Hall of Series – Comunità di Recupero non ha dubbi: sono queste le migliori Serie Tv poliziesche di sempre. In ordine di classifica, da Castle in poi, la nostra community ha riferito quelle che sono – secondo lei – le migliori produzioni del genere, partendo fin dagli anni ’60. Dai loro voti provenienti dal consueto sondaggio settimanale è infatti emersa una classifica che potrebbe soddisfare o far discutere alcuni di voi, perché lo sappiamo: a volte, soprattutto quando si tratta di classifiche, non è semplice avere la stessa visione. Prima di qualsiasi dubbio, però, è bene sottolineare che in questa lista non troverete la grandissima Mindhunter. Seppur con alcuni ingredienti del genere, infatti, la Serie Tv di David Fincher è in realtà un crime, e per questo motivo compare al primo posto nella classifica delle 10 migliori Serie Tv Crime secondo la nostra community (classifica che potete trovare qui).
Insomma, siamo pronti: il viaggio tra le migliori Serie Tv poliziesche di sempre secondo la nostra community Hall of Series – Comunità di Recupero può ufficialmente cominciare, e riserverà non poche sorprese.
Da The Blacklist a Criminal Minds: ecco le 10 migliori Serie Tv poliziesche di sempre secondo Hall of Series – Comunità di Recupero
10) Castle
Cominciamo questo viaggio tra le migliori Serie Tv poliziesche secondo la nostra community con Castle, una produzione del 2009 che è presto stata considerata come una vera e propria innovatrice del genere. Trasmessa dalla ABC, Castle prende il suo nome dall’omonimo protagonista, uno scrittore di libri gialli che vede presto diventare le sue pagine realtà. L’autore viene infatti chiamato dal New York City Police Department per un caso da risolvere estremamente ambiguo che sembra prendere spunto proprio da una delle sue pagine. Collaborando con la detective Kate, Richard si scopre presto non solo un abile scrittore di gialli, ma anche un degno pratico della materia. Non è solo teoria, la sua. E’ anche concretezza. Scoprendosi entusiasta di questa opportunità, chiede di poter collaborare in modo permanente, ottenendo una risposta affermativa.
Da quel momento, Richard e Kate diventeranno uno dei dui più intriganti delle Serie Tv poliziesche. Una coppia fatta di opposti e contraddizoni, ombre e luci. Di certo, una delle punte di diamante di questa Serie Tv che – seppur spesso sottovalutata (ma non dalla nostra community) – ha deciso di mettere in campo non solo casi da risolvere, ma anche l’evoluzione di un rapporto complesso. Con una struttura coerente, Castle comincia ogni episodio con l’arrivo di un nuovo caso da risolvere, alcune false piste e poi la rivelazione conclusiva che fa luce su ogni interrogativo.
Vedremo così Kate e Richard entrare a tutti gli effetti all’interno di un tunnel in cui l’umanità sarà messa in ginocchio da azioni orribili e un modo diverso di voler risolvere la questione. Lei, d’altronde, non riesce a comprendere il grande entusiasmo di lui. E lo scrittore, d’altrocanto, non riuscirà a star dietro a quella nuvola che insegue in ogni dove la detective. Almeno fino a quando non sboccerà quel sentimento che li ha legati fin da subito, ma da cui spesso sono scappati. Non fatevi però ingannare: seppur con un espediente amoroso – che potrebbe rendere Richard e Kate la copia di altre coppie del genere – Castle racconta qualcosa in un modo tutto proprio, dando a questo legame una prospettiva e un’intensità da non sottovalutare.
9) The Blacklist
Al nono posto tra le migliori Serie Tv poliziesche secondo Hall of Series – Comunità di Recupero troviamo The Blacklist, una produzione che purtroppo viene spesso snobbata, almeno qui in Italia. Eppure non dovremmo, soprattutto considerando alcuni degli ingredienti principali di questo poliziesco che, tra le tante cose, usufruisce anche di una grande figura: quella dell’antieroe. Da sempre motivo di fascino, l’antieroe rappresenta spesso uno dei punti di forza delle produzioni, sia per le basi su cui affonda, sia per il suo aspetto interiore diviso tra la condanna nei confronti del male e le contraddizioni della natura umana. Questa figura viene qui affidata a Raymond Reddington, uno dei criminali più ricercati dall’FBI che, sorprendentemente, sceglie di costituirsi.
Un uomo straordinariamente intelligente, ostinato e avido come lui non farebbe mai una mossa del genere. Significherebbe una resa, e le menti come lui non scivolerebbero mai dentro una simile umiliazione. E infatti, Raymond non si costituisce per moralità o responsabilità ma, al contrario, per concretizzare un piano ben studiato nei minimi particolari. L’intento del protagonista è infatti quello di collaborare con l’FBI e arrestare tutti i suoi antagonisti, così da poter fare una completa piazza pulita sul campo. L’FBI trova dunque in Raymond uno spiraglio attraverso il quale poter intervenire anche in casi all’apparenza impossibili da risolvere, trovando in Reddington valide piste ed espedienti per la cattura di ognuno dei ricercati. Per concretizzare questo accordo, Raymond ha però una richiesta: pretende di collaborare soltanto con Elizabeth Keen, una giovane analista da poco entrata nel mondo del crimine.
Entrando all’interno di questa indagine, Elizabeth svilupperà un rapporto ambiguo con Raymond. Il loro sarà infatti un legame che confonderà parecchio la Keen, non facendole mai davvero capire le intenzioni e la natura di chi ha di fronte. Perché, come detto, Raymond Reddington è un antieroe e, per tale motivi, è un uomo fatto di contraddizioni, piccole luci ma tantissime ombre. Un personaggio da cui, d’altronde, non si può non rimanere affascinati. Abile manipolatore, nasconde una natura complessa che andrà presto ben oltre qualsiasi previsione. Insomma, The Blacklist non è soltanto una delle migliori Serie Tv poliziesche: è anche un’analisi dettagliata della natura umana. Un’analisi che non fa sconti e che, in modo totalizzante, cerca di affrontare ogni aspetto del suo enigmatico protagonista.