5) Jericho
Jericho è un’esperienza televisiva tanto particolare quanto incompresa. Una serie tv post-apocalittica sfortunatamente poco conosciuta che riesce però a riflettere in maniera unica l’umanità all’indomani della fine dei tempi (ecco le 10 migliori serie tv che parlano della fine del mondo). Jericho, sia il contenitore-serie tv sia il contenuto-cittadina, diventa un microcosmo che riflette il meglio e il peggio della società. I cittadini di Jericho, guidati dall’astuto e carismatico sindaco Johnston Green, si trovano di fronte a sfide varie e drastiche: scarsità di risorse, perdita di comunicazione con il mondo esterno, minacce interne ed esterne. La serie mette in luce il tessuto sociale e le dinamiche di potere che emergono quando le strutture convenzionali si dissolvono. Quando l’anarchia potrebbe essere la soluzione più semplice.
Jake Green, il figlio prodigo, ritorna a Jericho dopo una lunga assenza, solo per trovarsi intrappolato dal disastro nucleare. Jake, con il suo passato misterioso e le sue capacità di leadership non convenzionali, diventa una figura chiave nella lotta per la sopravvivenza della città. Il personaggio ricalca le caratteristiche tipiche dell’eroe che non ha chiesto di esserlo e che si trova sulle proprie spalle la responsabilità di decisioni che possono davvero fare la differenza tra la vita e la morte.
Jericho rappresenta il viaggio nei recessi più oscuri dell’animo umano e della società in condizioni estreme. Ambientata nella fittizia città di Jericho, nel Kansas, la serie si dipana seguendo gli abitanti della città nel loro tentativo di ricostruire la vita dopo una serie di attacchi nucleari. Questi ultimi hanno devastato 23 città degli Stati Uniti, lasciando Jericho isolata in un mondo avvolto nel caos.
6) The Last of Us
Cosa siamo disposti a fare per sopravvivere? Tratto dall’omonimo videogioco di successo sviluppato da Naughty Dog,The Last of Us ha portato il genere post-apocalittico a un livello qualitativo mai visto prima (tra le migliori 10 serie tv targate HBO, qui trovate le altre). L’atmosfera claustrofobica e spaventosa del mondo post-apocalittico sono rappresentata nello show con una accuratezza da brividi. Le città deserte, i boschi e le rovine sono tutti elementi che contribuiscono a creare un senso di disperazione e isolamento, rendendo l’esperienza visiva ancora più coinvolgente per lo spettatore.
Ma forse ciò che distingue veramente The Last of Us è la sua capacità di far riflettere gli spettatori sulla natura dell’umanità stessa. Attraverso i suoi personaggi complessi e le loro azioni sul filo del rasoio morale, la serie ci costringe a confrontarci con domande difficili sull’etica e sulla nostra stessa natura. Ci chiediamo fino a che punto saremmo disposti ad andare per sopravvivere. E se ciò che resta dell’umanità in un mondo così brutale e disperato possa ancora essere considerato degno di essere salvato.
The Last of Us è avvincente, spaventosa, intrigante perché non si fa mai remore nell’esplorare la condizione umana in situazioni estreme. Joel e Ellie non sono solo sopravvissuti, ma anche individui complessi con le loro debolezze, i loro dubbi e i loro conflitti interiori. La serie affronta temi universali come l’amore, la perdita, la redenzione e il sacrificio, offrendo allo spettatore un’esperienza emotiva e coinvolgente che va ben oltre il semplice intrattenimento.