Petra
- Disponibile su Sky e Now
Si è parlato tantissimo di Paola Cortellesi nell’ultimo anno. Merito del successo incredibile del film che ha segnato il suo esordio alla regia, C’è ancora domani, e di un’opera che ha riscritto tanti dei record del nostro cinema. Si parla meno, invece, dell’ottimo lavoro che ha fatto negli ultimi anni con un crime dallo stile davvero caratteristico: Petra. Composta attualmente da due stagioni per otto episodi complessivi, la serie Sky compie un’operazione interessantissima all’interno di un genere piuttosto affollato. Sembra difficile, ormai, raccontare qualcosa di inedito con un crime, ma Petra riesce comunque nell’impresa.
Tratta un ciclo di romanzi della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, Petra Delicato (trasposizione italiana di Petra Delicado) è un’ispettrice sui generis che affronta una nuova carriera nel mondo delle investigazioni dopo aver abbondonato un importante percorso da avvocato. Come suggerisce il nome stesso, ha un carattere fragile in cui si abbina un’apparente durezza con una profonda sensibilità, portandola ad approcciarsi ai casi con un taglio tutto suo. Petra si inserisce efficacemente nel fruttuoso filone del noir mediterraneo, trasferendo da Barcellona a Genova il fulcro della sua narrazione.
L’operazione, accolta inizialmente con una certa freddezza, sta dando i suoi frutti: in un panorama in cui i crime abbondano fin troppo e spesso s’assomigliano fastidiosamente, Petra apporta diversi elementi di novità premiati dal pubblico. Il genere, d’altronde, non fa mai la differenza: è l’approccio a esso che distingue i più meritevoli di attenzioni. C’è crime e crime, e poi c’è Petra: gli scemi preimpostati, evidentemente, non fanno per lei.
Strappare lungo i bordi
- Disponibile su Netflix
Alziamo ancora l’asticella, con l’ennesimo successo che nessuno aveva visto arrivare. Colpevolmente, a dirla tutta: Zerocalcare è un apprezzatissimo fumettista ed è un personaggio molto influente con un fandom davvero importante, ma pochi si aspettavano un impatto tanto significativo col mezzo televisivo. Adattare credibilmente le sue opere non è mai semplice, e chi ha visto La profezia dell’armadillo lo sa molto bene. Con Strappare lungo i bordi, però, l’operazione è andata ben oltre le aspettative. La serie animata, realizzata da Netflix e curata in ogni dettaglio dallo stesso Zerocalcare, è un ritratto generazionale potentissimo che ha coinvolto una platea fortemente trasversale, inedita per un autore del genere.
Strappare lungo i bordi è un’opera fortemente identitaria che non scende a compromessi né col pubblico né col mezzo. Qui si ritrova la visione del mondo di Zerocalcare, e una visione di sé e della propria storia personale in cui non è difficile immergersi e ritrovarsi. Un racconto intenso che combina una forte ironia con una componente drammatica altrettanto efficace, arrivando a conquistare tutti. In Italia e non solo: le barriere linguistiche create da un utilizzo interessante del dialetto romano, elemento che assume quasi i tratti di un personaggio a sé stante, non hanno impedito alla serie di ottenere un sorprendente successo anche all’estero.
Un successo fenomenale, poi replicato nel 2023 dall’opera seconda di Zerocalcare per Netflix, Questo mondo non mi renderà cattivo. Così come nel primo caso, emerge una forte genuinità e una capacità straordinaria di connettersi spontaneamente col pubblico, senza mai assecondarlo. Niente di più difficile, nel mondo di oggi.