6) Tra le migliori Serie Tv recenti, con Dostoevskij si fermano i treni
Dostoevskij (qui un focus sul significato della serie) è una serie televisiva italiana creata dai fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, noti per film come La terra dell’abbastanza e Favolacce. L’opera è stata presentata in anteprima alla Berlinale ed è disponibile su Sky e NOW. Ambientata in una provincia italiana oscura e crepuscolare, la serie segue l’investigatore Enzo Vitello, aka Filippo Timi, un poliziotto dal passato tormentato e dai modi rudi. Vitello è ossessionato da un serial killer soprannominato “Dostoevskij”, il quale lascia accanto alle sue vittime lettere che descrivono gli ultimi loro attimi di vita e riflessioni sulla condizione umana.
Questo modus operandi crea così un legame ambiguo tra il cacciatore e la preda, trasformando ogni omicidio in una meditazione sulla vita e sulla morte. La serie è caratterizzata, pertanto, da un’estetica visiva cupa e desolante, con ambientazioni che spaziano da architetture fatiscenti a distese sterminate di campi incolti. E i fratelli D’Innocenzo esplorano, attraverso la storia, le profondità dell’animo umano, affrontando temi come il nichilismo, la solitudine e la complessità morale.
Il flusso epistolare aggiunge una dimensione filosofica alla trama di questa tra le migliori Serie Tv
Quest’ultima richiama, più degli altri espedienti, l’opera dello scrittore russo Fëdor Dostoevskij, da cui la serie trae ispirazione per il titolo e le tematiche esistenziali. E se ve lo steste chiedendo il prodotto d’autore ha ricevuto recensioni positive dalla critica, che ha elogiato la regia dei fratelli D’Innocenzo e l’interpretazione intensa di Filippo Timi. È stata definita “ultra dark” e anche paragonata a True Detective per la sua atmosfera opprimente e la profondità dei temi trattati. Inoltre, per saperne di più sul processo creativo, è disponibile il romanzo Indizi curato dai fratelli registi. Questo offre infatti uno sguardo dietro le quinte della produzione della serie attraverso storyboard, foto di scena e aneddoti dal set.
Tuttavia un tipo di narrazione del genere, di sicuro più riflessiva e meno orientata all’azione, può risultare meno attraente per un pubblico abituato a trame più spettacolarizzate. E rispetto ad altre serie di Sky nostrane, come M. Il figlio del secolo, questa, tra le migliori serie tv recenti, sembra aver ricevuto una campagna promozionale meno aggressiva, puntando più sulla qualità autoriale che su strategie di marketing mainstream. Inoltre, nonostante sia stata presentata alla Berlinale, la serie non ha ancora ottenuto un forte riscontro internazionale. E ciò aiuta spesso una produzione a emergere anche nel mercato domestico. È dunque tempo che la popolazione nazionale apra la mente e si educhi ad apprezzare prodotti diversi dai soliti racconti. Una storia di peso non è soltanto un susseguirsi sterile purché coinvolgente di eventi. È anche una discesa negli angoli più oscuri dell’umanità, finalizzata a illuminarli con la luce della conoscenza.