7. The Exorcist
Nasce come sequel dei film L’esorcista e L’esorcista II-L’eretico e si sviluppa in due stagioni, entrambe prodotto e distribuite da Fox (solo in seguito, per un breve momento, disponibile su Disney+, poi cancellato perché non adatto al pubblico della piattaforma). La serie The Exorcist si propone di raccontare una storia simile a quella che ben conosciamo, del celeberrimo film del 1973: una coppia è preoccupata che nella loro casa vivano degli spiriti maligni, delle presenze losche e non riconducibili a niente che sia spiegabile. I due sono preoccupati soprattutto per una delle figlie che mostra di avere comportamenti poco usuali per la sua età. Per farsi aiutare, decidono quindi di chiamare due preti, Padre Thomas e Padre Marcus, molto diversi tra loro ma anche molto determinati. La trama avrà, ovviamente, vari risvolti e vari plot twist che portano lo spettatore a rimanere costantemente col fiato sospeso, in una storia che sicuramente conosce bene ma che non si stanca mai di vedere. È un classico, insomma, e oltre al nome The Exorcist eredita dal suo predecessore anche una buona dose di qualità narrativa che la rende un’ottima serie tv che può entrare di diritto tra le migliori serie tv horror di sempre.
6. Marianne
Marianne è una serie tv horror francese, distribuita da Netflix nel 2019 e cancellata dopo una sola stagione. La storia è apparentemente semplice e più volte utilizzata nelle narrazioni horror: una donna torna nella sua città natale per indagare sulla madre di una sua amica che dice di rivedersi nel soggetto che la protagonista scrive nei suoi romanzi. Il soggetto in questione è la strega Marianne, che porta una grande fortuna editoriale alla protagonista ma che le darà, in questa vicenda, del filo da torcere. È, quindi, la classica storia della fantasia che irrompe nella vita reale; il mondo inventato e il mondo vero si confondono e rendono gli esseri umani terrorizzati e increduli. La serie Marianne conquista soprattutto per la sua attenzione ai dettagli e alle emozioni: la psicologia della protagonista Emma è uno degli spunti più delineati dell’intera serie. I fan, infatti, apprezzano soprattutto il parallelismo che si crea tra il dolore e l’ansia personale della protagonista e il dolore e la tensione che si crea intorno all’indagine che porta avanti. È come se Marianne fosse una serie horror che prende la decisione di sperimentare degli espedienti narrativi polizieschi. Il connubio funziona.
5. Penny Dreadful
Dal 2014 al 2016, con le sue tre stagioni canoniche (è stato fatto uno spin-off nel 2018) Penny Dreadful ha spaventato tantissimi fan i quali, inutile dirlo, se ne sono anche innamorati. Penny Dreadful è una serie tv horror molto particolare, che vanta un forte ascendente da ogni parte della letteratura horror e che riesce a coniugare elementi diversi in modo totalmente originale e interessante. Il protagonista è Ethan e intorno a lui, volente o nolente, iniziano a gravitare alcune figure della bassa società londinese. Siamo nel 1891 e a Londra i bassifondi sono la normalità. Il protagonista si imbatte così, per i motivi più disparatai solitamente riguardanti sesso e vizi vari, in alcuni personaggi che già conosciamo molto bene: il dottor Victor Fankestein, il professor Van Helsing, il bellissimo Dorian Gray. Insomma, Penny Dreadful convince prima di tutto per la curiosità che da subito suscita nel mettere in gioco, al fianco degli umani più normali, alcuni dei personaggi più famosi della letteratura inglese e non solo. Lo statuto di serie tv horror Penny Dreadful non lo chiede, se lo prende senza permesso e ne fa un baluardo. E lo fa bene: le storie che intreccia con quelle che già conosciamo sono convincenti e mai banali, attirano e non annoiano, riesce a coinvolgerci anche quando parte della storia la conosciamo già. Insomma il suo punto di forza è che riesce a rianimare la letteratura e renderla ancora più coinvolgente.
4. The Haunting of Hill House
La storia di Hill House comincia con il libro L’incubo di Hill House di Shirley Jackson, del 1953, uno dei capisaldi della letteratura horror contemporanea; continua poi nel 1999 col film Haunting-Presenze; dopodiché finisce, almeno per ora, con The Haunting of Hill House, serie tv horror creata da Mike Flanagan per Netflix, nel 2018. La storia parte dalla famiglia protagonista, i Crain, che si trasferisce in una casa decadente, appunto Hill House, con l’intento di ristrutturarla e poi rivenderla. Basterà una sola notte a cambiare tutto, a terrorizzare un’intera famiglia e a convincerla a scappare dalla magione di Hill House. La storia si fa affascinante soprattutto da questo punto in poi, quando veniamo catapultati a trent’anni dopo l’accaduto. I cinque fratelli Crain si sono rifatti una vita, o almeno ci hanno provato, ma per un insignificante espediente sono costretti a tornare in quella casa, dove hanno visto per l’ultima volta il padre con cui non hanno più nessun tipo di rapporto. Sarà da qui che si creeranno delle situazioni che definiremmo classiche per la narrazione horror ma che non risultano, comunque, mai scontate. Flanagan, infatti, riesce a coniugare perfettamente la storia familiare con le dinamiche horror e lo fa delineando due linee temporali assolutamente chiare e mai confuse. The Haunting of Hill House ha tutti i presupposti per essere una delle migliori serie tv horror di sempre e forse, ad oggi, il suo potenziale non è ancora uscito al 100%.