9) Killing Eve
Basata sulle novelle Villanelle di Luke Jennings, Killing Eve vede protagoniste due donne molto diverse tra loro ma che ben presto si trovano ad essere legate da un’ossessione reciproca che metterà a repentaglio le loro stesse vite. Eve, interpretata da Sandra Oh, è un’annoiata addetta dell’intelligence britannica reclutata da una divisione segreta all’interno dell’MI6 che dà la cacca un assassino internazionale di nome Villanelle, una psicopatica ed elegantissima killer di professione.
L’autrice di questo piccolo gioiello, Phobe Waller-Bridge, riesce a costruire universi femminili con una talentuosa capacità che abbiamo già potuto ammirare in Fleabag. In questo racconto, di particolare rilevanza, è senz’altro una declinazione di ruoli al femminili che nelle spy story più canoniche vengono riservati alla controparte maschile.
10) Big Little Lies
Big Little Lies, creata da David E. Kelley, si basa sull’omonimo romanzo di Liane Moriarty. Le protagoniste, rappresentate da un cast di attrici pluripremiate, sono tre madri: Celeste Wright (Nicole Kidman), Madeline Mackenzie (Reese Witherspoon) e Jane Champman (Shailene Woodley), che vivono in un quartiere residenziale ed elitario a Monterey, una tranquilla città della California.
Frequentando la stessa prestigiosa scuola, i figli delle tre donne porteranno le madri a incontrarsi e iniziare a frequentarsi. Improvvisamente, le loro vite vengono sconvolte da un misterioso quanto brutale omicidio, il quale le coinvolgerà nella ricostruzione di un mistero attraverso nuovi dettagli, voci di corridoio, malelingue, dubbie testimonianze. Un quadro femminile alquanto approfondito in cui non si rilevano stereotipi convenzionali ma un’attenta indagine scandagliata.