11) The Handmaid’s Tale
The Handmaid’s Tale, ideata da Bruce Miller, si basa sul romanzo del 1985, Il racconto dell’ancella, dell’autrice canadese Margaret Atwood.
Ci troviamo negli Stati Uniti, in un futuro non troppo lontano, il regime teocratico totalitario di Gilead crea una nuova società divisa in rigide classi sociali. Il drastico calo di fertilità umana ha reso necessario individuare donne fertili, ribattezzate “Ancelle”, le quali sono assegnate alle famiglie elitarie dove subiscono stupri rituali da parte del proprio padrone con lo scopo di dargli dei figli.
Protagonista è Difred, interpretata dalla magistrale Elisabeth Moss, che ricorda con nostalgia il suo passato in cui viveva serenamente con suo marito e sua figlia. Sottoposta a queste brutali regole di sottomissione, si farà strada in lei la voglia di lottare e la speranza di poter tornare un giorno libera e ritrovare la sua bambina.
Una serie connotata da un simbolismo del colore estremamente evocativo che definisce i toni e le atmosfere rendendole parte integrante dello stesso racconto delle emozioni dei personaggi.
12) Scandal
Questa volta approdiamo nell’universo di Shonda Rimes con Scandal, un thriller politico creato in collaborazione con Betsy Beers.
Il ruolo della protagonista Olivia Pope, interpretata da Kerry Washington, si ispira a Judy Smith, l’ex addetta stampa del presidente statunitense George H. W. Bush.
Forte e determinata, carismatica e temuta, Olivia dedica la sua vita a proteggere difendere l’immagine pubblica dei potenti, tra cui il Presidente degli Stati Uniti. Tuttavia la donna deciderà di lasciare questo lavoro e inaugurare un proprio studio, affiancata da un validissimo staff, con l’obiettivo di ripristinare l’immagine di personalità pubbliche investite da uno scandalo, o in procinto di esserlo, procedendo con indagini in parallelo con gli organi di giustizia e spesso al limite della legalità. Indispensabile sarà gestire le verità, oscillando fra il suo svelamento o con il suo occultamento.