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10 Serie Tv italiane che hanno stupito tutti negli ultimi 5 anni

Amazon Prime Video

Anna

“Un’epidemia, ‘la Rossa’, causata da un virus proveniente dal Belgio ha provocato la morte di tutti gli adulti. Solo i bambini ne sono immuni, fino al raggiungimento della pubertà. Anna è una ragazzina tredicenne che, dopo la morte della madre, cerca di proteggere in ogni modo il fratellino Astor. Per difenderlo da pericoli esterni lo tiene isolato nella casa di famiglia, mentre lei si allontana in cerca di cibo e provviste. Un giorno, Astor viene rapito da una banda di bambini, i ‘Blu’. Anna è costretta a mettersi in viaggio alla ricerca del fratellino”.

Una serie post-apocalittica italiana, dai tratti distopici? Wow. Firmata da Niccolò Ammaniti, uno degli scrittori italiani più importanti degli ultimi anni? Doppio wow. La sinossi, riportata sopra, esplica solo in parte il potenziale gigantesco di una miniserie (targata Sky) che ha incantato il pubblico nel 2021. A proposito di produzioni Sky ambiziose, questo è uno dei picchi più alti: un survival drama che affonda le radici su una lunga tradizione internazionale, trasferita nel nostro Paese grazie a una firma d’altissimo profilo, autrice del romanzo da cui è tratta Anna.

Se ne parlò parecchio quando uscì nel 2021, ma questa serie avrebbe meritato ancora più attenzione da parte del pubblico: il genere è in forte ascesa negli ultimi anni, e trova attraverso Anna una chiave intimistica che punta sulla forza di temi e personaggi più sulla spettacolarizzazione degli eventi. L’immersione in questo mondo angosciante porterà a riflessioni approfondite e a una visione alternativa del mondo, messo alle strette nel suo periodo più buio. Un prodotto meraviglioso, dall’inizio alla fine. Da riscoprire oggi, a tre anni dalla prima messa in onda: l’impegno di Sky ci ha regalato una piccola gemma, adatta al pubblico italiano quanto a quello globale.

Esterno Notte

Esterno notte
Esterno notte
  • Disponibile su Netflix e RaiPlay

Signore e signori, Marco Bellocchio. Uno dei registi italiani più influenti degli ultimi decenni, messosi al servizio di una storia già affrontata in passato attraverso la sua visione peculiare: il caso del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro. Una storia che ha segnato profondamente il percorso del nostro Paese, e che trova in Esterno Notte un’espressione alternativa e originale. Un’espressione che ha confermato ancora una volta la notevole freschezza artistica del regista 84enne, capace di segnare l’ultima era televisiva italiana con un’opera straordinaria.

Nata come film, la Rai l’ha proposta col formato della miniserie in quattro puntate, ottenendo ottimi riscontri sia dalla critica che dal pubblico.

Si premia, in particolare, l’audacia narrativa con cui ci si è approcciati a una vicenda fin troppo nota, trovando in ognuno dei personaggi coinvolti qualcosa di straordinario da raccontare. Una storia che non riscrive la storia ma la adatta ai gusti contemporanei, dando tanto spazio all’impulso creativo quanto alla centralità del racconto. Una chiave virtuosa che mostra la storia con occhi diversi, e un piglio investigativo capace di dato vita a un piccolo capolavoro. Tutto ciò, porta Esterno Notte a un livello superiore. Un livello raramente eguagliato dalla serialità italiana, soprattutto nel campo di una narrazione storica come questa. Marco Bellocchio, però, è fatto di un’altra pasta e ha fatto centro ancora una volta.

Dopo aver compiuto una prima operazione in tal senso nel 2003 col film Buongiorno, notte, Esterno Notte ha riportato in vita Aldo Moro per una seconda volta. Per mostrarcelo con occhi diversi, e per fare luce su una vicenda ancora oggi caratterizzata da troppi coni d’ombra.

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