Una delle migliori serie tv antologiche di sempre – True Detective
![Matthew McConaughey in una scena di True Detective, una delle migliori serie tv degli ultimi anni](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2023/07/true-detective-1024x574.png)
Premi per la stagione 1.
- Emmy (5 vittorie su 12 candidature): tra i principali, Miglior regia per una serie televisiva drammatica (vinto), miglior serie televisiva drammatica, miglior attore protagonista in una serie televisiva drammatica, miglior attore protagonista in una serie televisiva drammatica, miglior sceneggiatura per una serie televisiva drammatica (candidato)
- Golden Globe (4 candidature): tra i principali, miglior mini-serie o film per la televisione, miglior attore in una mini-serie o film per la televisione.
E a proposito di miniserie che hanno segnato la storia delle serie tv, eccone un’altra che ha valorizzato le potenzialità dell’antologia per consegnarsi alla leggenda con spiccata personalità. Non è un caso, allora, che True Detective venga subito dopo Fargo (o subito prima, indifferentemente): le due serie tv, arrivate lo stesso anno, hanno portato avanti due percorsi per molti versi paralleli, pur partendo da presupposti completamente differenti e arrivando all’espressione di mondi del tutto distanti. In entrambi i casi, parliamo di veri e propri cult. Ed entrando nello specifico per quanto riguarda True Detective, l’asticella fu portata talmente in alto da aver addirittura rappresentato un limite per tutto quello che si è visto in seguito. Le stagioni seguenti della serie, d’altronde, si attestarono sempre su ottimi livelli, ma il confronto con la prima è e sarà sempre impietoso: impossibile arrivare fin lì, per chiunque.
Si arriva, così, all’elogio dell’incredibile avventura vissuta da Rust Cohle, uno di quei personaggi televisivi che nascono una volta ogni trent’anni, e del collega Marty Hart, interpretati da un Matthew McConaughey in stato di grazia e da un eccellente Woody Harrelson.
A differenza di Fargo, tuttavia, il primo atto di True Detective dovette misurarsi oltre i confini delle miniserie, nelle categorie di Emmy e Golden Globe destinati alle serie drama in un’annata dagli standard qualitativi mostruosi.
Risultato? Cinque Emmy portati a casa, mentre erano in circolazione serie del calibro di Breaking Bad, Mad Men e House of Cards. Notevole, davvero.
Game of Thrones
![Daenerys Taegaryen in una scena di Game of Thrones, una delle migliori serie tv degli ultimi anni](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2022/12/Game-of-Thrones-1200x675-3-1024x576.webp)
Premi per la stagione 1.
- Emmy (2 vittorie su 13 candidature): tra i principali, Miglior attore non protagonista in una serie televisiva drammatica (vinto), Miglior serie televisiva drammatica (candidato).
- Golden Globe (1 vittoria su 2 candidature): Miglior attore non protagonista in una serie (vinto), Miglior serie televisiva drammatica (candidato).
Avete presente la rivoluzione del genere fantasy che portò nel cinema Il Signore degli Anelli, nei primi anni Duemila? Ecco, si può individuare un momento specifico per poter affermare altrettanto a proposito delle serie tv. Il 17 aprile del 2011, infatti, andò in onda sulla HBO, network alla ricerca di una nuova serie tv di cartello attraverso la quale portare avanti la sua lunga e gloriosa avventura, uno di quei titoli che rappresentano una vera e propria rivoluzione: Game of Thrones. Alla vigilia, non si immaginava che sarebbe diventata quello che è poi diventata: una serie mainstream che superò ampiamente i confini del pubblico fantasy, trasformandosi in una delle ultime grandi serie evento su scala planetaria.
La rivisitazione peculiare del genere portata avanti da George R.R. Martin, tuttavia, diede vita alla tempesta perfetta.
Game of Thrones conquistò da subito una platea importante e diventerà poi quello che è diventata, spingendosi fino all’ottava stagione tra polemiche crescenti, una critica sempre meno positiva e il finale che ben ricordiamo. Tutto nacque in quel momento, e Game of Thrones ebbe il merito gigantesco di coinvolgere una platea gigantesca con un’avventura che non sembrava alla portata di tutti, ridefinire le nostre certezze e stabilire un nuovo riferimento fondamentale per i fantasy storici. Con un momento, in particolare, che segnò l’approccio del pubblico: la morte di uno dei protagonisti principali, quando chiunque non conoscesse i romanzi aveva dato per scontato che non sarebbe successo. Il resto è storia, con buona pace di chi ha perso la testa prima del tempo.