Migliori serie tv italiane del 2024 – 4. Qui non è Hollywood
- Disponibile su Disney+.
- Stagione: 1.
Avete presente cosa abbiamo appena detto a proposito di Dostoevskij? Ecco, avremmo potuto scrivere altrettanto per Qui non è Hollywood. Sì, un quarto posto tra le migliori serie tv italiane del 2024, ma molto di più. Con una variabile in più: le premesse di Qui non è Hollywood erano state disastrose. Pochi avevano creduto nell’opportunità di realizzare una serie tv su uno dei casi di cronaca italiana più terrificanti degli ultimi anni (il delitto di Avetrana), pensando erroneamente che non potesse venir fuori un’opera davvero significativa (o comunque ben fatta). Le premesse negative, oltretutto, erano state accompagnate dalle numerose polemiche della vigilia: dalle critiche per il poster ufficiale ai problemi legali che avevano portato allo slittamento dell’uscita e al cambiamento del titolo, le basi non erano state certo tra le migliori.
Poi è arrivata, l’abbiamo vista e le prospettive sono cambiate completamente. L’approccio è stato il migliore possibile: il prodotto è confezionato benissimo da ogni punto di vista, il cast ha offerto alcune prestazioni attoriali fenomenali e Qui non è Hollywood è emersa per quello che vale davvero. Una serie tv che riesce a raccontare in modo delicato e rispettoso una storia affrontata troppo spesso nel modo sbagliato, e che restituisce tutte le potenzialità del nostro movimento attraverso la valorizzazione di autori e attori che hanno molto da dire in Italia e nel mondo. Mai giudicare una serie tv dalla copertina. O meglio, dal poster.
3. Hanno ucciso l’Uomo Ragno
- Disponibile su Sky e Now.
- Stagione: 1.
In questo caso, abbiamo quasi terminato le parole. E non certo per mancanza di stimoli o di temi. Al contrario, tutti hanno avuto voglia di parlare di Hanno ucciso l’Uomo Ragno. A molti è mancata ancora prima della conclusione: da quanto non succedeva? Un’esperienza collettiva, fino in fondo. Un sentimento comune che si esprime attraverso la soggettività di ognuno di noi. Un evento, vero e proprio: in un mondo nel quale il pubblico è sempre più frammentato e distribuito tra gli innumerevoli titoli a disposizione, la serie di Sydney Sibilia è un focolare. Il centro di un intero Paese per qualche ora, vissuto attraverso un viaggio che gran parte di noi ha avuto affrontare.
Sì, un viaggio nei ricordi. Ma fino a un certo punto: Hanno ucciso l’Uomo Ragno è anche la storia della nascita degli 883, ma è prima di tutto una storia che abbiamo vissuto o che avremmo voluto vivere. Una storia di provincia che si trasferisce dall’esperienza dei singoli al sentimento popolare. E che guarda avanti almeno quanto ha guardato alle sue spalle.
Anche in questo caso, non era mancato lo scetticismo iniziale: molti si erano domandati cosa se ne sarebbero fatti di una serie tv sugli 883, ma a posteriori è semplice rimarcare quanto fossero stati miopi.
La naturale conseguenza, allora, è un posto tra le migliori serie tv italiane del 2024. “Grazie mille”, canterebbe qualcuno.