racconto ingiustamente sospeso nella storia.

We Own This City (2022)

migliori serie tv hbo

Rotten Tomatoes la presenta così: Erede spirituale di The Wire con una prospettiva ancora più pessimistica sulle forze dell’ordine, We Own This City esplora abilmente le vite di individui compromessi per dipingere un quadro generale di corruzione sistemica”.

Andy Greenwald, sulle pagine di The Ringer, si sbilancia parecchio a proposito dell’interpretazione di Jon Bernthal, protagonista di We Own This City: “Una delle più grandi performance televisive di questo secolo”.

Mettiamo insieme le due recensioni, con un sunto: abbiamo a che fare con l’erede di The Wire, una delle migliori serie tv HBO di tutti i tempi (una delle migliori e basta, a dirla tutta), con un protagonista d’alto profilo che ha qui offerto la performance della vita. Risultato: quanti di voi conoscono We Own This City, nonostante sia una serie piuttosto recente e ben distribuita da Sky? Pochi, pochissimi. Qualcuno sicuramente sì e si paleserà tra i commenti, ma basta questo per rendere giustizia a una miniserie del genere?

Beh, no. Senza alcun dubbio. Un peccato, assoluto: la miniserie punta a evidenziare le storture delle forze d’ordine americane con una prospettiva brutale e senza alcun filtro, esplodendo attraverso le interpretazioni di un cast in grandissima forma.

Temi di forte attualità si esprimono così in un quadro organico degno delle migliori serie tv HBO, trovando però dall’altra parte una certa freddezza.

Da parte del pubblico italiano, ma anche di parte della critica e degli esperti del settore: la totale assenza di nomination ai premi più prestigiosi (Emmy in primis) certifica la sostanziale indifferenza che ha fatto cadere rapidamente nel dimenticatoio una serie scomoda che avrebbe meritato un destino diverso. La serie, in ogni caso, è disponibile su Now: recuperatela. Sarà un’esperienza difficile, ma ne varrà la pena.

Noi, dal canto nostro, l’avevamo recensita con un pezzo in cui avevamo evidenziato le forti analogie con The Wire: l’autore, d’altronde, è lo stesso.

Pagine: 1 2 3 4 5