6) Call My Agent – Italia
Ad anticipare il podio Call My Agent – Italia, la Serie Tv che spiega e dimostra come si facciano i remake. La Serie Tv Sky Italia è infatti un rifacimento di una produzione francese che riesce a portare in scena i punti di forza dell’opera madre staccandosi però dalla sua visione. Call My Agent – Italia riesce infatti a descrivere il punto di vista dello spettacolo da una prospettiva totalmente italiana, rivoluzionando e dando così vita a un prodotto che è fedele solo a se stesso.
L’Italia qui si respira grazie alla citazione di diversi film tutti nostri, grazie alla nostra cultura e, ovviamente, anche grazie alla presenza di attori nostrani che qui sono chiamati a interpretare semplicemente loro stessi. Resta scolpito nella mente il ricordo del monologo di Paolo Sorrentino (qui tutti i suoi film classificati) che, interpretando se stesso, descrive il suo fastidio nei confronti dell’entusiasmo immotivato, generendo una riflessione sulla necessità di alzare il livello di educazione non dei figli, ma dei genitori.
Call My Agent – Italia non copia. Non stravolge. Call My Agent – Italia ri-adatta l’opera madre a 360° conservando perfino alcune trame simili, ma sempre con una prospettiva tutta italiana. Tra le tante Serie Tv offerte da Sky Italia, questa è di certo una di quelle che più dimostrano di saper giocare tra il vero e il fittizio, generando scenari geniali e straordinariamente comici. Come quando il buon Sorrentino ha finto di provare a pianificare un sequel di The Young Pope e New Pope con Ivana Spagna e Denzel Washington. Forse, non sai mai davvero quanto Sky Italia sia riuscita a spingersi oltre fino a quando non vedi Call My Agent – Italia, una delle Serie Tv più ironiche, intelligenti e specchio della nostra cultura. Volete spiegare l’Italia ai marziani? Fategli vedere Call My Agent – Italia (e soprattutto Boris).
5) The New Pope
Nata delle ceneri di The Young Pope, The New Pope anticipa di due posti il podio di questa classifica come sicuramente molti avevano previsto. The New Pope è infatti una delle migliori Serie Tv Sky Italia, una produzione firmata da Paolo Sorrentino e con un cast internazionale di altissimo livello. Stiamo parlando di Jude Law, John Malkovich, ma anche volti tutti italiani come Silvio Orlando e Maurizio Lombardi. Insomma, Paolo Sorrentino ha saputo come mettere in atto un’opera di altissimo livello attraverso alcune delle sue più incredibili peculiarità, raccontando ancora una volta la povertà travestita da raffinatezza. Riprendendo dall’esatto punto in cui l’avevamo lasciata in The Young Pope, The New Pope racconta il malore improvviso di Pio XIII, evento che immediatamente non lascerà indifferente Cardinale Voiello, che subito ne approfitterà per avanzare la proposta di una nuova elezione papale.
La richiesta verrà accolta e a vincere l’elezione sarà un cardinale inglese che fin da subito si mostrerà ambiguo e non affidabile. Ma proprio dopo l’elezione, Pio XIII sembra riprendersi. A questo punto, vi saranno ben due pontefici che – a dispetto di quanto raccontino i testi sacri – saranno più che inclini al potere e al controllo. I due cercheranno di tenersi stretto quel che hanno conquistato, mettendo in atto comportamenti e stratagemmi ben lontani dalla bontà cristiana tanto raccontata. The New Pope si veste così della stessa sostanza di The Young Pope, ma lo fa concentrandosi su mezzi diversi come il potere e il controllo. Tolto questo aspetto, gli amanti di The Young Pope potranno ritrovare una ricetta molto simile che, ancora una volta, richiama l’eterno scontro tra sacro e profano.
Ancora una volta, questa opera sontuosa riesce a utilizzare la religione anche e soprattutto come mezzo per dar vita a una feroce critica di natura politica, sottraendosi a qualsiasi tipo di ipocrisia e facendo notare quanto il Vaticano influenzi le scelte politiche, ribaltando completamente la situazione. Di distribuzione internazionale, The New Pope (insieme a The Young Pope che è stata candidata sia agli Emmy che ai Golden Globe) ha portato l’Italia in giro per il mondo, dimostrando che ci siamo anche noi. Eccome se ci siamo anche noi.